Coop e Omphalos insieme contro le discriminazioni
Coop e Omphalos insieme contro le discriminazioni
Scontrini solidali e concerti per celebrare la Giornata internazionale contro l’omotransfobia a Perugia e Spoleto
Coop e Omphalos insieme contro le discriminazioni
Scontrini solidali e concerti per celebrare la Giornata internazionale contro l’omotransfobia a Perugia e Spoleto
L’Aeroporto Internazionale dell’Umbria – Perugia “San Francesco d’Assisi” continua a migliorare grazie al programma di sviluppo delle infrastrutture. Tra le novità più rilevanti, spiccano i nuovi servizi di parcheggio e il debutto di Noleggiare, la settima compagnia di autonoleggio che aprirà a breve presso lo scalo. Gli utenti saranno agevolati grazie all’aggiunta di nuovi stalli di sosta e un parcheggio riservato esclusivamente ai clienti di Noleggiare. È stato posizionato, inoltre, un nuovo punto di chiamata per i passeggeri a ridotta mobilità all’ingresso del terminal, garantendo un accesso immediato all’assistenza necessaria.
La “shopping area” dell’aeroporto vedrà l’apertura di un nuovo negozio gestito da Confagricoltura, dedicato ai prodotti enogastronomici regionali, offrendo ai viaggiatori un assaggio autentico dell’Umbria.
Grazie a una partnership con Trenitalia, sono in arrivo monitor dedicati, sia alla stazione ferroviaria di Perugia che all’interno del terminal aeroportuale, che forniranno in tempo reale gli orari di treni e voli, migliorando così l’integrazione tra i due sistemi di trasporto.
Sul fronte delle connessioni aeree, sabato 18 maggio segnerà il ritorno dei voli British Airways da e per Londra Heathrow. Da giugno, Ryanair riprenderà i collegamenti con Brindisi e Aeroitalia offrirà rotte verso Lamezia Terme, Olbia e Lampedusa. Infine, dal 28 giugno, Hello Fly introdurrà nuovi voli per Lampedusa.
Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, è possibile visitare il sito ufficiale dell’aeroporto all’indirizzo www.airport.umbria.it.
L’Umbria si piazza al sesto posto tra le regioni italiane per l’aumento dei prezzi registrato ad aprile, secondo quanto riportato dall’Unione Nazionale dei Consumatori analizzando i dati Istat. Il costo della vita nella regione è aumentato di 238 euro all’anno per famiglia, con un tasso di inflazione annuo dell’1%. Prima dell’Umbria si trovano Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Campania.
Tra le città, Venezia e Siena spiccano per l’aumento più significativo dei prezzi ad aprile (+1,9% rispetto alla media dello 0,8%), mentre Aosta ha registrato una deflazione (-0,9%).
Perugia si piazza al 27º posto con un aumento dei prezzi dell’1% ad aprile e un rincaro annuo medio per famiglia di 245 euro, mentre Terni si trova al 40º posto, con un tasso di inflazione annuo dello 0,7% e un aumento annuo di 172 euro per famiglia.
Presso l’Università Luiss Guido Carli di Roma si è tenuto il 56° evento di Industria Felix, durante il quale sono state premiate 100 imprese provenienti da sei regioni italiane: Lazio, Toscana, Abruzzo, Sardegna, Umbria e Marche.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha elogiato queste aziende per i loro successi, la capacità imprenditoriale e la visione innovativa. Ha sottolineato come queste qualità siano fondamentali per promuovere pratiche virtuose che garantiscano un futuro sostenibile, inclusivo e all’avanguardia.
Urso ha spiegato: “In questo momento di transizione, è fondamentale affrontare le sfide attuali come l’innovazione digitale, la transizione ecologica e l’espansione internazionale. Queste sono le chiavi per assicurare una crescita sostenibile e duratura al nostro Paese, ricco di talento ancora da scoprire e valorizzare. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy si impegna a sostenere le imprese in questo percorso attraverso politiche e iniziative mirate, per consolidare la nostra posizione di leader nel settore industriale a livello globale.”
Ha aggiunto: “Le Istituzioni riconoscono il prezioso contributo che ciascuna di queste aziende offre quotidianamente alla crescita e al prestigio dell’Italia. Per questo desidero congratularmi sinceramente con tutte le aziende premiate.”
Queste le aziende premiate provenienti dall’Umbria:
Il numero verde nazionale “Sos disturbi alimentari” (800180969) ha registrato un aumento drastico delle richieste di aiuto, raddoppiate nel 2020 e triplicate nel 2023. Questo quadro allarmante emerge dalle analisi di Laura Dalla Ragione, direttrice scientifica della rete pubblica umbra sui Disturbi del comportamento alimentare e docente al Campus Biomedico di Roma.
In vista della Giornata Mondiale dedicata alla sensibilizzazione su questo tema, fissata per il 2 giugno, Dalla Ragione ha sottolineato il preoccupante aumento dei casi. “Il quadro che emerge dai dati del ministero della Salute è allarmante”, ha dichiarato. “Negli anni 2000 le persone affette da disturbi dell’alimentazione in Italia erano circa 300.000, oggi sono oltre 3 milioni. Un fenomeno in crescita, soprattutto tra gli adolescenti, per i quali le diagnosi correlate ai disturbi dell’alimentazione rappresentano la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali.”
Durante la pandemia e i lockdown, il problema si è ulteriormente aggravato, con un aumento del 30% dei casi registrato durante i periodi di chiusura, soprattutto tra i giovanissimi. Questo fenomeno coinvolge anche adolescenti e giovani adulti, con un sensibile aumento della componente maschile tra i pazienti, che rappresentano ormai il 20% della popolazione affetta.
Secondo la psichiatra, tra i disturbi dell’alimentazione in aumento in Italia vi sono anche patologie meno conosciute, come l’ortoressia (la ricerca ossessiva di una dieta sana), la vigoressia (l’eccessiva attenzione per la forma fisica), la diabulimia (omissione dell’insulina per dimagrire nei pazienti diabetici di tipo 1) e il disturbo da alimentazione incontrollata, caratterizzato da abbuffate senza metodi di compensazione, che spesso portano all’insorgere di obesità e altre patologie.
Webuild ha messo in piedi qualcosa di grandioso a Terni: uno stabilimento all’avanguardia dedicato al montaggio e alla rigenerazione delle macchine. Questo non solo permette al gruppo di tagliare investimenti e costi operativi, ma rappresenta anche l’apice del loro piano di investimenti in innovazione e formazione, generando lavoro di alta qualità nel Paese.
Immagina una talpa meccanica gigante, chiamata Tbm, che non solo scava nel terreno con una testa fresante, ma è anche una vera e propria fabbrica mobile. Mentre scava, monta anche i rivestimenti, quindi, una volta passata, la galleria è praticamente completata. È un’innovazione incredibile.
Webuild sta aumentando il suo parco macchine, arrivando a un totale di 58 Tbm, tra quelle già in funzione, in fase di montaggio, ordinate e da ordinare per i progetti futuri. Ma c’è di più: al termine del loro utilizzo in un cantiere, queste macchine devono essere riviste, eventualmente modificate e aggiornate tecnicamente per adattarsi alle esigenze della nuova commessa. Nasce così l’idea della fabbrica di rigenerazione delle Tbm a Terni. Questo stabilimento si occupa di revisionare, modificare e aggiornare le Tbm del gruppo Webuild, consentendo il loro riutilizzo in nuovi progetti, seguendo anche un’ottica di economia circolare.
L’Università di Perugia fa un balzo significativo nella classifica nazionale, posizionandosi al 17° posto con uno score di 75,2 su 100, un risultato che si avvicina al punteggio massimo raggiunto solo da Harvard quest’anno. La classifica, pubblicata lunedì dal Center for World University Rankings, rivela anche le posizioni delle università italiane, con La Sapienza di Roma in testa (81 punti e 124° posto nel mondo), seguita da Padova (79,5 e 173) e Milano (79,2 e 186).
L’ateneo umbro si distingue soprattutto nelle attività di ricerca, piazzandosi al 395° posto in questa categoria, ma manca di dati sufficienti per essere valutato nell’occupabilità, a differenza delle altre università italiane e internazionali. Inoltre, a livello internazionale, Perugia si colloca al 424° posto. La notizia offre uno sguardo interessante sul panorama accademico, con le università italiane che fanno progressi significativi nella classifica globale.
Le autorità doganali e di polizia hanno scoperto un presunto caso di evasione dell’IVA per un valore di 2,5 milioni di euro da parte di una società con sede nel folignate, attiva nel settore della vendita di auto. L’indagine, condotta dal reparto antifrode dell’Ufficio delle dogane di Perugia, in collaborazione con gli agenti della sezione polizia stradale e i militari della compagnia della guardia di finanza di Foligno, coordinati dalla procura della Repubblica di Spoleto, ha rivelato una complessa trama di frode carosello.
Tra il 2019 e il 2020, sono state vendute oltre 500 auto, tra cui prestigiosi modelli come Maserati (Ghibli), Porsche (Cayenne, Macan e Panamera), Alfa Romeo (Stelvio), Audi (A7, Q8 e TT), Ford (Mustang), Jaguar (E-Pace, XE) Mercedes (Glc220) e Peugeot (Rcz), a clienti ignari. Le auto, acquistate in Germania, venivano successivamente rivendute attraverso un autosalone plurimarche già oggetto di indagini precedenti.
Undici persone, inclusi il titolare della ditta e dieci titolari di società “cartiere”, sono stati deferiti alla Procura di Spoleto per varie accuse, tra cui dichiarazioni fraudolente e omessa dichiarazione IVA. Le società “cartiere”, con sedi fittizie nelle province di Roma, Foggia e Vibo Valentia, risultano nullatenenti.
Grazie alla collaborazione con le autorità doganali tedesche, è stato scoperto che oltre 500 auto sono state cedute alla sola ditta umbra, causando un’evasione fiscale stimata in circa 1,35 milioni di euro nel 2019 e 1,21 milioni nel 2020. Questo porta il totale dell’evasione fiscale a circa 2,56 milioni di euro.
La scoperta di questo giro d’affari illecito evidenzia la necessità di una maggiore vigilanza e cooperazione tra le autorità nazionali e internazionali per contrastare le frodi fiscali nel settore automobilistico.
Papa Francesco ha risposto con calore e affetto alla toccante lettera inviata dai giovani pazienti della “Scuola dei coniglietti bianchi” dell’ospedale di Perugia, che avevano espresso la loro solidarietà al Santo Padre durante i suoi recenti problemi di salute.
“Ancora una volta, il Papa dimostra la sua vicinanza ai più piccoli, rispondendo con parole di conforto e incoraggiamento”, ha dichiarato l’Azienda ospedaliera, riportando le parole del Pontefice. Nella loro missiva, i bambini non solo hanno espresso comprensione per le difficoltà del Papa, ma hanno anche raccontato della loro particolare scuola, chiamandola a volte “Scuola Arcobaleno”, un luogo che porta un raggio di speranza nel buio della malattia.
La risposta di Papa Francesco è stata piena di affetto e sostegno: “Cari amici, grazie molte della vostra lettera che ho apprezzato davvero di cuore. Sono contento di ricevere la vostra vicinanza e di sapere che in questo tempo di permanenza in ospedale, siete bravi.” Il Papa ha elogiato la capacità della scuola di essere un luogo di incontro e di luce nel buio della malattia. “La scuola è un luogo di incontro. Abbiamo bisogno di questa cultura dell’incontro per conoscerci, per amarci, per camminare insieme”, ha scritto.
Infine, Papa Francesco ha concluso la sua lettera con una preghiera per i bambini, i loro genitori, insegnanti e medici, chiedendo loro di pregare anche per lui. “Che Gesù vi benedica e la Vergine Santa vi custodisca. Fraternamente, Francesco.”