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terremoto

Ricostruzione e Superbonus, plafond raggiunto: si lavora ai nuovi parametri del contributo Sisma

Il plafond da 330 milioni, introdotto con decreto-legge n. 39 del 29 marzo 2024 poi convertito con alcune modifiche, riservato alle domande di Superbonus integrativo del contributo sisma nel cratere 2016 e presentate dopo il 30 marzo 2024, si è esaurito il 20 dicembre 2024.

Un plafond che era stato autorizzato per assicurare alla ricostruzione 2016 una transizione ragionevole verso la completa fuoriuscita dal Superbonus, consentendo fino a tutto il 2024 – entro il limite di
spesa appunto di 330 milioni – la possibilità di attivare lo sconto in fattura e la cessione del credito di imposta.

Niente più sconto in fattura e cessione del credito

Il monitoraggio del plafond è stato effettuato dalla Struttura commissariale, attraverso la piattaforma
GEDISI ed ha confermato il suo esaurimento. Per le nuove pratiche sisma non sarà più esercitabile
l’opzione dello sconto in fattura e della cessione del credito. Queste pratiche potranno avvalersi
del Superbonus in aggiunta al contributo per la ricostruzione, solo attraverso la modalità dell’uso diretto della detrazione.

In ogni caso – chiarisce la Struttura commissariale per la ricostruzione – per tutte le istanze, precedenti e successive al 30 marzo 2024, con o senza sconto in fattura, il beneficio (pari all’importo eccedente il contributo previsto per la ricostruzione, nella misura del 110%) sarà riconosciuto solo per le spese sostenute entro la data del 31 dicembre 2025.

La fruizione delle detrazioni fiscali in questione è comunque subordinata al rispetto di quanto previsto dal
D.P.C.M. 17 settembre 2024 e successivo D.P.C.M. del 29 ottobre 2024 con cui sono stati definiti contenuto, modalità e termini delle informazioni da trasmettere all’ENEA e al Portale nazionale delle classificazioni sismiche-PNCS.

Le modifiche delle domande: cosa cambia

Per chi volesse modificare gli importi Superbonus relativamente alle domande antecedenti al 30 marzo,
non va apportata la modifica in piattaforma GE.DI.SI., ma vanno seguite esclusivamente le procedure di
monitoraggio nazionale definite dal D.P.C.M. 17 settembre 2024 e successivo D.P.C.M. del 29 ottobre 2024.

Per chi volesse modificare gli importi Superbonus relativamente alle domande successive al 30
marzo, invece, l’importo dichiarato come super bonus non può essere modificato se non in diminuzione,
aggiornando sia la piattaforma GE.DI.SI. che seguendo le procedure definite dal D.P.C.M. 17 settembre
2024 e successivo D.P.C.M. del 29 ottobre 2024.

I nuovi parametri per il contributo Sisma

Per le domande antecedenti del 30 marzo 2024 la piattaforma GE.DI.SI. è in fase di adeguamento, per permettere un agevole aggiornamento, ove necessario, per i soli parametri relativi
al contributo Sisma.

Il commissario Castelli, in sinergia con i presidenti delle Regioni del Centro Italia interessate e la collaborazione degli Uffici Speciali per la Ricostruzione sisma, sta perfezionando un provvedimento finalizzato a riconoscere gli incrementi parametrici e le maggiorazioni delle percentuali di contributo in favore di quanti non potranno beneficiare del Superbonus in aggiunta al contributo sisma.
L’obiettivo dell’ordinanza, ad otto anni dal terremoto, è quello di evitare gli accolli a carico dei terremotati e di garantire una prosecuzione spedita e sostenibile della ricostruzione del cratere 2016.

Un cratere che con l’approvazione della Legge di Bilancio ha registrato sia il rifinanziamento della ricostruzione privata che il mantenimento nel 2025 dello stato di emergenza e delle misure agevolative in favore di comuni, cittadini e imprese.

    castelli, edilizia, ricostruzione, sisma, Superbonus