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Perugia: arrestato nigeriano per rapine

Perugia: arrestato nigeriano per rapine

Arrestato cittadino nigeriano per quattro rapine a Perugia: minacciava con pistola e vetro

La polizia di Stato di Perugia ha arrestato un cittadino nigeriano di 36 anni in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del locale Tribunale. L’uomo è ritenuto responsabile di quattro rapine commesse nel capoluogo umbro nei últimos tre mesi, di cui tre in concorso con un’altra persona attualmente indagata.

Nel primo episodio, avvenuto il 17 gennaio in un parcheggio di un esercizio commerciale, l’uomo avrebbe minacciato una vittima con una pistola per rubarle la borsa, senza però riuscirci. Successivamente, nella stessa serata, avrebbe minacciato un dipendente in un altro esercizio commerciale, portando via oltre mille euro in contanti e un cellulare.

Il terzo episodio è avvenuto il 5 febbraio nei pressi del parco Lacugnano, dove con un complice avrebbe derubato una coppia a bordo di un’auto minacciandoli con un pezzo di vetro, portando via 45 euro. Infine, il 12 marzo, avrebbe rapinato una donna anziana, derubandola della borsa e causandole lievi lesioni. L’uomo è stato rintracciato a Gubbio e successivamente accompagnato al carcere di Capanne.

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L’Umbria supera obiettivo del PNRR: boom assistenza domiciliare nel 2023

L’Umbria supera obiettivo del PNRR: boom assistenza domiciliare nel 2023

Raggiunto il target previsto, la regione seconda in Italia per incremento di pazienti over 65 in assistenza domiciliare.

Secondo il report della Fondazione Gimbe, l’Umbria ha raggiunto un importante traguardo legato alla missione Sanità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nel 2023. I dati del Ministero della Salute aggiornati al 20 aprile scorso indicano che la regione ha registrato un incremento del 206% dei pazienti over 65 in Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), posizionandosi al secondo posto tra le regioni italiane.

Il target intermedio per il 2026, fissato a circa 1,5 milioni di over 65 in ADI, ha visto l’Umbria primeggiare con un incremento sopra la media nazionale del 101% registrato al 31 dicembre 2023. La Provincia Autonoma di Trento si è classificata al primo posto con un incremento del 235%, seguita dall’Umbria, quindi dalla Puglia (145%) e dalla Toscana (144%). Questi risultati bilanciano quelli meno positivi di Sardegna (77%), Campania (62%), e Sicilia, che ha segnato solo l’1%.

Questo notevole incremento dell’assistenza domiciliare rappresenta un passo significativo per garantire una migliore qualità di vita agli anziani e un sollievo per il sistema sanitario, soprattutto in un contesto di invecchiamento della popolazione e di pressione sui servizi ospedalieri.

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Bastia, tari in salita: aumento del 6% nei costi dei rifiuti

Bastia, Tari in salita: aumento del 6% nei costi dei rifiuti

Cittadini preoccupati per l’impatto su famiglie e imprese: nuovi sviluppi al consiglio comunale

Una notizia inaspettata ha colpito i cittadini di Bastia: l’aumento del 6% della Tari, la tassa sui rifiuti. Gli assessori al Bilancio, Valeria Morettini, e all’Ambiente, Mauro Timi, hanno annunciato la sorpresa durante la Prima commissione consiliare del 24 aprile. Oggi, nel consiglio comunale, si discuterà la delibera del piano economico finanziario e del piano tariffario dei rifiuti, dove la sindaca Lungarotti dovrà confrontarsi con la ex maggioranza di sei consiglieri.

Ad inizio aprile, l’Auri, presieduta dal sindaco di centrodestra di Todi, ha approvato i piani economici e finanziari per i diversi sub-ambiti con il voto favorevole della sindaca Lungarotti. Nonostante le proteste dei sindaci, gravate dal contenzioso della discarica di Pietra Melina e dal metodo di calcolo Arera, i costi del servizio gestione rifiuti sono destinati a crescere fino a raggiungere quasi 5,4 milioni di euro. Questo si traduce in un aumento del 6% nella bolletta dei rifiuti per i residenti di Bastia nel 2024. Un costo aggiuntivo che impatterà sulle famiglie e sulle imprese, con costi aggiuntivi legati all’ammortamento delle 32 ecoisole tra Bastia capoluogo e Costano e agli incentivi fino a 150 euro per chi conferisce i rifiuti al centro raccolta comunale.

L’opposizione a questo aumento è netta, soprattutto considerando le difficoltà economiche già esistenti per molte famiglie e attività commerciali. È anche motivo di preoccupazione il fatto che le proposte per introdurre una tariffa puntuale siano state respinte nonostante il tasso di raccolta differenziata del 74,73%. I cittadini virtuosi di Bastia dovrebbero essere premiati anziché penalizzati.

Riguardo al rendiconto del bilancio che mostra un avanzo libero di 1,177 milioni di euro, somma disponibile per il nuovo consiglio comunale dopo il voto dell’8-9 giugno, sorgono interrogativi sulla gestione finanziaria. Perché non utilizzare parte di questo avanzo per alleviare il peso della Tari? Quando l’autunno arriverà e il governo Meloni dovrà tagliare le spese per rientrare nel rapporto debito/PIL al 3%, i cittadini saranno chiamati a pagare il conto, mentre le grandi imprese, le banche o i politici che taglieranno vitalizi o stipendi resteranno immuni. Il Comune di Bastia non sarà immune da questo impatto, causato dalla politica del centrodestra.

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Tre giovani denunciati per possesso di armi bianche a Città di Castello

Tre giovani denunciati per possesso di armi bianche a Città di Castello

Denunciati dopo essere stati sorpresi con coltelli e oggetti atti ad offendere nei pressi di un locale notturno

Due ragazzi di 16 anni e un ventiquattrenne sono stati denunciati a Città di Castello dai carabinieri dopo essere stati trovati in possesso di armi bianche ed oggetti atti ad offendere.

I tre – riferisce l’Arma – si trovavano in compagnia di altri giovani nei pressi di un noto locale notturno tifernate e alla vista dei militari, impegnati in un servizio di controllo del territorio, hanno cercato di allontanarsi, gettando via alcuni oggetti, poi recuperati dai carabinieri.

Si trattava di quattro coltelli a serramanico, un coltello da cucina di grandi dimensioni, un tirapugni e tre tondini in ferro con impugnatura.

I tre, tutti già indagati in passato, sono stati identificati e accompagnati in caserma, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica per i minorenni e alla Procura della Repubblica di Perugia.

I due minorenni sono stati affidati alle rispettive famiglie.

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Città di Castello: 50.000 euro di sostegno per famiglie con bambini autistici

50.000 Euro di sostegno per famiglie con bambini autistici

Il Comune di Città di Castello offre un contributo per trattamenti precoci e supporto economico alle famiglie con minori affetti da disturbo dello spettro autistico

Il Comune di Città di Castello, Capofila della Zona Sociale 1 dell’Alta Valle del Tevere, ha reso disponibili fondi per sostenere le famiglie con figli minori affetti da disturbo dello spettro autistico. L’avviso, pubblicato dall’Albo Pretorio e sul sito istituzionale del Comune, apre la possibilità di presentare domande di ammissione dal 30 aprile al 30 maggio.

L’iniziativa fa parte del Fondo Ministeriale per l’inclusione delle persone con disabilità, trasferito alle Regioni e gestito dalla Zona Sociale 1, che ha destinato un importo complessivo di €123.707,98 per le annualità 2022/2023.

L’avviso è rivolto alle famiglie con figli minori affetti da disturbo dello spettro autistico fino ai 12 anni, residenti nei 8 Comuni dell’Alta Valle del Tevere.

Le risorse saranno impiegate in due diversi interventi. L’intervento denominato “INTERVENTI PRECOCI” prevede un contributo di €50.000,00 per il sostegno alle famiglie che intendono avvalersi di trattamenti psicologici e comportamentali strutturati, come l’Applied Behavioural Analysis (ABA), l’Early Intensive Behavioural Intervention (EIBI), l’Early Start Denver Model (ESDM), e altri trattamenti con evidenza scientifica.

Le famiglie che si avvalgono o intendono avvalersi di questi trattamenti possono richiedere un contributo economico, fino a un massimo di €3.600,00 annui, purché non superino la soglia ISEE di €35.000,00. In caso di un secondo figlio con disturbo dello spettro autistico nel nucleo familiare, il contributo può essere aumentato di €720,00.

Le domande possono essere presentate presso l’Ufficio protocollo del Comune di Città di Castello, tramite raccomandata a/r o posta elettronica certificata, entro il 30 maggio. È necessario allegare al modulo di domanda il certificato di invalidità civile del minore, l’attestazione ISEE del nucleo familiare, l’attestazione di un professionista sanitario che indichi i trattamenti scelti secondo le Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità 2021, e i documenti di identità del richiedente e del minore.

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l’Ufficio Segretariato Sociale del Comune di Città di Castello ai numeri 075 8529378 o 075 8529438 negli orari indicati.

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Fondi 8xmille: oltre due milioni per la diocesi di Gubbio nel 2022

Fondi 8xmille: oltre due milioni per la diocesi di Gubbio nel 2022

Presentato il rendiconto delle Chiese umbre

Nel corso dell’incontro “Progetti e opere per la comunità diocesana eugubina”, sono stati illustrati i dati relativi ai fondi 8xmille destinati alla diocesi di Gubbio nel 2022. Secondo quanto presentato, la Chiesa italiana ha devoluto alla diocesi una cifra di oltre due milioni e 170 mila euro.

La presentazione del rendiconto, avvenuta nella chiesa parrocchiale di Madonna del Prato, è stata accompagnata dalla distribuzione di un opuscolo di 64 pagine realizzato dal Sovvenire dell’Umbria, che ha dettagliato l’utilizzo dei fondi.

Dal bilancio 8xmille della Chiesa eugubina emerge che il 19% del gettito totale è stato destinato alle opere di carità, il 20% a culto e pastorale, il 30% al sostentamento del clero e il 31% a edilizia e beni culturali.

Il vescovo Luciano Paolucci Bedini ha delineato il quadro generale del sostegno economico della Chiesa diocesana, mentre il delegato regionale del Sovvenire, Giovanni Lolli, ha presentato i valori principali del Servizio per la promozione del sostegno economico della Chiesa cattolica.

Tra i progetti finanziati, è stato evidenziato “L’Argo 113”, uno spazio di aggregazione per ragazzi e giovani nel centro di Gubbio, attivo dal 2022, che offre attività di formazione e incontro senza filtri in ingresso e in uscita.

Matteo Andresini, economo e delegato Sovvenire della diocesi di Gubbio, ha ringraziato coloro che destinano l’8xmille alla Chiesa cattolica, sottolineando come questi fondi permettano di svolgere attività di cura pastorale, vicinanza alle comunità e promozione del patrimonio storico artistico.

L’intervento di restauro e recupero delle chiese diocesane è stato illustrato da Lorenzo Rughi, direttore dell’Ufficio unico per i beni culturali della diocesi eugubina. Rughi ha evidenziato la necessità di associare i fondi 8xmille ad altri contributi per avviare cantieri di restauro, permettendo così un effetto moltiplicatore delle risorse per le Chiese locali.

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Passignano sul Trasimeno: no patrocinio per presenza Vannacci alla Isola del libro

Passignano sul Trasimeno: no patrocinio per presenza Vannacci alla Isola del libro

Comune di Passignano sul Trasimeno: no al patrocinio per la presenza di Vannacci alla Isola del libro

Il Comune di Passignano sul Trasimeno ha deciso di non concedere il patrocinio alla manifestazione Isola del libro a causa della presenza del generale Roberto Vannacci alle iniziative della rassegna letteraria. Il sindaco Sandro Pasquali, del Partito Democratico, ha annunciato la decisione attraverso un post su Facebook, spiegando che la presenza di Vannacci nel programma ha reso necessaria una profonda riflessione.

Pasquali ha dichiarato di aver chiesto agli organizzatori di non includere questo evento, e aveva ricevuto l’assicurazione che ciò non sarebbe avvenuto sul territorio. Tuttavia, la scoperta della presenza di Vannacci nel programma ha causato dimissioni ed uscite di importanti esponenti culturali locali all’interno della manifestazione. Il sindaco ha espresso rammarico per questa situazione, sottolineando che la manifestazione aveva sempre ricevuto il sostegno del Comune di Passignano.

Il sindaco ha precisato che non si tratta di censura, ma di una questione di accordi precedentemente stabiliti. Vannacci è libero di presentare il suo libro, ma senza il patrocinio del Comune. Pasquali ha anche criticato il timing della manifestazione, avvenuta durante una campagna elettorale importante come quella delle Europee, in cui Vannacci è candidato per la Lega nella circoscrizione dell’Italia centrale.

Intanto, martedì 30 aprile, il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini, presenterà il suo libro “Controvento” alle 15 presso il Tempio di Adriano a Roma. La Lega ha annunciato che sarà presente anche Roberto Vannacci, il quale sarà capolista per il partito nelle elezioni europee nella circoscrizione dell’Italia centrale, la sua residenza.

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Protezione civile: solidarietà e impegno in Europa

Protezione Civile: solidarietà e impegno in Europa

La Protezione Civile Italiana celebra il suo ruolo centrale in Europa: un evento al Parlamento europeo di Roma

Nella suggestiva cornice della Sala delle Bandiere, la sezione di Roma del Parlamento Europeo ha ospitato nel pomeriggio di venerdì 26 aprile 2024 un importante evento promosso e organizzato dalla parlamentare europea Francesca Peppucci (Gruppo PPE-FI) sul tema “Il Ruolo della Protezione Civile in Europa”. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi operatori e volontari italiani della Protezione Civile.

Ai saluti istituzionali, tra cui quelli di Carlo Corazza, Direttore del Parlamento Europeo sezione di Roma, del Sen. Guido Castelli, Commissario straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione post-sisma del 2016 (in remoto), e del contributo video dell’Ing. Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento della Protezione Civile, e di Sisto Russo, Direttore responsabile del Volontariato del Dipartimento della Protezione Civile, ha fatto seguito l’intervento del Ministro degli Esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani.

Il Ministro Tajani ha sottolineato l’importanza e la credibilità della Protezione Civile italiana a livello mondiale, elogiando l’efficienza tecnica e l’umanità dimostrate dagli operatori, dai tecnici e dai volontari del Dipartimento in Italia e all’estero. Ha ringraziato la Protezione Civile per il suo ruolo cruciale nella gestione delle emergenze e delle crisi, evidenziando anche il valore economico riconosciuto dalle altre nazioni alle imprese italiane per le opere di ricostruzione.

Francesca Peppucci, eurodeputata promotrice dell’evento, ha ribadito l’importanza della Protezione Civile italiana e il suo ruolo centrale nel panorama europeo, testimoniando la sua esperienza personale come amministratrice locale durante eventi sismici e calamità che hanno colpito l’Umbria. Ha elogiato la generosità e la competenza degli operatori e dei volontari, sottolineando la necessità di un impegno europeo sempre maggiore nel campo della Protezione Civile.

L’evento ha visto anche un confronto tra gli Enti Locali colpiti dal sisma del 2016, con la partecipazione dei sindaci di Norcia – Sospeso e Arquata del Tronto, e un dibattito sul ruolo del Volontariato Organizzato di Protezione Civile Nazionale e Territoriale in Italia e in Europa, con interventi di rappresentanti delle commissioni territoriali e nazionali del volontariato.

Dario Pasini, Presidente della Commissione Territoriale del Volontariato Organizzato di Protezione Civile, ha evidenziato l’espansione del ruolo della Protezione Civile, che ha assunto un’importanza ancora maggiore durante e dopo la pandemia, diventando un punto di riferimento per molte altre attività oltre alla gestione delle emergenze.

L’evento si è concluso con la consegna dell’attestato del Parlamento Europeo ai rappresentanti del Volontariato Organizzato di Protezione Civile Commissioni Nazionale e Territoriale, celebrando così il prezioso contributo dei volontari alla sicurezza e alla solidarietà europea.

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Foligno: arrestato giovane per atti persecutori contro compagna di scuola

Foligno: arrestato giovane per atti persecutori contro compagna di scuola

Arresti domiciliari per ragazzo di 19 anni accusato di atti persecutori contro compagna di scuola

A Foligno, un ragazzo di 19 anni è stato posto agli arresti domiciliari per atti persecutori nei confronti di una compagna di scuola diciottenne. Secondo i carabinieri, il giovane avrebbe minacciato e molestato la ragazza dopo che questa aveva manifestato la volontà di interrompere la loro breve frequentazione.

Il ragazzo avrebbe inviato messaggi minacciosi alla vittima e contattato frequentemente tramite telefono, anche attraverso amici della ragazza. Le minacce sarebbero arrivate fino al punto di minacciare di sfregiarla con l’acido.

Durante le pause scolastiche, avrebbe sputato addosso alla vittima e, senza motivo apparente, è stato trovato in possesso di una spranga in ferro nei pressi della scuola.

In un altro episodio recente vicino alla scuola, avrebbe insultato pesantemente la ragazza e minacciato anche la sua famiglia.

L’ordinanza di arresto domiciliare è stata eseguita dai carabinieri su richiesta della Procura di Spoleto, su ordinanza del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Spoleto.

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“Prima la salute”: dieci proposte per cambiare la sanità pubblica in Umbria

Prima la salute”: dieci proposte per cambiare la sanità pubblica in Umbria

Manifesto per una sanità equa e accessibile: le proposte del ‘Patto avanti’ per il cambiamento in Umbria

La coalizione di centrosinistra “Patto avanti” ha presentato “Prima la salute”, il Manifesto per la sanità pubblica elaborato dopo mesi di mobilitazione sanitaria sul territorio regionale.

Al Barton Park di Perugia sono intervenuti esponenti regionali e nazionali di tutte le forze politiche di coalizione come ulteriore tappa del percorso voluto da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Democrazia Solidale-Demos, Partito Socialista Italiano e movimenti civici umbri di area, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.

A concludere gli interventi, con la presenza in sala anche di esponenti di Azione, è stato il senatore e tesoriere del Pd Michele Fina, per unire la battaglia nazionale con quella regionale: “Sono grato a chi ci aiuta ad affermare che al centro della nostra Costituzione ci sono i diritti delle persone a partire da quello alla salute per una sanità giusta ed equa. Nel nostro paese c’è un problema serio, c’è chi deve rinunciare alle cure o andare lontano a curarsi e chi deve rivolgersi alla sanità privata. Anche la Fondazione Gimbe ha detto che siamo al collasso come sistema sanitario nazionale e per questo la legge Schlein, al centro della nostra proposta politica, punta a rimettere in piedi il sistema”.

Il manifesto per “mobilitazione sanitaria regionale”, come è stato spiegato, arriva dopo un sopralluogo delle strutture sanitarie umbre e il coinvolgimento degli operatori sanitari e dei cittadini.

“Questi – è stato affermato – ogni giorno si misurano con lo stato di salute del Servizio sanitario regionale durante la Giunta Tesei. Ma per la Giunta regionale, e il Governo Meloni, queste da noi indicate non sono priorità. Per noi invece il diritto alla salute e il rilancio della Sanità pubblica sono priorità assolute”.

Tra le criticità evidenziate, c’è “la rinuncia di un paziente su dieci alle cure per i costi insostenibili o gli spostamenti impraticabili”, ci sono le liste d’attesa “lunghissime”, le agende di prenotazioni “chiuse” e le prestazioni sanitarie “inaccessibili”. C’è poi un sistema sanitario “sotto-stress e sotto-organico”, un Piano sanitario proposto dalla Giunta Tesei “arenato in commissione”, con i fondi per la sanità “che vengono tagliati e vengono ridotte le risorse per il finanziamento complessivo della sanità pubblica”.

Ma ancora, ci sono “disuguaglianze territoriali nella distribuzione dei servizi sanitari”, c’è il “depotenziamento della rete dell’emergenza urgenza”, ci sono “mancati investimenti nel rinnovo delle strumentazioni e nella riqualificazione delle strutture sanitarie”.

Per la coalizione, le aziende ospedaliere e le aziende sanitarie “sono passate dall’essere attrattive e di qualità ad un crollo verticale registrato in maniera ufficiale e oggettiva nelle recenti classifiche”. In merito alla “Riforma Calderoli” sull’autonomia differenziata, la proposta del governo “mina alla base l’eguaglianza nell’accesso alle cure e la tutela della salute”.

Da queste criticità il manifesto contiene quindi le dieci proposte “per cambiare le cose”. “Per questi obiettivi ci stiamo battendo nelle istituzioni e mobilitando nella società”, è stato ricordato.

Il primo obiettivo è quello di “fermare la privatizzazione e invertire il processo in atto con la revisione strategica del ruolo di tutti i privati in sanità nel segno della complementarità con il servizio sanitario”.

E poi “tornare ad investire sulla prevenzione e sulla promozione della salute come cura, a partire da quella primaria e dagli stili di vita”, puntando anche “al rafforzamento dei dipartimenti di prevenzione, e a programmare gli screening oncologici, efficaci e gratuiti”.

Per la coalizione, inoltre, la sanità “non è un costo, ma un investimento”. “Abbiamo depositato in Consiglio regionale la proposta di legge per richiedere a Governo e Parlamento di destinare almeno il 7,5% del Pil al Fondo sanitario nazionale” è stato evidenziato.

Altra proposta del manifesto è poi quella di “promuovere un piano straordinario di assunzioni, abolire il tetto per la spesa del personale e azzerare le liste d’attesa superando la logica dei piani straordinari”.

Rilanciare quindi il Sistema sanitario regionale è la priorità, “riorganizzandolo con l’integrazione tra Aziende ospedaliere e Aziende sanitarie territoriali, non smantellando i distretti e disciplinando il convenzionamento con l’Università”.

Inoltre, “riattivare la Rete oncologica regionale e garantire la piena operatività del Registro Tumori” ma anche “rimotivare e valorizzare al meglio gli operatori sanitari che sono la risorsa primaria e non rimpiazzabile della sanità pubblica”.

Altro aspetto di “Prima la salute” è quello che guarda “all’attuazione della riforma della medicina di prossimità con assistenza 24 ore al giorno e sette giorni su sette, creando una rete di case della comunità, ospedali di comunità e centrali operative territoriali, funzionali e funzionanti, non solo sulla carta”.

Infine, per il manifesto “è necessario considerare la salute mentale come una priorità sanitaria e sociale, non accessoria e secondaria, ampliando quindi i servizi pubblici di salute mentale”, così come “accelerare la definizione dei decreti attuativi e stanziare risorse adeguate a dare concretezza alla legge sulla non autosufficiente, oltre che approvare urgentemente una buona norma sui caregiver”.

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