Il Tar non “riapre” la caccia: respinta l’istanza delle associazioni venatorie
Stop definitivo alla stagione venatoria in Umbria. Il Tar ha infatti respinto l’istanza di misure cautelari monocratiche con le quali, in due distinti ricorsi, Federcaccia e le altre associazioni venatorie Libera Caccia, Cpa, Enalcaccia, Italcaccia e Anuu chiedevano di sospendere a delibera con la quale la Giunta regionale dell’Umbria aveva decretato la sospensione del prelievo ai turdidi e alla beccaccia.
Delibera che la Giunta Proietti, su proposta dell’assessore Simona Meloni e istruttoria degli uffici, aveva assunto dopo che il Consiglio di Stato aveva confermato la sospensiva già adottata dal presidente, accogliendo l’istanza delle associazioni ambientaliste. Sospensiva che però aveva perso efficacia perché era intervenuto il cambio di normativa all’art. 18 della legge 157/92 approvato con un emendamento in Finanziaria.
La trattazione collegiale sul merito della richiesta delle associazioni venatorie è fissata all’11 febbraio
2025, quindi dopo la data di conclusione (a fine mese) inizialmente prevista dal Calendario venatorio dell’Umbria per la beccaccia.