In dieci anni l’Umbria ha perso oltre 15mila giovani
“Mancano” 15.420 giovani in Umbria negli ultimi 10 anni. Nel 2014 i residenti di età compresa tra 15 e 34 anni erano infatti 178.771, mentre nel 2024 sono scesi a 163.351. Un calo dell’8,6% superiore alla media nazionale (del 5,8%) che preoccupa, dal punto di vista sociale ed economico.
Un calo determinato dal fenomeno della denatalità. In Umbria nel 1943 erano nati 15.088 bambini, mentre nel 2023 il numero delle nascite è sceso a 4.766. Un fenomeno che si riscontra in entrambe le province: nella provincia di Perugia si è passati dagli 11.451 nati nel 1943 ai 3.653 del 2023; in quella di Terni da 3.637 a 1.113.
L’indagine della Cgia mostra come il numero dei giovani presenti in Italia sia drasticamente diminuito. Negli ultimi dieci anni, la popolazione italiana nella fascia di età tra i 15 e i 34 anni è diminuita di quasi 750mila unità, pari al -5,8%. Nel 2014 c’erano poco più di 12,8 milioni di giovani; nel 2024 sono meno di 12,1 milioni. Questa contrazione ha colpito il Centro (-4,9%) e, in particolare, il Mezzogiorno, con una riduzione allarmante del -14,7%. Al Nord, invece, il saldo di quasi tutte le regioni è preceduto dal segno più.
Quello del calo della presenza dei giovani è dunque un problema che riguarda quasi tutte le regioni italiane. Negli ultimi dieci anni non perdono giovani solo il Friuli Venezia Giulia (dove il loro numero è stabile), la Liguria (4.962 in più), il Trentino Alto Adige (+5.058), la Lombardia (+62.920) e l’Emilia Romagna (+47.174).
E questo nonostante anche in queste regioni si sia assistito ad un calo della natalità: dal 1943 al 2023 in Lombardia i nati sono passati da 100.547 a 65.659; in Trentino Alto Adige da 15.351 a 8.484; in Emilia Romagna da 57.066 a 28.568. L’incremento dei giovani, si deve all’arrivo da altre regioni o dall’estero.