
Carburanti, la finanza nei distributori: su 288 controllati 43 irregolarità
Su 288 distributori di carburanti controllati dalla guardia di finanza in Umbria nell’ultimo anno sono state riscontrate 43 irregolarità, di varia natura e gravità.
Nello specifico, i Comandi territoriali della provincia di Perugia hanno effettuato 262 verifiche nei confronti di altrettanti distributori, con l’obiettivo di accertare il rispetto delle normative riguardanti la comunicazione dei prezzi al Ministero delle Imprese e Made in Italy, la pubblicità dei prezzi e l’esposizione corretta delle tariffe medie. Interventi che mirano soprattutto a verificare la corrispondenza dei prezzi esposti con quelli effettivamente praticati durante l’erogazione. Gli accertamenti eseguiti hanno riguardato una selezione di distributori individuati attraverso specifici profili di rischio, analizzati dal Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
All’esito dei controlli, 34 distributori, pari al 13% del totale controllato, non rispettavano le normative, con conseguente applicazione di sanzioni pecuniarie. Le violazioni riscontrate, in vari Comuni della provincia come Perugia, Città di Castello, Umbertide, Foligno, Valtopina, Cannara, Montefalco, Spoleto, Norcia, Magione, Passignano sul Trasimeno, Corciano, Gubbio, Todi e Collazzone, riguardano principalmente la mancata esposizione e pubblicazione dei prezzi praticati e la mancata indicazione, sugli appositi cartelloni separati, dei prezzi delle altre tipologie di carburanti speciali.
Nella provincia di Terni le Fiamme gialle hanno invece effettuato 26 controlli nei confronti di distributori di carburanti, all’esito dei quali 9 titolari d’impresa, pari al 34% del totale ispezionato, operanti nei Comuni di Arrone, Ficulle, Montecastrilli e Narni, sono risultati non in regola. In particolare per la mancata comunicazione dei prezzi al MIMIT ed i restanti per l’omessa esposizione delle tariffe praticate. Non sono emerse, invece, irregolarità nelle quantità di carburante effettivamente erogate.
Il dispositivo di prevenzione – annuncia la guardia di finanza – continuerà anche nel 2025, con ulteriori controlli sulla circolazione di prodotti petroliferi e sull’intera filiera, inclusi i depositi e i distributori di carburante.