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mozione sfiducia Proietti

Ammessa la mozione di sfiducia nei confronti della presidente Proietti

La presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, sentito l’Ufficio di presidenza, ha dichiarato ammissibile la mozione di sfiducia che la minoranza di centrodestra ha presentato nei confronti della presidente Stefania Proietti per il modo in cui ha gestito la pratica che ha portato alle nuove aliquote Irpef e Irap.

Una mozione che il centrodestra aveva presentato per cercare di rinviare a dopo il 15 aprile la manovra, che invece è stata approvata in Aula giovedì scorso con i voti della maggioranza.

I consiglieri regionali di opposizione Donatella Tesei e Enrico Melasecche (Lega Umbria), Eleonora Pace, Paola Agabiti e Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Andrea Romizi e Laura Pernazza (Forza
Italia), Nilo Arcudi (Tesei presidente-Umbria civica).attaccano la presidente Bistocchi: “Dopo giorni di assenza ingiustificata, dopo aver fatto saltare la conferenza dei capigruppo e non averla riconvocata, come previsto dal regolamento su richiesta dell’opposizione, la presidente dell’Assemblea legislativa, Sarah Bistocchi, ha finalmente dichiarato ammissibile, sentito l’Ufficio di Presidenza, la mozione di sfiducia nei confronti della presidente Stefania Proietti”.

In attesa della convocazione del Consiglio regionale straordinario con la mozione all’ordine del giorno, che deve avvenire entro 15 giorni, i lavori di Palazzo Cesaroni sono sospesi.

“Una decisione tardiva e strumentale quella della presidente Bistocchi – prosegue il centrodestra – che
arriva dopo l’approvazione in consiglio regionale, con i voti del campo largo di sinistra, dell’aumento indiscriminato di Irpef e Irap. Una scelta che danneggerà gravemente famiglie, lavoratori e imprese umbre, con effetti pesantissimi sul tessuto sociale ed economico della nostra regione. Nei giorni successivi alla presentazione della mozione di sfiducia in Ufficio di Presidenza – scrivono ancora i consiglieri di opposizione – la presidente Bistocchi ha ignorato deliberatamente le richieste
dell’opposizione, piegandosi alla linea dell’assessore Bori e della presidente Proietti. Così facendo, ha messo in discussione l’autonomia stessa del consiglio regionale, assumendosi la responsabilità politica di
portare al voto una manovra fiscale fondata su un presunto disavanzo di bilancio, sul quale abbiamo assistito a un vergognoso balletto di cifre, e definita sulla base di una verifica contabile affidata a una società privata che ad oggi non ha ancora prodotto alcun report e, a quanto ci risulta, non ha ancora firmato il contratto con la Regione”.

“La maggioranza – continuano i consiglieri di minoranza – può contare sui numeri, la minoranza ha il diritto di contare sulle regole. Se la presidente Bistocchi sceglie di ignorare queste regole, allora siamo di
fronte a una grave lesione della democrazia. Auspichiamo che il Consiglio regionale straordinario venga convocato al più presto per discutere la mozione di sfiducia alla presidente Proietti, e che, a differenza di quanto gravemente accaduto nella scorsa seduta, vengano rispettati il regolamento e i diritti dei consiglieri di opposizione, che rappresentano migliaia di cittadini umbri colpiti da aumenti fiscali record senza precedenti negli ultimi 20 anni”.