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Accordo di programma Ast: il 2 maggio tavolo a Roma, ma la politica già litiga

Dopo l’incontro con Prisco e Zaffini il ministro Urso convoca le parti, Proietti e De Rebotti: evitare annunci prima della firma 

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso ha convocato per venerdì 2 maggio, alle ore 11, i vertici di Ast e i rappresentanti sindacali e delle Istituzioni per un incontro sull’Accordo di programma dell’azienda siderurgica ternana.

Una novità che è stata anticipata con soddisfazione dal sottosegretario al Ministero dell’Interno, on. Emanuele Prisco, e dal presidente della Commissione Lavoro del Senato, sen. Franco Zaffini, con l’interlocuzione avuta con il ministro.

Nel corso del confronto – hanno riferito Prisco e Zaffini – il ministro Urso ha assicurato il massimo impegno del Governo nell’’aggiornare a brevissimo l’incontro con le parti sociali ed istituzionali per avviare la definizione dell’Accordo di programma da tempo atteso. La conclusione auspicata dell’Accordo di programma gioverà alla continuità produttiva e al rilancio dello stabilimento siderurgico ternano”.

Un’improvvida fuga in avanti a giudizio di Palazzo Donini, con la presidente Proietti e l’assessore De Rebotti che avevano commentato: “Serietà imporrebbe, dopo le promesse, i rimandi, le illusioni generate nel tempo su Ast nella città di Terni, di evitare annunci senza mettere nelle condizioni le organizzazioni sindacali e i lavoratori di poter contare su impegni e date certe e definitive”: così la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, congiuntamente all’assessore regionale allo Sviluppo economico, Francesco De Rebotti”.

Prosegue la nota di Palazzo Donini: “Il lavoro paziente e scrupoloso di questi pochi mesi, in stretto contatto con il Governo impegnato come la Regione a ristabilire le condizioni per arrivare alla firma dell’Accordo di programma, ha caratterizzato un percorso di dialogo con le organizzazioni sindacali nella ricerca di possibili soluzioni. Un percorso difficile e complesso nel confronto con Ast per trovare le migliori e più concrete proposte sui temi che dovranno essere presenti nell’Accordo di Programma: dal richiamo agli impegni del piano industriale di Ast per il rilancio del sito produttivo ternano agli investimenti di carattere ambientale fino al tema del contenimento dei costi energetici che fino ad ora aveva condizionato l’intero iter”.

“Ecco perché oggi, a fronte della possibilità di chiudere questa lunga fase – si legge ancora nella nota della Regione – serve soprattutto mantenere ben saldi i piedi a terra e garantire il metodo di dialogo e confronto che l’amministrazione regionale ha sempre praticato. Dobbiamo prima di tutto fare emergere i contenuti dell’Accordo di Programma affinché siano oggettivamente di garanzia per lo sviluppo, la sostenibilità ambientale e occupazionale di Ast. Nella piena consapevolezza di azienda, istituzioni, sindacati. E poi a suggello di ciò la firma dell’Accordo di programma. Solo a quel punto – concludono Proietti e De Rebotti – potremo ritenerci soddisfatti e apprezzare, tutti insieme, il lavoro svolto, senza esercitarci nella stucchevole disciplina dell’autoassegnazione dei meriti”.

Sulla vicenda interviene anche il vice presidente della Provincia Francesco Maria Ferranti: “Negli ultimi mesi ho più volte sollecitato, anche in linea con le posizioni dei sindacati, l’opportunità di concludere in tempi il più possibile celeri la sigla di tale accordo. Colgo l’occasione per ribadirlo nuovamente con decisione: un’industria energivora e pesante che, pur nel rispetto delle autorizzazioni ambientali e delle norme sul lavoro, ha comunque un impatto ambientale considerevole ed espone i lavoratori a condizioni più usuranti e complesse che in altri contesti professionali, deve far sapere alle istituzioni locali e al governo quali strategie e attività vorrà mettere in campo per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale che il territorio paga e per rafforzare il più possibile le condizioni di lavoro per i dipendenti”.

“Questo – sottolinea sempre Ferranti – al netto dei proclami della giunta regionale che ha dimostrato di essere totalmente a digiuno di programmi per incidere a favore della firma dell’Accordo e dei rapporti costruttivi con Ast, al pari dei numeri al lotto annunciati sui disavanzi della sanità e contrariamente direi alla solerzia e alla maestria con cui mette le mani nelle tasche degli umbri. Intenderò sia in Consiglio comunale che in Consiglio provinciale – annuncia – presentare due atti d’indirizzo con i quali conferire, possibilmente all’unanimità, un mandato forte al Sindaco e al Presidente della Provincia affinché si costruiscano i presupposti necessari a concludere questo percorso”.

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