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Stanza dell’amore, a Terni il primo incontro intimo di un detenuto

Ha ricevuto la sua compagna in una stanza climatizzata, dotata di letto matrimoniale, un bagno e un televisore. Un incontro lontano da occhi indiscreti, ma dietro le sbarre. Perché lui è un detenuto 60enne, recluso nel carcere di Sabbione a Terni, il primo in Umbria che si è dotato della stanza dell’affettività, chiamata anche stanza dell’amore.

Ad allestirla sono stati i detenuti impegnati nelle squadre di manutenzione ordinaria del fabbricato.

Secondo le linee guida del Dap, gli incontri (dai quali sono esclusi i detenuti al 41 bis e quelli in regime di sorveglianza particolare perché potenzialmente pericolosi) possono avvenire una volta al mese, per una durata massima di due ore e in ambienti che non siano chiusi dall’interno.

Al momento Terni può ospitarne uno al giorno, ma si pensa di organizzarsi per consentirne tre al giorno.

Il garante dei detenuti dell’Umbria, l’avvocato Giuseppe Caforio, chiede investimenti per garantire incontri intimi in tutte le carceri umbre.

Critico il sindacato Sappe, che in una nota ritiene che in questo modo venga svilita la dignità professionale dei detenuti, costretti ad essere i custodi dell’intimità altrui.