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Autotrasporto, la crisi non è finita

Trasporti, la crisi non è finita

Marina Gasparri, responsabile trasporti Cna, chiede correttivi al taglio di 25 centesimi al litro per il gasolio

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“Sul taglio di 25 centesimi al litro delle accise sul gasolio abbiamo chiesto da subito l’adozione di correttivi. Dobbiamo evitare, infatti, che le imprese di autotrasporto, oltre al danno, subiscano anche la beffa”. A parlare è Marina Gasparri, responsabile regionale di CNA Fita trasporti. “L’introduzione di questo ‘sconto’, paradossalmente, sta determinando un danno alle imprese dell’autotrasporto, in particolare a quelle che più hanno investito in mezzi a minore impatto ambientale – dichiara Gasparri -per un meccanismo tecnico legato al recupero delle accise, infatti, il taglio non porta benefici reali alle imprese che utilizzano mezzi pesanti almeno Euro 5. Si tratta di un elemento che alcuni committenti non tengono in alcuna considerazione, immaginando che la misura del governo abbia risolto per sempre il problema del caro carburante di tutti gli autotrasportatori. Per questo, come associazione, abbiamo chiesto dei correttivi e soprattutto rassicurazioni sul fondo di 500milioni di euro stanziato a sostegno dell’autotrasporto dal decreto Ucraina. Una prima risposta positiva è arrivata ieri – aggiunge Gasparri -: l’incontro di tutte le associazioni del trasporto con la vice ministra Bellanova si è concluso con l’impegno di destinare i 500 milioni di euro proprio a chi è rimasto escluso dagli effetti del taglio di 25 centesimi/litro al prezzo del gasolio, e quindi alle imprese di autotrasporto merci conto terzi con veicoli Euro 5 ed Euro 6 oltre le 7,5 tonnellate, che altrimenti rimarrebbero penalizzate.” Il decreto con cui verranno messere a disposizione queste risorse verrà pubblicato entro 30 giorni.

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