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Innovazione e tradizione: il futuro industriale dell’Umbria

Superando le sfide per valorizzare forme e design nella regione

Nel cuore verde dell’Italia, l’Umbria si staglia non solo per la sua bellezza paesaggistica e la ricchezza culturale, ma anche per le sue sfide e opportunità nel campo dell’innovazione industriale. Nel 2022, la regione ha registrato solamente 53 brevetti, una cifra che, secondo molti, non rispecchia il vero potenziale creativo e industriale del territorio.

La Camera di Commercio dell’Umbria ha recentemente promosso un convegno di grande rilevanza dal titolo “Forma oltre la forma – Innovazione e tutela nel mondo della proprietà industriale”. Questo evento si è proposto di stimolare un dialogo costruttivo tra diverse figure professionali, tra cui giuristi, urbanisti e architetti, per affrontare a 360 gradi il tema dell’innovazione e della sua tutela. Secondo il presidente della Camera di Commercio, Giorgio Mencaroni, questa iniziativa è cruciale poiché “rappresenta una partita decisiva per lo sviluppo della regione”.

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Una delle principali criticità individuate è la scarsa propensione delle imprese umbre a registrare i propri marchi, spesso percepiti come procedimenti burocratici onerosi. Tuttavia, Mencaroni rassicura che il processo è stato semplificato e i costi sono accessibili, con una media di circa 800 euro per la registrazione di un marchio. Inoltre, la Camera di Commercio si impegna attivamente nella promozione della cybersicurezza e fornisce supporto alle aziende per la tutela della proprietà intellettuale, inclusi informazioni dettagliate sui finanziamenti disponibili.

Il convegno ha evidenziato che l’innovazione non può e non deve essere limitata al solo ambito informatico, ma deve abbracciare anche la dimensione del design e delle forme. Questo approccio integrato è fondamentale per valorizzare le competenze locali e stimolare la competitività delle imprese umbre su scala nazionale e internazionale.

Il potenziale creativo della regione, arricchito dalla sua storia e dalle sue tradizioni, può essere il motore di un’innovazione che va oltre il digitale, abbracciando le forme e il design dei prodotti industriali, per costruire un futuro sostenibile e competitivo per l’Umbria.

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