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AST

Accordo di Programma ed energia, il caso Ast ultimo Questione Time della legislatura

Si è parlato del caso Ast nell’ultimo Question Time di questa legislatura dell’Umbria. La governatrice Donatella Tesei ha risposto all’interrogazione con cui il capogruppo del Movimento 5 stelle, Thomas De Luca, chiedeva “chiarimenti circa le prospettive di Arvedi Ast dopo la mancata firma per
l’accordo di programma a seguito del tavolo di confronto tenutosi al ministero delle imprese e del made in Italy del 9 ottobre 2024”.

L’esponente pentastellato ha manifestato i timori per i ritardi nella firma dell’Accordo di Programma ed ha chiesto se ci fosse un’effettiva volontà del Comune di Terni di acquisire le Acciaierie, come avrebbe detto il sindaco Bandecchi nel tavolo ministeriale.

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Tesei ha ricordato le interlocuzioni avute con i vari livelli istituzionali, sino al tavolo dello scorso 9 ottobre, e con la proprietà Arvedi. Ricordando l’entità e l’importanza degli investimenti per il territorio legati all’Accordo di Programma.

Quanto ai costi energetici, Tesei ha spiegato che dal 2029 in poi, compatibilmente con le condizioni della legislatura vigente, chiunque gestirà la centrale idroelettrica dal 2029 in avanti dovrà fornire una quota dell’energia alle aziende energivore del territorio. E che comunque, da qui sino a quella data, il Governo metterà a disposizione di Arvedi alcune agevolazioni finanziarie che sono state appositamente studiate e di cui la proprietà potrà usufruire. In base alla nuova legge regionale, poi, dal 2029 sarà studiata la possibilità che il nuovo gestore possa essere una società pubblico-privata, “se questo servirà a meglio tutelare gli interessi del territorio, delle imprese e dei cittadini umbri”.

“In questi termini – ha assicurato Tesei – immediatamente riaperta la prossima legislatura firmeremo sicuramente l’Accordo di Programma”.

Quanto all’ipotesi di acquisto delle Acciaierie da parte del Comune, Tesei ha parlato di una provocazione, dato che nessun Ente è in grado di effettuare un simile investimento. Per cui il piano industriale dell’Ast continua ad essere uno solo.

De Luca, nella sua replica, ha ribadito che anche in caso di vittoria del centrosinistra alle elezioni non ci sarà nessun problema a firmare l’Accordo di Programma e che per questo non doveva essere rinviato a dopo le elezioni. Ha manifestato diverse criticità rispetto agli investimenti. E sugli approvvigionamenti energetici ha detto che non occorre attendere il 2029, poiché la legge regionale già oggi consente di creare un contenitore pubblico-privato che possano gestire gli impianti già andati in scadenza in modo da dare risposte alle richieste delle imprese energivore.

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