Adeguamento tariffario in Umbria: un passo avanti per l’assistenza sanitaria territoriale
L’approvazione delle nuove tariffe segna una svolta fondamentale per i lavoratori e i cittadini umbri
Dopo una lunga attesa, la Regione Umbria ha finalmente dato il via libera alle nuove tariffe destinate alle strutture sanitarie e sociosanitarie extraospedaliere di assistenza territoriale, residenziali e semiresidenziali. Un provvedimento tanto atteso quanto necessario, che rappresenta un importante passo avanti per il settore e per il territorio umbro nel suo complesso.
Come sottolineato dalla nota congiunta di Uil Fpl e Uiltucs Umbria, queste nuove tariffe sono il risultato di un lungo percorso di sollecitazione e di impegno sindacale per adeguare finalmente l’Umbria a parametri tariffari che erano rimasti immutati, in alcuni casi, per ben dieci anni. Un adeguamento fondamentale per garantire la sostenibilità economica delle strutture e per assicurare un livello adeguato di retribuzione per i lavoratori del settore, che ogni giorno si dedicano con impegno alla cura e alla riabilitazione dei cittadini umbri.
Le nuove tariffe non riguardano solamente le strutture direttamente gestite dalla Regione, ma saranno applicate anche per le convenzioni con le Aziende Unità Sanitarie Locali Umbria 1 e 2, nonché per gli accreditamenti e per i servizi esternalizzati. Questo significa che i nuovi parametri tariffari costituiranno dei riferimenti fondamentali per la definizione dei capitolati di appalto e dei relativi costi, consentendo una maggiore trasparenza e chiarezza nei rapporti contrattuali tra pubbliche amministrazioni e operatori economici.
È importante sottolineare che il rinnovo delle tariffe giunge in un momento cruciale, dopo l’approvazione del Contratto Collettivo Nazionale sia della Cooperazione Sociale che degli accordi ponte di Aris e Aiop, che hanno comportato un significativo aumento dei tabellari minimi a regime. L’adeguamento delle tariffe dei servizi da parte della Regione Umbria era quindi un passaggio essenziale per garantire una retribuzione adeguata ai lavoratori del settore e per favorire una ripresa immediata della contrattazione di secondo livello, indispensabile per riconoscere il giusto impegno di tutte le lavoratrici e i lavoratori.
Questa decisione non sarebbe stata possibile senza il grande lavoro svolto anche dalla parte sindacale, che ha saputo rappresentare con determinazione e competenza le istanze dei lavoratori del settore. Grazie a questo impegno congiunto, oggi possiamo guardare al futuro con maggiore fiducia, consapevoli di poter contare su servizi sanitari e sociosanitari di qualità, erogati in condizioni di sicurezza per gli operatori e rispettosi dei diritti e delle normative vigenti.