
Area vasta sud-ovest Orvieto, le tre priorità per migliorare la qualità della vita
Area vasta sud ovest Orvieto, la Cgil di Terni ha presentato la sua proposta: dalla mobilità all’istruzione fino alla sanità, ma anche i temi dell’economia, dell’innovazione e dello sviluppo, non tralasciando la dimensione pubblica e istituzionale.
A illustrare il ricco e articolato documento, presentato alla cittadinanza e alle istituzioni già un anno fa e ora riproposto, sono stati il segretario generale della Camera del lavoro di Terni, Claudio Cipolla, e la segretaria della Lega Spi Cgil Orvieto, Annamaria Laudadio.
“Il rilancio dell’Area vasta sud ovest Orvieto – ha affermato Cipolla – passa per il principio della sostenibilità sociale e ambientale quale finalità prioritaria della strategia dell’area, in modo da restituire un futuro ai territori, frenare lo spopolamento e dare soprattutto prospettive occupazionali rimettendo al centro il lavoro, lavoro stabile, sicuro e di qualità. Alla luce di una ricognizione dei bisogni e delle potenzialità dei territori va definita una progettazione che risponda a un modello di sviluppo più integrato e intersettoriale intorno al principio della sostenibilità, focalizzandosi su nuovi obiettivi e nuove sfide. Questa prima base di ragionamento e proposta è finalizzata a sollecitare un confronto e possibili integrazioni con i singoli attori che parteciperanno alla discussione, provando a condividere analisi e relative ipotesi conseguenti di interventi”.
Le tre priorità
In tale prospettiva, gli ambiti prioritari di pianificazione e intervento dai quali partire sono per la Cgil principalmente tre: la dimensione dei servizi di cittadinanza; la dimensione economica e innovativa; la dimensione istituzionale. Nel dettaglio, le proposte della Cgil Terni riguardo ai servizi alla cittadinanza si articolano in cinque ambiti: mobilità, istruzione, formazione professionale, ricerca, sociale e sanità. Anche relativamente a dimensione economica, dell’innovazione e dello sviluppo gli ambiti sono cinque: innovazione, turismo, agricoltura/agroalimentare, tessuto economico e imprenditoriale, economia circolare e territorio.
Elevare la qualità della vita
“Questa nostra strategia – ha illustrato gli obiettivi finali Cipolla – è ovviamente orientata a elevare la qualità della vita della popolazione residente attraverso un potenziamento e miglioramento dei servizi. Allo stesso tempo puntiamo a creare lavoro, in particolare lavoro di qualità, non solo per i nostri ragazzi e per tutta la nostra popolazione, così che non sia costretta a spostarsi in altri territori ed così lo spopolamento e il declino di quest’area, ma anche per attirare giovani, famiglie e professionalità di elevato livello in ogni ambito. Strategia che si coniuga, a livello nazionale, con la campagna per il Si ai cinque Referendum 2025 su lavoro e cittadinanza”.
“Da quando abbiamo presentato la prima volta il nostro documento strategico, un anno fa – ha infine ricordato Cipolla –, abbiamo sollecitato più volte le forze politiche e in particolare l’amministrazione comunale ad affrontate insieme questi temi, soprattutto in un momento come questo in cui è possibile usufruire di fondi e finanziamenti pubblici destinati, appunto alle aree interne, senza però mai avere avuto risposta”.
Quanto alla convocazione del tavoli su questo argomento, convocato proprio alla vigilia della conferenza stampa, Cipolla commenta: “Vuol dire che la nostra iniziativa di oggi ha già avuto i suoi primi effetti”.