Arrestato all’aeroporto di Nizza un 75enne originario di Pescara per bancarotta fraudolenta
L’uomo era latitante da tre anni e si era rifugiato in Canada. In concorso con altri due, aveva distratto 900 mila euro da un finanziamento agevolato
È stato arrestato all’aeroporto di Nizza un settantacinquenne originario della provincia di Pescara, giunto in Francia dopo essere partito da Etobicoke, in Canada. L’uomo era destinatario di un mandato di arresto internazionale emesso dalla Procura generale di Perugia ed è stato condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta.
La Corte d’Appello di Perugia aveva emesso la condanna circa tre anni fa, ma il 75enne aveva fatto perdere le sue tracce subito dopo. In concorso con altre due persone, era stato ritenuto colpevole di aver causato il fallimento di una società nel 2010 a Pescara, attraverso una serie di operazioni dolose.
La condanna si riferisce a eventi risalenti al 2010, quando l’uomo, insieme ai suoi complici, ha sfruttato la legge regionale per l’Abruzzo 16/2002 per ottenere un finanziamento agevolato di oltre due milioni e trecentomila euro. Questo stanziamento era destinato alla costruzione di un nuovo insediamento industriale e all’acquisto di macchinari, con l’obiettivo di sostenere l’economia locale e favorire la nascita di nuove imprese.
Tuttavia, secondo l’accusa, i tre amministratori e legali rappresentanti dell’impresa erano riusciti a distrarre circa 900 mila euro dalla somma stanziata, occultando questi fondi per fini illeciti. La scoperta delle operazioni dolose ha portato alla condanna dei responsabili, ma il principale imputato era riuscito a sfuggire alla giustizia.
Dopo la condanna, il 75enne si era rifugiato in Canada, dove aveva ottenuto la cittadinanza canadese. La sua ultima presenza in Italia risale al luglio 2018. Dal 2022 era in corso una procedura di estradizione nei suoi confronti, attivata grazie al mandato di arresto internazionale.
L’ufficio Sdi della Procura generale di Perugia, in collaborazione con il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia di Roma e il personale di polizia penitenziaria, ha continuato a monitorare i suoi movimenti. Questo lavoro investigativo ha permesso di localizzarlo e arrestarlo all’aeroporto di Nizza.
Attualmente, il 75enne è in attesa di essere estradato in Italia, dove dovrà scontare la pena a cui è stato condannato. Le autorità italiane stanno lavorando in stretta collaborazione con le controparti francesi e canadesi per completare il processo di estradizione e assicurare che il condannato risponda delle sue azioni davanti alla giustizia italiana.