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Calo delle esportazioni in Umbria nel primo trimestre 2024

Le esportazioni umbre registrano un calo dell’1,5%, posizionando la regione all’undicesimo posto nella classifica nazionale. Dati peggiori per altre regioni italiane secondo il report Istat

Nel primo trimestre del 2024, le esportazioni in Umbria hanno subito una diminuzione dell’1,5 % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato emerge dal recente report dell’Istat sull’export delle regioni italiane, fornendo una panoramica dettagliata delle performance economiche regionali nel contesto nazionale.

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A livello nazionale, la contrazione delle esportazioni è stata più marcata, registrando una diminuzione del 2,8%.  La situazione risulta ancora più critica per il Centro Italia, dove il calo è stato del 10,4 per cento. In questo contesto, l’Umbria si posiziona in una posizione intermedia nella classifica delle regioni italiane per l’andamento delle esportazioni, collocandosi all’undicesimo posto.

Nonostante il calo, l’Umbria ha performato meglio di diverse altre regioni italiane, che hanno registrato decrementi più significativi. Tra queste, Piemonte, Emilia Romagna, Trento, Lombardia, Valle d’Aosta, Puglia, Veneto, Liguria, Basilicata e Marche hanno tutte riportato risultati peggiori in termini di export.

Per avere un quadro completo della situazione in Umbria, è utile confrontare i dati del primo trimestre del 2023 con quelli del 2024. Nel primo trimestre del 2023, l’export della regione ammontava a 1.438 milioni di euro. Nello stesso periodo del 2024, questa cifra è scesa a 1.415 milioni di euro, evidenziando una riduzione di 23 milioni di euro.

Questo calo delle esportazioni rappresenta una sfida significativa per l’economia regionale umbra, che dovrà affrontare le difficoltà legate a una domanda esterna più debole. Tuttavia, il posizionamento centrale dell’Umbria nella classifica nazionale offre un segnale di resilienza rispetto ad altre aree del paese che stanno vivendo contrazioni più gravi.

Le autorità regionali e gli operatori economici dovranno lavorare insieme per identificare le cause di questo declino e sviluppare strategie per stimolare la crescita delle esportazioni nei prossimi trimestri. L’analisi dei mercati di destinazione, la diversificazione dei prodotti esportati e l’innovazione potrebbero rappresentare le chiavi per invertire questa tendenza negativa e rilanciare l’economia umbra.

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