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Contrasto al caporalato: potenziare i controlli e garantire ingressi regolati

Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, sottolinea l’importanza di rafforzare le ispezioni nelle aziende agricole e di implementare un sistema di ingressi regolati per proteggere i diritti dei lavoratori e migliorare la qualità del settore.

Il contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo nel settore agricolo continua ad essere una delle priorità del sindacato Cisl, come ribadito dal segretario generale Luigi Sbarra durante il consiglio generale Fai-Cisl tenutosi ad Assisi. L’evento ha segnato la conclusione della nuova edizione delle “Giornate della Montagna”, occasione durante la quale Sbarra ha delineato le strategie necessarie per affrontare efficacemente il fenomeno.

Sbarra ha sottolineato l’importanza di potenziare i controlli e le ispezioni nelle aziende agricole. Questa misura è fondamentale per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e combattere il lavoro irregolare. L’incrocio delle banche dati, per avere una mappatura aggiornata della presenza del fenomeno, è un passo cruciale per identificare e intervenire tempestivamente nelle situazioni di irregolarità.

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Un altro punto chiave evidenziato è la necessità di lavorare su ingressi regolati. Chi entra in Italia per lavorare deve avere la possibilità di inserirsi nel mercato del lavoro in maniera legale e sicura, con datori di lavoro che rispettano contratti, diritti e tutele. Questo approccio non solo protegge i lavoratori, ma contribuisce anche a mantenere la qualità e la competitività del settore agricolo italiano.

Sbarra ha richiesto la continuità del tavolo di confronto avviato recentemente con la Ministra del Lavoro Calderone e con il Ministro delle Politiche Alimentari Lollobrigida. Questo tavolo è essenziale per dare piena attuazione alla Legge 199 del 2016, strumento fondamentale per il contrasto al caporalato. Sebbene la legge abbia dimostrato efficacia nel sanzionare e reprimere le irregolarità, ha mostrato limiti nella prevenzione e nell’investimento sulla qualità delle aziende agricole.

Secondo il segretario, è urgente un piano che garantisca il diritto all’abitazione, ai trasporti, alla sanità e alla formazione linguistica per i lavoratori. Questi servizi sono essenziali per un’integrazione efficace e per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori agricoli. La Cisl chiede di abbandonare gli slogan e di affrontare il problema con un approccio strutturato e permanente, coinvolgendo il governo, le associazioni datoriali e le autonomie locali.

In Umbria, un protocollo è stato sottoscritto per vigilare sul caporalato e prevenire il fenomeno. Il segretario generale della Cisl Umbria, Angelo Manzotti, ha evidenziato l’importanza di questa iniziativa, soprattutto in seguito ai recenti casi di caporalato registrati nella regione. La situazione umbra, pur essendo relativamente tranquilla, richiede comunque un’attenzione costante e una collaborazione sinergica tra sindacati ed enti ispettivi per mantenere alta la guardia contro lo sfruttamento lavorativo.

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