
Così gli scarti delle aziende del tessile possono diventare una risorsa
Gli scarti delle lavorazioni delle imprese della filiera del tessile, da rifiuto a risorsa. Questa l’opportunità di cui si è discusso nell’incontro “VerdeIn Med regional hub, per una transizione sostenibile del settore tessile”, che si è tenuto all’Accademia di Belle Arti di Perugia. Un progetto di respiro europeo, promosso da Confindustria, Legambiente e dall’Accademia stessa.
Il confronto è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione attuale e i possibili sviluppi anche nel breve tempo, le tecnologie esistenti e utilizzabili, i possibili sviluppi per dare al ciclo dei tessuti una conclusione diversa da quella della discarica.
All’incontro, oltre ai rappresentanti di Tsa (Trasimeno Servizi Ambientali) e dell’Accademia, hanno preso parte anche il Comune di Perugia, con l’assessore all’ambiente, David Grohmann, la Regione Umbria, Arpa, Auri, Camera di Commercio e i rappresentanti di alcune importanti aziende del territorio, tra cui la Brunello Cucinelli.
Un cambio di visione e di approccio alla raccolta e al recupero dei materiali di scarto che interessa il mondo della produzione tessile. Una nuova frontiera su cui Tsa sta focalizzando da tempo la sua attenzione soprattutto per le potenzialità che ha sia sul fronte della sostenibilità ambientale che economico.
“La gestione dei rifiuti tessili, per meglio dire il loro recupero e riutilizzo nell’ambito di un’economia circolare che punta alla massima sostenibilità non è più solo un’ipotesi o un auspicio – ha spiegato il consigliere delegato Alessio Lutazi, che ha partecipato per Tsa insieme a Francesco Caldari – ma una necessità che implica un impegno concreto, ma anche condiviso tra tutti i soggetti che, a vario titolo, hanno voce in capitolo. Nel tempo è cambiato l’approccio al materiale di scarto come sono cambiate le tecnologie che consentono di differenziare in maniera sistematica. Ora è il momento di mettere a frutto idee e potenzialità. Tsa è pronta a fare la propria parte”.