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Da oggi al via anche in Umbria i saldi invernali: le regole

Da sabato 4 gennaio al via anche in Umbria – come in tutte le altre regioni italiane ad eccezione della Valle d’Aosta – i saldi invernali. Caccia all’affare, ma attenzione anche alle brutte sorpreso.

Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, ogni persona spenderà circa 138 euro e l’acquisto medio a famiglia in occasione dei saldi invernali sarà di 307 euro. Saranno inoltre 16 milioni le famiglie italiane che si dedicheranno allo shopping scontato, per un giro di affari di 4,9 miliardi di euro.

Secondo i dati di Confcommercio, insomma, la tradizione commerciale dei saldi invernali mostrerà una tenuta della propensione al consumo degli italiani, che arriveranno però all’appuntamento con gli sconti con il fiato corto.

“La data di inizio dei saldi invernali quest’anno è ancora più a ridosso delle festività – lamenta Carlo Petrini, presidente di Federmoda Umbria Confcommercio – e non aiuta né le imprese né i consumatori che hanno appena sostenuto le spese per il Natale e il Capodanno. I due giorni festivi del 5 e del 6 gennaio rischiano inoltre di distrarre i consumatori verso altre attività e di far partire i saldi un po’ in sordina. Per questo si può dire che nei confronti della prima fase dei saldi invernali siamo in una condizione di cauto ottimismo. Non è la prima volta che lo diciamo: questa modalità di vendita deve essere rivista in considerazione dei tanti cambiamenti del mercato e dei nuovi comportamenti di acquisto. Noi di Federmoda Confcommercio su questo fronte siamo in prima linea. Il messaggio che intanto vogliamo rivolgere ai nostri clienti è di non perdere però l’opportunità di trovare nei negozi di moda un vasto assortimento di prodotti di qualità a prezzi molto convenienti”.

Le regole di Federmoda e Confcommercio

Ecco le regole per il corretto acquisto dei prodotti in saldo.

Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato (art. 135 bis del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati (artt. 52 e ss. del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo).
Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimessa alla discrezionalità del negoziante.
Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi

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