Elezioni a Perugia: Vittoria Ferdinandi, la nuova speranza del Centro-Sinistra
Vittoria Ferdinandi si è profilata come candidata per sindaco di Perugia rappresentando la coalizione di centro-sinistra e gruppi civici.
Ferdinandi, nota per il suo impegno nelle cause sociali, attualmente ricopre il ruolo di direttrice del ristorante inclusivo e centro multifunzionale “Numero Zero”, che impiega un gruppo di persone affette da disturbi mentali. È anche Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. “Ho accettato perché credo che sia il momento di coraggio”, ha dichiarato.
L’annuncio ufficiale è arrivato a febbraio, dopo giorni di attesa al termine della riunione della coalizione di centro-sinistra a Palazzo Cesaroni. A 37 anni, Ferdinandi mira a mantenere unita la coalizione diversificata sotto la bandiera di “Un patto avanti”. La coalizione che sostiene Ferdinandi include il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, l’Alleanza Verde Sinistra e i gruppi civici. La coalizione rimane aperta all’aggiunta di nuove forze, mentre si attende ancora la risposta del Partito Socialista, assente dal tavolo. Il programma sarà elaborato dopo una fase di partecipazione e consultazione dei territori.
Mentre prende forma il panorama delle elezioni del 9 giugno, le principali contendenti saranno due donne: Vittoria Ferdinandi e Margherita Scoccia, l’assessore uscente e rappresentante di Fratelli d’Italia, che ha raccolto intorno a sé il centro-destra e i gruppi civici di Progetto Perugia. In gara ci sono anche Giacomo Leonelli di Azione con +Europa e Socialisti con Perugia, Massimo Monni di “Perugia merita di meglio”, al di fuori dei due principali poli, Davide Baiocco di Alternativa Popolare e Leonardo Caponi del Partito Comunista Italiano.
Ferdinandi ha dichiarato: “Noi animiamo Perugia per portare speranza e bellezza.” Ha sottolineato un approccio politico positivo e inclusivo, evitando attacchi personali agli avversari. Ha espresso un impegno nel combattere idee sbagliate sulla città rispettando le prospettive individuali. Ha criticato gli avversari per cercare di dipingere negativamente la sua candidatura ma ha affermato il suo coinvolgimento decennale negli affari della città al di fuori delle tradizionali strutture di potere.
Rispondendo alle tensioni tra le figure del centro-destra, Ferdinandi ha dichiarato: “Mentre pensavano che la vittoria fosse assicurata, attaccare personalmente non funzionerà quando i cittadini sanno chi sei.” Ha contrastato la sua visione di una Perugia partecipativa con la paura degli avversari di perdere il potere, impegnandosi a restituire il potere al popolo e alle comunità. Il suo messaggio ha enfatizzato speranza e bellezza oltre all’aggressività e alla paura.
Ferdinandi ha concluso con un appello a rinnovare i metodi politici, ricollegare i fili di una città che si sta disfacendo e ripristinare un’anima a Perugia.