Skip to main content

Giustizia ferma in Umbria: gli avvocati penalisti in sciopero

Protesta per le condizioni carcerarie: 54 suicidi dall’inizio dell’anno e sovraffollamento ai limiti storici

Oggi in Umbria, come in tutto il resto d’Italia, la giustizia è paralizzata a causa dell’astensione dalle udienze proclamata dall’Unione delle Camere Penali. L’adesione a questa protesta nei tribunali della Regione è pressoché totale, secondo i primi riscontri: si stanno svolgendo solo i processi per direttissima o le attività che coinvolgono detenuti. Gli avvocati penalisti hanno deciso di incrociare le braccia per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla difficile situazione delle carceri, sia locali che nazionali, con particolare attenzione al drammatico aumento dei suicidi.

Dall’inizio dell’anno, si sono verificati ben 54 suicidi tra i detenuti, a cui si aggiungono sei agenti di polizia penitenziaria. Questi numeri non si erano mai visti prima, e arrivano mentre gli istituti penitenziari raggiungono livelli di sovraffollamento paragonabili a quelli di dieci anni fa, quando la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo intervenne in merito. Le prospettive per l’estate sono particolarmente preoccupanti, e i provvedimenti del Governo vengono ritenuti insufficienti.

Pubblicità

Le condizioni di vita nei carceri

La situazione è aggravata dalla cronica carenza di personale: agenti, medici, psichiatri e operatori sociali. Queste carenze accentuano le già complicate condizioni di vita dei detenuti. Secondo il Garante dell’Umbria, Giuseppe Caforio, i detenuti spesso vengono privati anche della dignità e del diritto alla salute. Queste problematiche richiedono interventi urgenti e risolutivi.

In risposta a questa situazione critica, una delegazione di penalisti umbri parteciperà a una manifestazione nazionale a Roma. Inoltre, venerdì a Terni, si terrà un nuovo raduno davanti al tribunale, replicando quanto avvenuto a Perugia la scorsa settimana con una maratona oratoria. Questa mobilitazione rappresenta una battaglia di civiltà per dare voce a chi non può esprimersi e per richiamare l’attenzione su una questione di grande rilevanza sociale.

L’astensione dalle udienze è un atto di protesta e di sensibilizzazione che gli avvocati penalisti sperano possa portare a cambiamenti significativi nelle politiche carcerarie, per migliorare le condizioni di vita dei detenuti e per prevenire ulteriori tragedie all’interno delle carceri italiane.

Condividi questo articolo

Pubblicità