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pannelli solari

In Umbria green un’assunzione su 3 nell’ultimo anno

L’Umbria si conferma una delle regioni più dinamiche d’Italia nella corsa alla transizione ecologica. Al green è attribuibile il 34,8% delle assunzioni effettuate nella regione nel 2024.

Lo certificano i dati del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro: 22.470 posti di lavoro verdi su 64.540 assunzioni totali, un risultato che supera sia la media nazionale (34,3%) sia quella del Centro (32,2%). Meglio dell’Umbria, nel Centro, fanno solo le Marche (35,4%).

Un risultato che colloca la regione in posizione di assoluto rilievo, davanti a Lazio (32,3%) e Toscana (30,2%), e che racconta di un sistema produttivo sempre più orientato a investire in sostenibilità, risparmio energetico, bioedilizia, energie rinnovabili e gestione ambientale. Le imprese umbre dimostrano di aver compreso pienamente l’importanza della svolta verde, adattando i propri modelli di business alle nuove esigenze ambientali e sociali.

Green jobs: motore della nuova economia

I green jobs non sono solo i nuovi mestieri ambientali, ma comprendono tutte le figure professionali che richiedono competenze eco-compatibili, gestione sostenibile di prodotti e processi, capacità di integrare criteri ambientali nelle attività aziendali. Si tratta spesso di evoluzioni green di lavori tradizionali: tecnici edili specializzati nella bioedilizia, progettisti di impianti a basso consumo, esperti di sostenibilità nei settori agroalimentare, energetico e manifatturiero.

Nel 2024, secondo Excelsior, la domanda di green jobs a livello nazionale è stata pari a 1.891.990 su 5.516.280 assunzioni totali, un dato stabile rispetto al 2023 ma con una lieve flessione (-1,4%) sulla componente green. Nonostante questo, la richiesta di competenze ambientali è sempre più strategica e diffusa. La sostenibilità ambientale, infatti, è diventata un asset competitivo per le imprese, chiamate a rispondere sia alla pressione normativa europea sia alla crescente sensibilità dei consumatori.

Domanda alta, reperimento difficile: un problema urgente

In Umbria il 59,3% delle assunzioni green è di difficile reperimento, contro una media italiana del 53,8% e una media del Centro del 51,9%. Sono oltre 13.325 i posti green che rischiano di restare scoperti nel 2024, una delle percentuali più alte d’Italia insieme alle Marche.

La scarsità di candidati e la carenza di competenze specifiche sono le cause principali: in Umbria il 64,7% delle imprese richiede esperienze pregresse ai candidati green (67,9% in Italia, 66,1% nel Centro).

Le professioni più richieste comprendono tecnici specializzati, operai qualificati nella gestione eco-compatibile dei processi, esperti in bioedilizia, consulenti ambientali e figure per la gestione sostenibile delle filiere agroalimentari. La richiesta si estende anche ai tecnologi ambientali, agli installatori di impianti fotovoltaici, agli energy manager e ai tecnici della mobilità sostenibile.

Perugia più avanti di Terni

A livello provinciale, la provincia di Perugia mostra una maggiore vivacità green: 17.850 assunzioni green su 50.600 programmate (35,5%), contro le 4.629 su 13.940 di Terni (33,1%). Anche la difficoltà di reperimento è più alta a Perugia (60,1%) rispetto a Terni (56%).

Quanto alla richiesta di esperienza specifica, il quadro si inverte: a Terni il 68,8% delle assunzioni green richiede esperienza, a Perugia il 63,7%.

Il divario tra le due province evidenzia come le dinamiche territoriali della transizione verde siano influenzate anche dalla struttura produttiva locale e dalla capacità dei sistemi formativi di rispondere ai nuovi fabbisogni.

Giovani protagonisti della transizione verde

Un segnale incoraggiante arriva dai giovani: in Umbria il 29% delle assunzioni green riguarda under 29, superando sia la media nazionale (27,2%) sia quella del Centro (27,8%). Un dato che mostra come la transizione verde possa essere una leva di sviluppo per le nuove generazioni, a patto di investire su ITS Academy, orientamento scolastico e percorsi universitari mirati.

La capacità di attrarre giovani verso le professioni green rappresenta una sfida strategica per garantire all’Umbria una crescita economica inclusiva, sostenibile e proiettata al futuro.

Mencaroni: Umbria protagonista della transizione ecologica italiana

Dati e dinamiche che Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, commenta così: “Il dato sulle assunzioni green conferma che l’Umbria è pienamente protagonista della transizione ecologica italiana. Siamo soddisfatti di vedere le nostre imprese in prima linea, capaci di anticipare i cambiamenti e investire in nuove competenze. Tuttavia, la difficoltà di reperire profili adeguati deve far riflettere. Serve un impegno straordinario sul fronte della formazione tecnica e specialistica: ITS Academy, scuole e università devono essere accompagnate in un grande piano di aggiornamento e orientamento. Non possiamo permetterci che migliaia di opportunità di lavoro green vadano perse. L’Umbria ha tutte le carte in regola per diventare un modello nazionale di sviluppo sostenibile, ma la sfida delle competenze è ora e non può essere rimandata.”