
Irpef e Irap, approvata la manovra dopo una maratona in Consiglio
E’ legge la manovra finanziaria aggiuntiva da 184 milioni nel prossimo triennio varata dalla Giunta Proietti. Il testo, con il maxi emendamento deciso dalla maggioranza dopo giorni di dibattiti, proteste e confronti con le parti sociali, è stato approvato in Consiglio regionale dopo una seduta durata 10ore.
La manovra finale prevede un aumento del gettito derivante da Irpef su dipendenti e pensionati per 52 milioni già da quest’anno. Che con l’introito assicurato dall’aumento dell’Irap (+0,40%) per le imprese (ad esclusione di quelle che hanno già visto un incremento dell’aliquota e del terzo settore) salirà nel 2026 a 66 milioni, così come nel 2027.
Scende dunque la maggiore pressione fiscale rispetto alla proposta inizialmente approvata dalla Giunta, con una manovra che nel triennio era di 184 milioni. E che prevede dal 2026 un aumento dell’Irap dello 0,50% (in aggiunta all’aliquota del 3,90%) e del bollo auto del 10%.
Le aliquote Irpef
Queste le nuove aliquote Irpef rispetto a quelle in vigore fino al 2024:
- fino a 15.000 euro, maggiorazione dello 0,5%;
- oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro, maggiorazione dello 1,79%;
- oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro maggiorazione dello 1,89%;
- oltre 50.000 euro, maggiorazione dello 2,1%.
Nel triennio 2025-27 la maggiorazione viene annullata per chi ha un imponibile fino a 15mila euro. Viene tolta l’addizionale Irpef per i redditi tra 15mila e 28mila euro: in questa fascia, dunque, nel triennio si pagheranno meno tasse.
Per la fascia tra 28mila e 50mila euro l’aumento sarà attenuato da uno sgravio di 150 euro a contribuente.
Riduzioni che hanno portato ad un maggior aggravio per chi ha redditi sopra 50mila euro lordi.
Scontro in Aula tra maggioranza e opposizione
Bocciate le proposte della minoranza, che, in subordine alla richiesta di ritirare la manovra, ha chiesto un correttivo in base al numero dei componenti il nucleo familiare e che l’extragettito fosse utilizzato al solo fabbisogno sanitario.
Richiesta, quest’ultima, che la maggioranza ha sempre respinto. Del resto, proprio la possibilità di utilizzare l’extragettito per altre materie oltre alla sanità ha portato a tappe forzate all’approvazione della manovra entro il15 aprile, nonostante il tentativo di ostruzionismo da parte del centrodestra.
Per l’opposizione si tratta di una manovra varata con il pretesto di un inesistente rischio di commissariamento della sanità, visto che i 34 milioni del deficit si potevano reperire in altre modo. Per la maggioranza si tratta di un provvedimento equo, che consente di far fronte al deficit strutturale della sanità umbra.