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Quattro lavoratori “in nero” individuati dalla guardia di finanza in un cantiere edile di Foligno

Il cantiere in questione era legato ad interventi finanziati con fondi del “superbonus 110%”, il che rende ancora più grave la presenza di lavoratori irregolari

La lotta al lavoro nero è una priorità per le autorità italiane, e recentemente la guardia di finanza della compagnia di Foligno ha individuato quattro lavoratori privi di contratto di lavoro, pertanto “in nero”, in un cantiere edile della città.

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Il cantiere in questione era legato ad interventi finanziati con fondi del “superbonus 110%”, il che rende ancora più grave la presenza di lavoratori irregolari. Dopo aver individuato i lavoratori, le fiamme gialle hanno contestato la presenza alla ditta appaltatrice, con sede fuori regione ma operante in Umbria, e hanno comminato una maxisanzione che prevede pene pecuniarie da un minimo di 7.800 euro a un massimo di 46.800 euro.

Ma le sanzioni non si sono fermate qui. Considerato il superamento della soglia del 10% del personale in forza, l’Ispettorato territoriale del lavoro di Perugia ha disposto l’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale della ditta e ha contestato sanzioni amministrative in materia di sicurezza sul lavoro per un importo di 27.650 euro.

Questa non è stata un’occasione isolata, infatti, la compagnia di Foligno ha eseguito molteplici attività ispettive nei confronti di imprese operanti nei comuni di competenza, riscontrando complessivamente l’impiego di 12 lavoratori completamente “in nero” e di cinque “irregolari” dall’inizio dell’anno.

La guardia di finanza di Perugia continua la sua azione di controllo economico del territorio nel settore del lavoro sommerso, al fine di tutelare gli operatori corretti dalla concorrenza sleale esercitata dalle imprese che non rispettano le regole. È importante combattere il lavoro nero per garantire dignità e sicurezza ai lavoratori, e per mantenere un sano equilibrio nel mercato del lavoro.

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