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Uccisione di Ilaria Sula, indagata la madre dell’ex fidanzato reo confesso

Per gli inquirenti la donna avrebbe aiutato il figlio a trasportare il corpo della studentessa ed a ripulire la scena del crimine

È indagata per concorso in occultamento di cadavere la madre di Mark Antony Samson, il 23enne che ha confessato l’uccisione della sua ex fidanzata, la studentessa ternana Ilaria Sula.
Avrebbe visto la ragazza morta nella stanza da letto del figlio e lo avrebbe aiutato a trasportare il corpo in una valigia ed a ripulire la camera da letto dove l’aveva appena accoltellata.
Nell’interrogatorio in carcere Mark Samson aveva detto di aver “fatto tutto da solo”, ma si era avvalso della facoltà di non rispondere alle domande sulla madre.
Una notizia che arriva alla vigilia dei funerali di Ilaria Sula, che saranno celebrati lunedì alle 14. Un corteo accompagnerà nel suo ultimo viaggio la ragazza dall’abitazione di famiglia, in viale dello Stadio, fino al cimitero comunale. A Terni sarà lutto cittadino.
I legali di Mark Sampson, al quale gli inquirenti stanno valutando di contestare anche la premeditazione, ipotizzano di chiedere una perizia psichiatrica.

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Un corte accompagnerà Ilaria Sula nel suo ultimo viaggio, lunedì i funerali a Terni

Saranno celebrati lunedì alle 14 a Terni i funerali di Ilaria Sula, la studentessa uccisa a Roma dall’ex fidanzato Mark Samson.

Come comunicato sui social dal padre di Ilaria, Flamur Sula, un corteo funebre a piedi, dalla sua abitazione di viale dello Stadio 5, accompagnerà la salma di Ilaria fino al cimitero.

“Un ringraziamento a tutte le persone che vorranno partecipare” ha scritto il padre.

Lunedì per Terni sarà un’altra giornata di dolore.

Intanto, proseguono le indagini per chiarire come è stata uccisa la studentessa e chi ha aiutato Mark Samson a portarne via il corpo dall’abitazione del quartiere Africano dove è stata uccisa a coltellate.

Gli inquirenti intendono capire se i genitori del giovane, soprattutto la madre, abbiano avuto un ruolo in questa vicenda. Anche se Mark Samson ha detto di aver fatto tutto da solo, pur avvalendosi della facoltà di non rispondere al magistrato sulle domande che riguardavano i genitori.

Nel corso dell’ultima perquisizione nell’alloggio dei Samson, posto sotto sequestro, è stato sequestrato il computer dello studente.

“Il diamante nero”, a Scheggino gran finale con il frittatone record

Entra nel vino “Il diamante nero”, manifestazione giunta alla XVIII edizione, che a Scheggino rende omaggio al tartufo, con il sostegno del Consorzio del Bacino imbrifero montano (Bim) del Nera e Velino della Provincia di Perugia.

Fino a domenica 6 aprile il borgo alle porte della Valnerina ospita espositori, anche da fuori regione, con prodotti tipici ed eccellenze enogastronomiche, ma anche convegni, musica, arte e spettacoli.

Al taglio del nastro, accompagnato dalle note del Canto degli Italiani eseguito dalla banda musicale nazionale dell’Esercito italiano ‘Granatieri di Sardegna’, hanno preso parte il primo cittadino di Scheggino Fabio Dottori e, per la Regione Umbria l’assessore al Turismo e alle Politiche agricole e agroalimentari Simona Meloni, oltre alla vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Paola Agabiti e al consigliere Stefano Lisci. Presenti inoltre Domenico Benedetti Valentini, già deputato e senatore, Massimo Zamponi, direttore artistico di Diamante Nero, Antonella Brancadoro, direttore dell’Associazione nazionale Città del tartufo di cui Scheggino fa parte, insieme ad amministratori e sindaci dei Comuni vicini che hanno poi partecipato alla presentazione di ‘Nero’, scultura in pietra lavica e bronzo di Bruno Tavani e Roberta Passantino, alla benedizione del Milite ignoto e al Galà istituzionale.

“Questa è la diciottesima edizione del Diamante Nero – ha commentato il sindaco Dottori – evento dedicato al nostro prodotto principale, il tartufo che cerchiamo di promuovere perché ha un grandissimo valore per il nostro territorio. Accanto al tartufo ci sono tanti prodotti tipici a cui dedichiamo iniziative durante tutto l’anno. Vogliamo attrarre turisti e la speranza è anche che qualche famiglia torni in questo territorio montano che soffre lo spopolamento. Scheggino ha molto da offrire accanto al suo paniere gastronomico, una natura incontaminata, attraversata dal fiume Nera, antichi sentieri, oggi in parte ripristinati, che collegano il centro del paese alle sue frazioni e che i turisti amano percorrere a piedi o in bicicletta”.

“Il Diamante nero – ha aggiunto l’assessore Meloni – ci parla di tartufo ma anche di questa meravigliosa Scheggino, scrigno della Valnerina con il suo paniere di prodotti e la natura. Oggi celebriamo anche la missione per i prossimi anni di questo assessorato che è coniugare l’agricoltura con il turismo e quale territorio migliore di quello della Valnerina, con un paesaggio bellissimo con prodotti di eccellenza che dobbiamo continuare a promuovere”.

“Scheggino – ha commentato Paola Agabiti – è patria del tartufo nero come tutta la Valnerina. Attraverso il tartufo si promuove il territorio, questa è una manifestazione consolidata, che riesce a veicolare quel messaggio non solo di apprezzare le eccellenze enogastronomiche, ma anche la cultura, le tradizioni, la storia e l’autenticità di un territorio. C’è molto da scoprire in questo weekend ricco di iniziative”.

L’arte è una costante durante le tre giorni di Diamante nero con le installazioni ecosostenibili di Truffleland, mostre di arte in itinere, Arte da inciampo e Arte aerea curate dal Liceo artistico di Spoleto, associazione ‘Borghi, castelli e mulini della Valnerina’ e vari artisti umbri (al Museo Urbani, Diamond park, Teatro comunale, Spazio arte Val Casana, piazza Carlo Urbani, Spazio arte Barcollo, spazio Arte HappyBar).

La giornata di sabato

Sabato si è svolto il convegno, alle 9.30, ‘La voce degli alberi’, alla presenza, tra gli altri, dello scienziato Antonio Brunori e degli chef Michele Pidone e Giuseppe Sinisi; nel talk si discuterà di Natura, Sostenibilità e sviluppo ecosostenibile, Giovane imprenditoria e Indotto turistico economico, con uno spazio dedicato anche alla musica (esibizione degli 88 folli) e alla cucina (showcooking curato da Urbani Tartufi e Istituto alberghiero ‘De Carolis’ di Spoleto); alle 11 il raduno sul fiume Nera per una dimostrazione e addestramento con i propri cani, prova di lavoro e cerca del tartufo a cura della dog trainer Veronica Angelini.

Alle 15 tutti in piazza Urbani per la Frittata al tartufo baby preceduta dall’esibizione del complesso bandistico santa Cecilia di Cittaducale e le majorettes Shining stars; e ancora, dalle 16 alle 21, uno degli appuntamenti più attesi, il Live Music Contest, sempre in piazza Urbani, con Francesco Bussotti (Cantautorato Italiano), Crooel Monroe (Alternative Rock), gli 88 Folli (cantautorato folk) e l’esperimento musicale, unico in Italia, che vedrà esibirsi insieme due talenti internazionali, il dj Manuel Ribeca e il tenore Roberto Cresca, oltre ad artisti emergenti. Al Teatro comunale alle 21 l’evento di solidarietà e sostegno a favore di Teatro patologico e Anffas per loro, con la proiezione del film ‘Io sono un po’matto e tu?’, alla presenza del regista Dario D’ambrosi, direttore artistico del Teatro patologico, presente insieme a parte del cast. Seguirà la consegna dei premi Diamante nero e la donazione del ricavato degli ingressi ad ‘Anffas per loro’ e Teatro patologico. Quindi allo spazio Val Casana il Diamond party di Dj Mirtillo (dalle 23.30 alle 2.30, ingresso libero).

Il programma di domenica

Domenica 6 aprile si apre con ‘Scudare il castello’, cerimonia di apposizione dello Scudo Blu sul castello di Scheggino, alle 9.30, nell’ambito del progetto nazionale portato avanti da Croce Rossa Italiana e Anci (come previsto dalla Convenzione dell’AIA del 1954, lo Scudo Blu viene apposto simbolicamente su beni, mobili o immobili, di grande importanza per il patrimonio culturale dei popoli, a protezione dai rischi di una guerra). Da segnalare anche il pensiero che la comunità schegginese ha deciso di rivolgere al Pontefice: durante la messa cantata dedicata a Papa Francesco, alle 11.30 nella Chiesa di san Nicola, verrà letta la missiva che sarà consegnata, poi, al Santo Padre.

Verso il gran finale, poi, alle 15.30 sulla riva del fiume Nera per il ‘Frittatona show & degustazione’, alla presenza del testimonial dell’evento, l’attore Giulio Berruti: ben 2025 uova e 80 chilogrammi di tartufo saranno impiegati per realizzare la frittata ‘da guinness’ sotto gli occhi del pubblico, che poi assaggerà la deliziosa e profumata preparazione. Seguirà, alle 17.30, il concerto della cover band Alterego (cantautorato italiano) e alle 18.30 in piazza Urbani, la presentazione del libro ‘Un paese non è come lo vedi. Un Paese è come lo vivi’, di Giuseppe Caruso, seguita dall’esibizione musicale di Francesco Bussotti.

Incendio nella notte nella zona industriale di Sant’Eraclio

Nella notte un incendio ha danneggiato tre mezzi di una ditta nella zona industriale di Sant’Eraclio di Foligno. Si tratta di un furgone, divorato dalle fiamme, e di due vetture.

L’allarme ai vigili del fuoco è scattato alle 2.30. I caschi rossi sono riusciti ad arginare l’incendio ed a mettere in sicurezza l’area. Nessuna persona è rimasta coinvolta.

Le indagini sulle cause dell’incendio sono affidate ai carabinieri. Sul posto è intervenuta anche la polizia stradale.

Incendio mentre dorme, pensionato muore intossicato

Incendio mentre dorme, pensionato muore intossicato

Quando si è svegliato ed ha visto la camera da letto avvolta dalle fiamme ha provato ad uscire dal suo appartamento, ma sulla porta è caduto a terra, probabilmente sopraffatto dal fumo inalato. I vigili del fuoco hanno trovato ormai senza vita il 75enne che viveva da solo in un appartamento in via Montebello a Terni.

Il personale sanitario del 118 ha provato a rianimarlo, ma il suo cuore aveva già cessato di battere.

Le famiglie che abitano negli altri appartamenti della palazzina sono state fatte evacuare durante le operazioni di spegnimento dell’incendio e della successiva bonifica. La palazzina non ha riportato danni strutturali e sono dunque potute tornare a casa.

L’appartamento al terzo piano, dove si è consumata la tragedia, è stato posto sotto sequestro da parte della Procura di Terni, che ha aperto un fascicolo. Sono stati anche effettuati gli accertamenti da parte della polizia scientifica, oltre a quelli tecnici dei vigili del fuoco.

L’ipotesi è che le fiamme possano essersi sprigionate da un corto circuito all’impianto elettrico, forse per la presenza di una stufetta utilizzata per scaldare la stanza.

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Femminicidio di Ilaria Sula, Mark Samson: “L’ho uccisa quando ho visto quel messaggio sul cellulare”

Nell’interrogatorio in carcere l’ex fidanzato ha confessato ancora l’uccisione della studentessa ternana, ma non ha risposto sui genitori

“Ho ucciso Ilaria per gelosia, quando ho visto che aveva ricevuto un messaggio da un altro ragazzo. Ho fatto tutto da solo”. Per quasi sei ore, di fronte al gip arrivato nel carcere di Regina Coeli dove è stato portato a seguito della sua prima confessione, Mark Samson ha ammesso ancora una volta di aver ucciso lui l’ex fidanzata Ilaria Sula. Fornendo anche un movente, al vaglio degli inquirenti, che può essere decisivo ai fini della contestazione della premeditazione.

Un delitto avvenuto nella casa di Homs, con i genitori presenti in casa. Ma in merito al ruolo che i genitori avrebbero avuto nel rimuovere il corpo di Ilaria, il giovane di origini filippine si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Per il resto, ha raccontato della relazione avuta con la studentessa ternana. Di come fosse finita, nonostante lui ne fosse “ancora innamorato”. Fino al tragico epilogo.

Ilaria, il 25 marzo, si era recata nell’appartamento dove Mark vive con i genitori per restituirgli dei vestiti. Secondo il racconto fatto dal ragazzo, Ilaria si sarebbe fermata a dormire da lui. Ma poi, la mattina successiva, i due giovani avrebbero litigato.

“L’ho uccisa perché ero geloso, dopo aver visto quel messaggio” ha ripetuto Mark Samson agli inquirenti, negando di aver premeditato il femminicidio. Ha impugnato il coltello ed ha colpito la ragazza, che ha cercato di difendersi, come dimostrano le ferite della lama rinvenute sulle braccia e su altre parti del colpo. Letali sono state quelle sferrate alla gola.

Ilaria è morta dissanguata. Ma prima, durante l’aggressione subita, ha cercato di difendersi, sicuramente ha urlato. Difficile che i genitori, presenti in casa, non abbiano sentito nulla.

Mark ha detto di aver fatto tutto da solo. Di aver messo il corpo ormai senza vita di Ilaria in un sacco di plastica e di averlo poi chiuso in una valigia. Di aver ripulito da solo la stanza dove si è consumato il delitto e di aver caricato il corpo nell’auto di famiglia, con cui ha raggiunto la zona isolata di Capranina Prestina, nei pressi del Monte Guadagnolo, dove Ilaria è stata gettata in un dirupo.

Gli inquirenti hanno dubbi sul fatto che Mark Samson possa aver fatto tutto da solo.

I rilievi effettuati nell’abitazione del quartiere Africano di Homs potranno fornire alcune risposte. Così come l’eventuale ritrovamento dell’arma del delitto e degli stracci utilizzati per ripulire la scena del crimine. Oltre al cellulare di Ilaria, che Mark ha usato per inviare messaggi per conto della ragazzi ormai senza vita, anche ai genitori, poi accompagnati in polizia per sporgere denuncia di scomparsa, fingendosi preoccupato.

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Ast, stop alla linea a caldo per 2 settimane. E sul futuro pesano i dazi Usa

La direzione aziendale ha comunicato alle Rsu la chiusura da lunedì 14 a mercoledì 30 aprile. Non scatta la cassa integrazione: i dipendenti interessati potranno andare al lavoro

L’Ast fermerà la linea dell’area a caldo da lunedì 14 a mercoledì 30 aprile. Lo stop è stato comunicato alle Rsu dalla direzione aziendale, che ha spiegato come non sarà prevista la cassa integrazione, perché il personale interessato potrà recarsi al lavoro rispettando il proprio turno d’appartenenza.

Uno stop che preoccupa i lavoratori e i propri rappresentanti, perché conferma una situazione di precarietà nelle previsioni della produzione. Scenario che può essere peggiorato dai nuovi dazi introdotti dall’amministrazione statunitense. Soprattutto nel caso di risposte che potranno scatenare una guerra commerciale con al centro l’acciaio e l’alluminio.

Nuove difficoltà nei mercati internazionali che dunque si aggiungono alle criticità legate al costo dell’energia.

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Ancora un’aggressione a personale ospedaliero: arrestato un 60enne che ha picchiato un’infermiera

Ancora una caso di violenza in Umbria nei confronti di personale ospedaliero. Dopo il caso di Foligno, una infermiera dell’ospedale di Terni è stata aggredita da un uomo, di 60 anni, ternana, che si era recato al Pronto soccorso pretendendo di essere visitato immediatamente, pur non ricorrendone i presupposti.

Quando i sanitari sono intervenuti per calmarlo, l’uomo li ha aggrediti, sferrando un pugno al volto di un’infermiera.

Dopo quella di Foligno, ancora un’aggressione al personale sanitario, con una infermiera colpita al volto da un paziente che peraltro avrebbe dovuto essere domiciliari e che per questo è stato arrestato.

Sul posto sono arrivate due volanti della polizia, che hanno arrestato il 60enne per lesioni a personale sanitario, reato specifico introdotto dalla recente modifica legislativa emanata a tutela di tale categoria professionale.

Tra l’altro gli agenti hanno scoperto che l’uomo era agli arresti domiciliari.

Venerdì mattina l’udienza direttissima, con cui il giudice ha convalidato l’arresto, segnalando quanto accaduto ai fini di un eventuale inasprimento della misura alternativa in atto

Il docufilm sul Trasimeno, un successo l’anteprima al Caporali VIDEO

E’ un omaggio alla comunità, un invito alla scoperta, un racconto da vivere il 22 di 22 minuti per rappresentare l’essenza del Trasimeno.

Il Nuovo Cinema Caporali di Castiglione del Lago ha ospitato la prima del docufilm ‘Racconti del Trasimeno – Cinque storie da una terra di mezzo’, prodotto dall’Unione dei Comuni del Trasimeno (Area Turismo).

Un cortometraggio, realizzato totalmente da professionisti locali, finalizzato alla valorizzazione turistica del territorio degli otto comuni aderenti all’Unione (Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Panicale, Passignano, Piegaro e Tuoro), delle ricchezze naturali, culturali ed enogastronomiche dell’intero comprensorio.

“Per fare questo – ha spiegato la responsabile dell’Area Turismo dell’Unione, Francesca Corgna – abbiamo scelto di ricorrere al racconto diretto e alle emozioni vissute da chi la nostra terra la conosce a fondo perché in essa conduce la propria esistenza”. Diretto dal regista Gabriele Pampanelli, con la sceneggiatura di Giovanni Dozzini e la presentazione di Stefano Baffetti, il docufilm affida infatti a cinque testimoni il compito di raccontare e descrivere il territorio, che custodisce ancora antiche tradizioni, sapori autentici e un ambiente di pregio. E così il racconto si dipana entrando nelle vite e negli interessi di Anna, appassionata produttrice di vino, di Ettore, giovane custode di questo lago grazie al suo mestiere di pescatore, Margherita, poliedrica operatrice culturale, Filippo, che sfrutta l’energia delle acque del lago attraverso il kite surf, e Silvia, immersa costantemente nella dolcezza di queste colline, essendo guida di mountain bike.

Il docufilm, da oggi on line sul canale YouTube https://www.youtube.com/@TrasimenoTurismo e sul sito www.trasimenoapp.com, vuole essere uno strumento di promozione al servizio dei comuni, degli uffici di informazione e accoglienza turistica, degli operatori economici del settore turistico e culturale e delle strutture ricettive, per offrire ai visitatori un’esperienza più coinvolgente. La sua versatilità lo rende adatto a un uso anche formativo e didattico.

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“Consegniamo oggi un prodotto – ha affermato il sindaco di Castiglione del Lago, Matteo Burico – che fa emergere il grande lavoro fatto con determinazione dall’Area Turismo dell’Unione. Gli otto comuni del Trasimeno hanno fatto tanto per il turismo, stiamo cercando di dare più informazioni possibili, ma abbiamo bisogno di una legge regionale per dare ai territori la possibilità di rivendicare le proprie differenze. Un atto coraggioso, un piccolo mattone di un territorio che vuole stare unito e vuole farsi conoscere”. “Dobbiamo rafforzare l’immagine dell’Umbria – ha dichiarato l’assessore regionale al turismo, Simona Meloni –: l’Umbria dei laghi, dei parchi, delle città d’arte, dei borghi, della spiritualità. Dobbiamo lavorare per una permanenza più lunga in Umbria e questo si ottiene mettendo in rete i territori. Nei prossimi anni lavoreremo inoltre per mettere sempre più in collegamento il turismo con le produzioni enogastronomiche”. Per il presidente dell’Unione dei Comuni e vicepresidente della Provincia di Perugia, Sandro Pasquali, il docufilm ha il merito di far emergere come il “Trasimeno non sia un paesaggio di memoria, ma di vita quotidiana”. “Aver avuto la forza – ha detto – di metterlo su pellicola vuol dire intraprendere un percorso per raccontare quello che noi siamo realmente, attraverso il territorio e i saperi. Bisogna avere il coraggio di raccontare quello che siamo, perché qui c’è uno stile di vita, un modello che in tanti ora stanno scegliendo, diventando essi stessi veicolo di promozione. Quello stesso stile di vita che va messo anche al centro delle scelte politiche”.

Sulla stessa linea il regista del lungometraggio: “Abbiamo raccontato – ha riferito Pampanelli – la verità e da questa ci siamo lasciati stupire. La bellezza è sempre lì a portata di mano, basta avere la capacità di aprire il cuore per poterla notare”.

Servizio Rai sul Cammino dell’intrepido Larth, ma la troupe non viene fatta entrare al museo Faina

Uno spiacevole e sconcertante episodio ha accompagnato giovedì mattina la presenza ad Orvieto di una troupe giornalistica della sede regionale della Rai, in città per realizzare un servizio sull’importante fenomeno turistico collegato al Cammino dell’intrepido Larth.

Con la motivazione dello scarso preavviso con cui era stata comunicata e richiesta la visita della troupe al museo, il presidente della fondazione Faina Andrea Solini non ha autorizzato l’ingresso al museo del giornalista e del cameraman. Il risultato è stato che la troupe ha dovuto realizzare un sevizio senza poter filmare la statua del guerriero etrusco Larth, conservata nel museo, intorno alla cui effige è stato costruito il progetto di marketing territoriale collegato al trekking che sta facendo sviluppare un settore che ha generato un indotto di quasi un quarto di milione di euro con migliaia di visitatori nel solo 2024.

“L’atteggiamento formalisticamente burocratico con il quale il presidente della fondazione ha finito per vanificare una importante opportunità promozionale a favore di Orvieto è incomprensibile – dicono i promotori del progetto -. La Fondazione Faina gestisce beni di proprietà comunale, quindi il permesso a realizzare un minuto di riprese avrebbe potuto concederlo lui stesso senza alcun problema. Questo progetto di marketing che sta marcatamente creando una nuova forma di turismo e producendo denaro, è stato realizzato esclusivamente grazie al nostro lavoro e alle nostre risorse. Dalle istituzioni non ci aspettiamo ringraziamenti, ma nemmeno strani comportamenti dagli effetti ostruzionistici.
Per rispetto nostro, del giornalista e dell’operatore Rai, delle tante persone che qui vivono di turismo e della stessa immagine di Orvieto a cui gioverebbe una sana collaborazione tra imprenditori e istituzioni”.