Promuovere interventi mirati per sostenere e rafforzare il lavoro, la creazione di impresa,
la formazione, i servizi sociali, le famiglie, gli anziani, nonché i giovani e le persone che vivono condizioni
di fragilità e di difficoltà nei territori dell’Appennino centrale colpiti dal sisma 2016. Questi gli obiettivi che
si prefigge la Convenzione firmata a Roma, presso la Struttura commissariale sisma 2016, dal commissario straordinario Guido Castelli e dal presidente e amministratore delegato di Sviluppo lavoro Italia, Paola Nicastro. Alla presentazione sono intervenuti anche il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone e il presidente della Commissione
Lavoro del Senato, Francesco Zaffini.
La Convenzione attua quanto previsto dal Protocollo di intesa firmato lo scorso 19 settembre tra il commissario Catelli ed il ministro del Lavoro, Marina Calderone, individuando in Sviluppo Lavoro Italia
(l’ente in house del Dicastero di via Veneto che promuove le politiche attive e lo sviluppo occupazionale),
l’istituzione di riferimento del Ministero che collabora con la Struttura commissariale per l’attuazione
degli interventi e delle azioni previste dal Protocollo.
Obiettivo dell’intesa è appunto quello di integrare e rafforzare quanto già previsto dalle programmazioni regionali, anche attraverso misure specifiche e progetti innovativi e sperimentali, all’interno di quell’area denominata cratere sisma 2016 che comprende quattro regioni (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria), 138 comuni e una popolazione di circa 600 mila abitanti.
Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha spiegato: “Il lavoro è fondamentale per ricostruire davvero il territorio. Per questo ho voluto essere presente alla firma di questa Convenzione che avvia l’attuazione del protocollo d’intesa per la ricostruzione nell’area del Cratere Sisma del 2016, sottoscritto da Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e struttura commissariale. Un modo per accompagnare le comunità colpite dal terremoto, unire le forze e individuare, insieme, le priorità per il prossimo futuro – ha aggiunto il ministro – Una scommessa soprattutto verso giovani e donne. Lo dimostra il collegamento tra la zona del Cratere Sisma con l’area ZES per il Mezzogiorno, con cui sussistono profonde similitudini in termini di necessità di creare modelli di sviluppo e politiche attive del lavoro. Sempre mantenendo alto il sostegno per presenta delle fragilità, in connessione con gli enti territoriali, quelli di formazione e il Terzo Settore”.
Il commissario al sisma 2016, Guido Castelli: “Creare opportunità di lavoro, formazione e sviluppo e la
premessa fondamentale per incentivare le persone a restare in questi territori e garantire un nuovo futuro
alle comunità dell’Appennino centrale. Oltre alla ricostruzione materiale, tra i compiti che mi sono stati
affidati c’è anche la riparazione economica e sociale dei territori colpiti dal sisma e l’odierna Convenzione
rientra a pieno titolo all’interno di questa strategia che stiamo attuando in stretta collaborazione con il
Governo, il Parlamento, le Regioni e i Comuni. Ringrazio il Presidente Nicastro per aver voluto condividere l’avvio di questo percorso che potrà contribuire attivamente alla crescita di territori che, oltre ad aver
subito le conseguenze di un evento catastrofale, da lungo tempo sono afflitte dal fenomeno dello
spopolamento. Infine, desidero rivolgere un particolare ringraziamento al Ministro Calderone per la
preziosa collaborazione che si è instaurata e per l’attenzione che, anche attraverso la sua presenza oggi,
dimostra nei confronti delle nostre comunità”.
Il presidente e amministratore delegato di Sviluppo lavoro Italia, Paola Nicastro: “Dall’analisi dei nostri
dati statistici si conferma un particolare spopolamento delle aree interne nelle zone del cratere, oltre al
calo demografico che insiste su tutto il paese. Noi puntiamo a limitare questo fenomeno con iniziative di
diffusione delle opportunità e degli strumenti che Il ministero del lavoro ha previsto, ad esempio quelle
contenute nel Decreto coesione. E quindi strumenti di autoimpiego e autoimprenditorialità puntando sui
settori che possano essere da traino come turismo sostenibile e sull’agricoltura innovativa. Il nostro
obiettivo è creare opportunità con quello che abbiamo definito il lavoro a Km 0, interveniamo direttamente nelle aree geografiche interessate, puntiamo in particolare sui giovani e sulle donne. Investire sulle competenze resta fondamentale per accompagnare le persone al lavoro e la formazione digitale è un ambito da rafforzare nei territori interessati”.
Attraverso un messaggio, ai presenti ha fatto giungere il suo saluto anche il presidente della Commissione Lavoro del Senato, Francesco Zaffini: “L’obiettivo dell’intesa è quello di
integrare e rafforzare quanto già previsto dalle programmazioni regionali, anche attraverso misure
specifiche e progetti innovativi e sperimentali, all’interno di quell’area denominata cratere sisma 2016. Ciò non significa solo – ha sottolineato – edificare, ma anche creare condizioni di legalità e di sicurezza nei circa 10mila cantieri in corso e soprattutto contrastare lo spopolamento per consentire ai giovani di non
andarsene. Il tutto creando opportunità di lavoro, formazione e sviluppo, che resta la premessa necessaria
per incentivare i cittadini, perché noi sappiamo che dove c’è lavoro c’è dignità ed essendoci dignità c’è
anche la possibilità di riconquistare ciò che si è perso, riportando i territori più penalizzati a vivere una
nuova stagione, con uno sguardo verso il futuro. Una strategia che stiamo attuando in stretta
collaborazione tra Governo, Parlamento, Regioni e Comuni”.
Nel dettaglio, gli interventi e le azioni previste riguardano l’avviamento di imprese giovanili, la formazione e l’attivazione dei disoccupati, la riduzione dei divari territoriali attraverso servizi specifici, la promozione della formazione tecnica e digitale dei giovani, la realizzazione di servizi per le famiglie, i giovani e gli anziani, il sostegno a servizi per il welfare territoriale, comunitario ed aziendale, il rafforzamento del ruolo e dei servizi del terzo settore.
In particolare, attraverso la collaborazione con Sviluppo lavoro Italia verranno compiute analisi dei
fabbisogni, anche tramite incontri dedicati, con la contestuale raccolta di fabbisogni da parte di
associazioni datoriali, organizzazioni sindacali, imprese, Comuni, Enti del Terzo Settore.
Infine, è prevista la progettazione e realizzazione di interventi relativi ad autoimpiego e imprenditoria femminile, Sistema Duale, ITS, Formazione e altre misure di politica attiva del lavoro utili all’aumento di occupazione e alla riduzione del mismatch di competenze che prevedono il coinvolgimento di stakeholder, soggetti del Terzo Settore, della cooperazione sociale del sistema dei servizi socioassistenziali e socioeducativi.