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Rinnovamento e continuità nella fondazione Perugia

Rinnovamento e continuità nella fondazione Perugia

Nuova leadership con Alcide Casini e Franco Moriconi

La Fondazione Perugia ha recentemente completato la sua nuova compagine dirigenziale, segnando un importante passo nella sua evoluzione e nella gestione delle sue attività filantropiche e culturali. Dopo un periodo di transizione e rinnovamento, la Fondazione si prepara ad affrontare nuove sfide sotto la guida di una leadership rinnovata e consolidata.

Il dott. Alcide Casini è stato eletto Presidente della Fondazione, portando con sé una vasta esperienza nel settore accademico e culturale. Il suo mandato è stato accolto con grande entusiasmo dai membri del Consiglio di Amministrazione, composto da figure di spicco come Baldoni Anna Maria, Carbonari Marco, e altri esperti del panorama locale e nazionale. Questo nuovo consiglio si propone di guidare la Fondazione attraverso un periodo di crescita e sviluppo strategico, mantenendo sempre al centro i valori fondanti dell’ente.

Accanto al Presidente Casini, il dott. Franco Moriconi è stato designato Vicepresidente della Fondazione. Con una lunga carriera come accademico e precedenti incarichi di rilievo presso l’Università degli Studi di Perugia e la facoltà di Veterinaria, Moriconi apporterà una profonda conoscenza del settore e una visione strategica alla sua nuova posizione. Succede a Nicola Bastioni e rimarrà in carica per i prossimi quattro anni, contribuendo al consolidamento e all’innovazione dell’ente filantropico.

Il Comitato di Indirizzo, ora composto da figure come Antonio Lanuti e Francesco Federico Mancini, è stato recentemente rinnovato con nuove nomine che mirano a rafforzare ulteriormente la capacità decisionale e consultiva della Fondazione. Questo organo strategico gioca un ruolo cruciale nel delineare le direzioni future dell’ente, collaborando strettamente con il Consiglio di Amministrazione per garantire un’impostazione efficace e sostenibile delle politiche organizzative.

Guardando al futuro, la Fondazione Perugia si impegna a mantenere un ruolo di primo piano nella promozione della cultura, dell’arte e della filantropia nella regione e oltre. Con una governance ora consolidata e una leadership forte, l’ente è ben posizionato per affrontare le sfide emergenti e per perseguire le opportunità che si presenteranno nel panorama culturale e sociale contemporaneo.

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Tentato aggressione a una giudice nel carcere di Terni

Tentato aggressione a una giudice nel carcere di Terni

Detenuto armato di forchetta di plastica bloccato grazie all’intervento della polizia penitenziaria. La procura generale di Perugia segnala l’aumento delle violenze nelle carceri umbre.

Una giudice del tribunale penale di Terni è stata vittima di un tentativo di aggressione da parte di un detenuto italiano durante un interrogatorio all’interno del carcere. A rendere noto l’incidente è stata la procura generale di Perugia, guidata da Sergio Sottani.

“L’immediato intervento del personale di polizia penitenziaria ha evitato peggiori conseguenze che sarebbero potute scaturire dal violento attacco”, si legge in una nota della procura. Il detenuto ha utilizzato il manico di una forchetta di plastica, affilata e nascosta tra le dita della mano, per cercare di colpire la giudice.

Secondo fonti investigative, l’aggressore è un detenuto di origini pugliesi di 42 anni, già noto per episodi simili e attualmente in custodia cautelare proprio per minacce a un magistrato. A seguito dell’accaduto, l’udienza, una rogatoria delegata dall’autorità giudiziaria di Potenza, è stata immediatamente sospesa.

L’uomo sarà denunciato alla procura della Repubblica di Terni, che coordina le indagini condotte dalla polizia penitenziaria. La procura generale ha sottolineato un aumento degli episodi di violenza all’interno delle carceri umbre negli ultimi anni.

Nel corso del 2022, sono stati registrati 99 casi di aggressioni tra detenuti, 28 nei confronti del personale di polizia penitenziaria e una nei confronti degli operatori penitenziari. Nel 2023, tali aggressioni hanno subito un brusco aumento, con 124 aggressioni tra detenuti, 69 nei confronti del personale di polizia penitenziaria e tre contro gli operatori penitenziari. “I dati del 2024 sono ancora più impressionanti,” ha scritto il procuratore generale Sottani, “in quanto nel primo quadrimestre si sono già verificate 45 aggressioni tra detenuti e 28 nei confronti del personale di polizia penitenziaria.”

A questi numeri si aggiungono i tentativi di suicidio e i suicidi di detenuti. Nel 2022 si sono registrati 25 tentativi di suicidio e tre suicidi, mentre nel 2023 i tentativi sono saliti a 36 con tre suicidi. Nei primi quattro mesi di quest’anno, si sono già riscontrati 23 tentativi di suicidio e un suicidio.

La procura generale ha espresso preoccupazione per una “situazione che desta estrema inquietudine e potrebbe aggravarsi con l’imminente arrivo della stagione estiva, che notoriamente favorisce situazioni di conflittualità all’interno degli istituti penitenziari.” Sottani ha anche sottolineato le ripetute denunce sulla carenza di personale, con circa 200 unità mancanti tra gli agenti di polizia penitenziaria in Umbria, oltre a una carenza di personale medico e dell’area trattamentale, necessario per la cura di detenuti affetti da disturbi psichici.

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Vittoria Ferdinandi è la nuova sindaca di Perugia

Vittoria Ferdinandi è la nuova sindaca di Perugia

Trionfo del centrosinistra e delle liste civiche: Ferdinandi vince con il 59,12% dei voti, sconfiggendo Margherita Scoccia del centrodestra e segnando una svolta politica per la città.

Perugia ha una nuova guida: Vittoria Ferdinandi, sostenuta da una coalizione di centrosinistra e quattro liste civiche, ha conquistato il ruolo di sindaca con il 59,12% dei voti, pari a 40.696 preferenze. Questo risultato è stato confermato dal portale Eligendo dopo lo scrutinio delle 159 sezioni.

Ferdinandi ha sconfitto Margherita Scoccia, la candidata del centrodestra sostenuta da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e quattro liste civiche, che ha ottenuto il 47,88% dei consensi, corrispondente a 37.389 voti. Questo esito segna un cambiamento significativo per la città, che nelle ultime due legislature era stata amministrata dal centrodestra.

La sfida tra Ferdinandi e Scoccia è stata serrata fin dal primo turno, dove le due candidate avevano ottenuto rispettivamente il 49,01% e il 48,29% dei voti. Al ballottaggio, la differenza di 598 voti si è ampliata a 3.307, decretando la vittoria definitiva di Ferdinandi.

La nuova sindaca di Perugia ha saputo catalizzare il consenso grazie a una coalizione eterogenea che ha unito Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e varie liste civiche, dimostrando la capacità di costruire un’alleanza ampia e inclusiva. Questa strategia si è rivelata vincente contro il blocco compatto del centrodestra, segnando un’importante svolta politica per la città.

Un risultato che si attesta come volontà di cambiamento da parte degli elettori perugini, che hanno scelto di affidare la guida della città a una coalizione di centrosinistra dopo dieci anni di amministrazione di centrodestra.

Un cambio di amministrazione, ma anche l’inizio di una nuova fase politica per Perugia, caratterizzata da un maggior dialogo e collaborazione tra forze diverse. Con il suo mandato, la nuova sindaca avrà l’opportunità di imprimere un nuovo corso allo sviluppo della città, promuovendo politiche inclusive e innovative.

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Apertura di due nuovi cantieri stradali nella provincia di Terni

Apertura di due nuovi cantieri stradali nella provincia di Terni

Interventi sulla SP 113 e SP 31 per un investimento totale di 400.000 euro

La Provincia di Terni ha annunciato l’apertura di due nuovi cantieri stradali, a partire da oggi, giovedì 20 giugno. I lavori interesseranno la Strada Provinciale 113, nei comuni di San Gemini e Acquasparta, e la Strada Provinciale 31 nel comune di Giove. Il budget complessivo stanziato per questi interventi ammonta a 400.000 euro.

Per la Strada Provinciale 113 sono stati assegnati 200.000 euro destinati alla riqualificazione delle pavimentazioni stradali. Gli interventi riguarderanno specificamente un tratto situato nella zona artigianale di San Gemini e un altro tratto che si estende nel comune di Acquasparta in direzione Massa Martana, oltrepassando la zona commerciale.

Per quanto riguarda la Strada Provinciale 31, altri 200.000 euro verranno utilizzati per lavori di riqualificazione delle pavimentazioni su diversi tratti della direttrice Giove-Attigliano. Questi interventi mirano a migliorare la sicurezza e la qualità della strada, assicurando una maggiore durata delle infrastrutture stradali.

Per garantire la massima sicurezza sia per i lavoratori sia per gli automobilisti in transito, sono state emesse apposite ordinanze che prevedono l’istituzione del senso unico alternato. Questo sarà regolato da semafori o movieri, in modo da minimizzare i disagi e assicurare un flusso regolare del traffico durante l’esecuzione dei lavori.

Si tratta di un passo importante per il miglioramento delle infrastrutture stradali nella Provincia di Terni. Gli interventi previsti  contribuiranno, infatti, a garantire una maggiore sicurezza per tutti gli utenti.

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cassa risparmio orvieto

Scontro tra soci: fondazione CR Orvieto abbandona l’assemblea in polemica con Mediocredito Centrale

Scontro tra soci: fondazione CR Orvieto abbandona l’assemblea in polemica con Mediocredito Centrale

La fondazione CR Orvieto abbandona l’assemblea in disaccordo con Mediocredito Centrale: “interpretazioni giuridiche discutibili e mancanza di trasparenza”

Il 17 giugno scorso, la Cassa di Risparmio di Orvieto Spa ha proceduto al rinnovo del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale. Tuttavia, la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, in qualità di socio di minoranza, ha deciso di non partecipare alla votazione e di lasciare anzitempo l’assemblea, esprimendo completo disaccordo con Mediocredito Centrale. Quest’ultimo, secondo la Fondazione, ha utilizzato un’interpretazione giuridicamente discutibile delle disposizioni statutarie che regolano il funzionamento dell’assemblea, precludendo ogni legittima possibilità di nominare i rappresentanti della Fondazione.

La Fondazione CR Orvieto ha criticato aspramente l’operato di Mediocredito Centrale, evidenziando che le liste di candidati per il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale erano state depositate nei termini e nei modi previsti dalla legge e dallo statuto. La decisione di non aderire all’ultimo aumento di capitale, ottenuto dal socio di maggioranza tramite una gestione assembleare considerata discutibile e oggetto di una causa ancora pendente presso il Tribunale di Perugia, ha privato la Fondazione della percentuale di “blocco” necessaria per impedire tali atteggiamenti.

La Fondazione sostiene che la nomina degli organi di governo di una società dovrebbe avvenire senza l’uso di atti di forza o interpretazioni di dubbia legittimità statutaria. In un contesto in cui la compagine sociale è costituita da due soli soci, i rapporti tra maggioranza e minoranza dovrebbero basarsi su principi di lealtà, correttezza e trasparenza, per il bene comune della società amministrata.

La conduzione della vicenda da parte di Mediocredito Centrale è stata fortemente stigmatizzata dalla Fondazione, che contesta il metodo e il merito dell’operato del socio di maggioranza. Le quattro assemblee necessarie per giungere a una decisione già definita da tempo, i rinvii ingiustificati e le assenze immotivate del socio di maggioranza, sono stati percepiti come pretestuosi. Nonostante gli ottimi risultati raggiunti dalla precedente consiliatura, il rinnovo quasi completo del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale è avvenuto senza considerare le esigenze del territorio e del socio storico della Cassa.

Durante l’ultima assemblea, la Fondazione ha posto domande sui motivi del rinnovo e delle assenze, senza ricevere risposte. La decisione di Mediocredito Centrale di imporre una soluzione prevaricatrice, priva di motivazioni chiare e contraria alle norme statutarie, è vista come una mancanza di attenzione verso la Fondazione, che detiene ancora una quota significativa del capitale (14,68%), ma viene privata della possibilità di avere una rappresentanza adeguata negli organi di governo della Banca.

L’azione di Mediocredito Centrale compromette i futuri rapporti tra i due soci e costituisce un pregiudizio ai principi statutari e alla tradizione della Cassa di Risparmio di Orvieto. Per queste ragioni, la Fondazione ha deciso di non partecipare alla votazione e di lasciare l’assemblea, riservandosi ogni iniziativa legale a tutela dei propri diritti connessi alla partecipazione al capitale sociale.

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Crisi bancaria in Umbria: sfide e strategie per il futuro

Crisi bancaria in Umbria: sfide e strategie per il futuro

Pressioni commerciali e difesa del ruolo sociale delle banche al centro del dibattito nell’Esecutivo Nazionale Uilca

Nel suggestivo capoluogo umbro, Perugia, si è svolto ieri e oggi l’Esecutivo Nazionale Uilca, il massimo organismo politico dell’Organizzazione Sindacale, che per la prima volta ha scelto questa location per ospitare la sua sessione. L’evento ha visto la partecipazione di figure di spicco quali la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, il presidente di Confartigianato Imprese Terni, Mauro Franceschini, il segretario generale Uil Umbria, Maurizio Molinari, e il segretario generale Uilca, Fulvio Furlan. Al centro del dibattito due temi di grande rilevanza: le pressioni commerciali e la desertificazione bancaria.

Fulvio Furlan, segretario generale Uilca, ha messo in evidenza come le pressioni commerciali non riguardino solo i bancari e le aziende del credito, ma coinvolgano anche le istituzioni politiche e la società civile nel suo complesso. “Per questo, come Uilca, siamo convinti, oggi più che mai, che sia fondamentale recuperare un ruolo sociale delle aziende,” ha dichiarato Furlan. Ha inoltre sottolineato l’importanza di un dibattito ampio che coinvolga tutte le parti sociali interessate, un approccio che Uilca sta perseguendo anche nella sua campagna contro la desertificazione bancaria intitolata “Chiusura filiali? No, grazie”. Grazie a questa iniziativa, è stato istituito un tavolo di lavoro al Cnel sul tema, con il supporto del presidente Renato Brunetta.

La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha evidenziato la particolare conformazione della regione e la necessità di garantire servizi adeguati. “La desertificazione bancaria è un fenomeno nazionale, ma con forti ripercussioni locali. La politica deve mettere in campo azioni per prevenire questa tendenza,” ha affermato Tesei. Ha poi sottolineato l’importanza di difendere le banche locali e gli istituti che operano sul territorio, per contrastare i piani industriali delle grandi banche che spesso trascurano l’aspetto sociale del credito.

Maurizio Molinari, segretario generale Uil Umbria, ha ribadito che la chiusura delle banche rappresenta un vero problema sociale. “Il cittadino vuole parlare con il bancario. L’assenza di un servizio essenziale come quello delle banche compromette anche la socialità, soprattutto per le persone più anziane,” ha osservato. Molinari ha poi enfatizzato che i dipendenti delle banche non devono essere considerati solo numeri, ma parte integrante di un cambiamento sociale che, pur avvalendosi delle nuove tecnologie, non deve dimenticare l’importanza sociale degli istituti di credito.

Dal punto di vista delle imprese, Mauro Franceschini, presidente di Confartigianato Imprese Umbria, ha espresso preoccupazione per la chiusura degli sportelli bancari. “Quando una banca chiude, viene meno il rapporto umano con l’istituto di credito, che non può essere sostituito dalla tecnologia. Un algoritmo non può fare tutte le valutazioni necessarie e corrette sullo stato di salute di un’impresa,” ha dichiarato Franceschini.

I dati sulla desertificazione bancaria in Umbria sono preoccupanti. Tra il 2018 e il 2023, gli sportelli bancari nella regione sono diminuiti del 23,7% (-102), passando da 431 a 329. I comuni serviti da banche sono scesi del 19,2% (-15), passando da 78 a 63. Nel 2023, 44.652 abitanti (5,2% della popolazione), di cui 15.671 over 60, si trovano senza uno sportello bancario. Luciano Marini, segretario regionale Uilca Umbria, ha sottolineato che “le banche devono recuperare il ruolo sociale e presidiare il territorio in termini di sostegno per le comunità e le imprese, garantendo la regolarità dell’accesso al contante.”

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L’Intelligenza Artificiale in prima linea a “L’Umbria che Spacca”

L’Intelligenza Artificiale in prima linea a “L’Umbria che Spacca”

Un viaggio nell’innovazione e nella cultura digitale durante l’undicesima edizione del festival a Perugia.

Dal 3 al 7 luglio, Perugia si prepara ad accogliere la nuova frontiera dell’innovazione con lo StageGPT, il palco dedicato all’Intelligenza Artificiale all’interno dell’undicesima edizione di “L’Umbria che Spacca”. Organizzato con il sostegno della Regione Umbria, questo evento promette una settimana intensa e stimolante, con panel giornalieri che esplorano il potenziale dell’IA non solo nel campo della musica ma anche in molteplici ambiti applicativi.

Situato presso Tangram aps, in via Bonfigli 12 a Borgo XX Giugno, lo StageGPT darà il via alle celebrazioni mercoledì 3 luglio con il tema “L’AI come partner aziendale”, presentato dalle aziende Eagleprojects e Balzo. Ogni giorno porterà un nuovo focus: giovedì 4 luglio si parlerà di “AI e istruzione”, con l’intervento di Damiano Avellino, fondatore di “Memoraiz”. Il venerdì 5 luglio sarà dedicato a “Lo Stregatto – l’AI italiana open source più famosa al mondo”, presentata da Piero Savastano, fondatore de Lo Stregatto. Sabato 6 luglio, il consulente in Digital Transformation & Creators, Elvis Tusha, guiderà il panel “Si diventa famosi con l’AI”. Infine, domenica 7 luglio, Centrifuga Podcast esplorerà “L’AI nel mondo della musica” con Everything Is Italian e Quattro Giornate.

Oltre allo StageGPT, “L’Umbria che Spacca” presenta altri palchi di rilevanza. Tra questi spicca il “UniStraPg Stage”, il primo palco di divulgazione sociale del festival realizzato in collaborazione con l’Università per Stranieri di Perugia. Questo palco affronterà temi cruciali come la violenza di genere, le diseguaglianze nel mondo culturale e l’accessibilità, dal 3 al 5 luglio sul rooftop di Palazzo Gallenga, con ingresso libero dalle ore 18.

Il cuore pulsante del festival rimane il “Main Stage” ai Giardini del Frontone, che vedrà esibirsi artisti del calibro di Colapesce Dimartino, Fulminacci, Mahmood, Salmo, Noyz Narcos, La Sad, Vanilla e Bambole di Pezza. Ancora, il “UniPg Stage”, situato nel Complesso Monumentale di San Pietro, ospiterà le finali di Unimusic, il contest universitario organizzato da Adisu nelle serate del 5 e 6 luglio.

Il programma include anche i concerti pomeridiani de “La Galleria che Spacca” in collaborazione con la Galleria nazionale dell’Umbria, nonché gli eventi all’alba dell’Orto Medievale in collaborazione con il CAMS – Centro di Ateneo per i Musei Scientifici, per il “Garden Stage”.

I biglietti per “L’Umbria che Spacca” sono disponibili in prevendita online su www.umbriachespacca.it e presso i punti vendita autorizzati.

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Ex sacerdote condannato a Terni per violenza sessuale e sostituzione di persona

Ex sacerdote condannato a Terni per violenza sessuale e sostituzione di persona

Quattro anni di reclusione per un 61enne pisano, ridotto allo stato laicale nel 2004, accusato di abusi su giovani immigrati ospiti della struttura Don Bosco di Villanova di Orvieto.

Il Tribunale di Terni ha emesso una sentenza di quattro anni di reclusione per un uomo di 61 anni, originario di Pisa ed ex sacerdote, per violenza sessuale e sostituzione di persona. L’imputato, ridotto allo stato laicale nel 2004, è stato accusato di abusi su tre giovani ospiti della struttura di accoglienza per immigrati Don Bosco di Villanova di Orvieto.

I fatti risalgono al 2017, quando uno dei giovani vittime, un africano di 17 anni, ha subito danni provocati dall’ex sacerdote. L’uomo, nonostante la riduzione allo stato laicale, continuava a indossare l’abito talare, ingannando così chi gli stava intorno.

Durante il processo, l’ex sacerdote ha negato ogni accusa. La sua difesa è stata curata dall’avvocato Emilio Festa, mentre la parte civile è stata rappresentata dall’avvocato Nicola Pepe. Il pubblico ministero Giorgio Panucci aveva richiesto una pena di sette anni e otto mesi, ma il collegio giudicante ha deciso per una pena inferiore, riconoscendo la prevalenza delle attenuanti generiche sulle aggravanti contestate.

Oltre alla reclusione, l’uomo dovrà rispettare una misura di sicurezza che gli vieta di avvicinarsi a luoghi frequentati abitualmente da minori e di svolgere lavori che prevedono il contatto con minori per quattro anni.

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Tragedia a Corciano: precipita ultraleggero. Due vittime

Tragedia a Corciano: precipita ultraleggero. Due vittime

L’incidente avvenuto in serata ha scosso la comunità. Sul posto vigili del fuoco, soccorritori e forze di polizia per le operazioni di soccorso e indagine

Nella serata di ieri, un tragico incidente ha colpito il Comune di Corciano, quando un aereo ultraleggero è precipitato causando la morte delle due persone a bordo. L’incidente è avvenuto intorno alle 19.30, sconvolgendo la tranquillità del comune.

Immediatamente dopo l’incidente, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i soccorritori del 118 e le forze di polizia. Purtroppo, nonostante i rapidi interventi, per i due occupanti dell’ultraleggero non c’è stato nulla da fare. Le cause dell’incidente sono ancora in fase di accertamento, con le autorità competenti che stanno conducendo le indagini per chiarire le dinamiche della tragedia.

Le vittime non sono ancora state identificate ufficialmente, in attesa di informare i familiari. L’incidente ha profondamente scosso la comunità locale, suscitando un’ondata di cordoglio e solidarietà verso le famiglie delle vittime.

Le operazioni di soccorso e messa in sicurezza dell’area sono continuate per diverse ore, con le forze dell’ordine che hanno delimitato la zona dell’incidente per consentire le operazioni di rilevamento e raccolta delle prove. Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per determinare con esattezza le cause della caduta dell’ultraleggero e se vi siano stati eventuali guasti tecnici o errori umani.

Il sindaco di Corciano ha espresso il suo cordoglio per la perdita delle due vite, sottolineando la necessità di fare piena luce su quanto accaduto per evitare future tragedie simili. “Siamo vicini alle famiglie delle vittime in questo momento di immenso dolore”, ha dichiarato, promettendo il massimo supporto della comunità.

In attesa di ulteriori sviluppi, l’intera comunità di Corciano si stringe nel dolore, cercando di trovare conforto nella solidarietà reciproca in un momento così difficile.

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Violenza domestica a Perugia: trentenne allontanato dalla compagna

Violenza domestica a Perugia: trentenne allontanato dalla compagna

Calci, pugni e morsi: misura cautelare per un uomo accusato di ripetuti maltrattamenti e lesioni. La vittima viveva in un “grave stato di ansia e di paura”

Secondo la Procura di Perugia, un trentenne è stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla sua compagna, con controllo mediante dispositivo elettronico. Il provvedimento è stato disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del capoluogo umbro in seguito a ripetuti episodi di violenza domestica e lesioni personali.

Le indagini condotte dagli inquirenti hanno rivelato una situazione di grave maltrattamento all’interno delle mura domestiche. L’uomo, non accettando che la compagna potesse prendersi cura del suo aspetto fisico, temendo che ciò potesse attirare l’attenzione di altri uomini, l’ha colpita con calci e pugni, arrivando persino a morderla. Le aggressioni hanno causato alla donna lesioni giudicate guaribili in dieci giorni.

La vittima, stremata dalle violenze, ha vissuto in un “grave stato di ansia e di paura”, come descritto dagli inquirenti. In un momento di disperazione, è fuggita di casa senza documenti, portafoglio e cellulare, riuscendo a chiedere aiuto a una passante che l’ha accompagnata a denunciare i fatti alla polizia.

L’inchiesta ha portato alla luce una vicenda di abusi protratti nel tempo. Già nel novembre 2023, la donna aveva denunciato episodi simili, dando origine a un procedimento penale per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. In quell’occasione, all’uomo era stata applicata la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima, misura che era stata poi revocata nel febbraio scorso a seguito di remissione di querela.

Nonostante un provvedimento di ammonimento emesso dal questore di Perugia nello stesso mese, l’uomo ha continuato a perpetrare le stesse condotte violente, costringendo la compagna a lasciare la casa in cui convivevano. La donna, all’accesso in pronto soccorso, ha dichiarato di non aver mangiato da giorni, segno di una condizione di estrema sofferenza fisica e psicologica.

Il commissariato di polizia di Assisi ha eseguito la misura cautelare nei confronti dell’uomo, mentre la Procura di Perugia continua le indagini per assicurare giustizia alla vittima e prevenire ulteriori episodi di violenza.

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