I vigili del fuoco hanno impiegato quasi 6 ore per spegnere l’incendio che si è sviluppato all’interno delle Fonderie di Assisi, ma le conseguenze (economiche, sociali e ambientali) sono ancora ben vive.
Incendio che si sarebbe sviluppato per un problema ad una centralina elettrica, interessando poi l’olio dei condensatori di media dimensione-
Cabina elettrica che è interna all’azienda e che non riguarda l’Enel, che però ha provveduto ad un distacco dell’energia nella zona per favorire le operazioni di soccorso.
Nessuno è rimasto ferito, neanche tra i soccorritori, ma sul sito industriale si riaccendono i timori da parte del locale comitato di cittadini.
L’ordinanza del Comune
Il Comune di Assisi, su indicazione dell’ARPA, ha emesso un’ordinanza in via precauzionale stabilendo, per un raggio di 2 km dal luogo dell’incendio, il divieto di raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati; divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei; divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile; divieto di utilizzo dei foraggi e cereali coltivati all’esterno e destinati agli animali; limitare le attività all’aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludico sportiva.
La USL propone l’eventuale manutenzione straordinaria degli impianti di ventilazione meccanica di centri commerciali, aziende e luoghi di utilizzo pubblico.
Nei confronti dell’azienda l’ordinanza dispone il divieto di accesso a personale non autorizzato per interventi di bonifica e di sicurezza nelle zone interessate dall’incendio per inagibilità provvisoria della struttura interessata dall’evento; rimozione quanto prima del rifiuto combusto mediante ditta autorizzata previa idonea caratterizzazione e classificazione. e che entro 30 giorni dalla rimozione del rifiuto occorrerà presentare al Comune, ARPA e Regione Umbria una relazione tecnica sugli interventi effettuati corredata di documentazione fotografica attestante il rispristino dei luoghi e corredata da copia dei formulari di trasporto e di verificare le caratteristiche qualitative (con la ricerca di tutti i parametri previsti dall’AlA con l’aggiunta di PCB) delle acque contenute nella vasca e di gestire le stesse come rifiuto qualora le analisi evidenzino caratteristiche non compatibili con il sistema di depurazione della ditta, previo parere di ARPA.
Lavoratori in cassa integrazione
C’è apprensione anche per la situazione dei lavoratori, attualmente tutelati dalla cassa integrazione straordinaria. Ma i sindacati auspicano che la produzione possa riprendere a breve.
Le Segreterie provinciali Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, insieme alle Segreterie confederali regionali di Cgil, Cisl e Uil, esprimono la massima vicinanza e sostegno alle Fonderie di Assisi, dopo che l’incendio ha gravemente danneggiato parte dell’impianto di Santa Maria degli Angeli.
“Abbiamo – dichiarano i segretari Andrea Calzoni (Fim), Marco Bizzarri (Fiom) e Daniele Brizi (Uilm) – massima fiducia in una ripresa a breve delle produzioni, anche se i i danni causati dall’incendio risultano ingenti. I lavoratori che, causa fermo degli impianti, saranno obbligati a stare a casa saranno sotto regime della cassa integrazione straordinaria che era già stata aperta, mentre dall’azienda ci hanno rassicurato circa il normale pagamento degli stipendi e delle tredicesime. Fortunatamente – aggiungono – nessun lavoratore e nessuno dei vigili del fuoco intervenuti per domare le fiamme è rimasto coinvolto e ferito. Ora, fatti i debiti passaggi per capire le dinamiche dell’accaduto – concludono i sindacalisti – si tratta di intervenire in tempi rapidi per garantire la ripresa delle normali attività produttive”.
E’ finito agli arresti domiciliari, con il braccialetto elettronico per segnalarne l’eventuale uscita, il 45enne di origine albanese che ha minacciato di morte l’ex compagna, ma anche i figli e il fratello della donna, presentandosi sul posto di lavoro armato di pistola.
Quando i carabinieri di Bettona, sulla base dei riscontri alle denunce fatte dalla donna, perseguitata dalla gelosia ossessiva, si sono recati dal 45enne per notificagli il nuovo provvedimento del giudice, lo hanno trovato alla guida di un’auto, nonostante non avesse mai conseguito la patente, e in possesso di un cacciavite e di una dose di cocaina.
Il gip, sulla base dei nuovi gravi e continui episodi, ha disposto nei confronti del 45enne gli arresti domiciliari e appunto il braccialetto elettronico.
La sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi ha firmato il decreto di nomina del nuovo Cda di Afas (Azienda Speciale Farmacia di Perugia). Presidente del Consiglio di amministrazione è stato nominato Damiano Marinelli, consiglieri Sabrina Morosi e Luciano Morini.
Marinelli, classe 1976, dal 2007 nel settore farmaceutico. Prima in Fidelity Salus e poi in Farma3 Alliance Healthcare dove ha maturato esperienze sia nella piccola media impresa che nella multinazionale. Dal 2014 ha lanciato in prima persona il progetto Farmamico. Si occupa da dieci anni di gestione e marketing per le farmacie su tutto il territorio nazionale. Organizza eventi di formazione nel settore farmaceutico, tra cui Formamico, il più grande e longevo corso del settore che ha festeggiato poche settimane fa la sua decima edizione.
Fedinandi, ringraziando i membri uscenti per il lavoro fin qui svolto, ha espresso viva soddisfazione e un forte incoraggiamento al nuovo Cda: “Sono convinta che il nuovo Cda, sotto la guida di Damiano Marinelli, un manager stimato e profondo conoscitore del settore, porterà avanti con impegno e dedizione le importanti sfide che ci attendono nell’ambito della salute e dei servizi farmaceutici”. Attendo dall’azienda farmaceutica “innovazione e qualità”.
Worthington Steel, Inc. ha annunciato di aver raggiunto un accordo per acquisire, attraverso la sua controllata Tempel Steel Company, LLC (“Tempel”), la quota di maggioranza di Sitem S.p.A. con sede a Trevi in Umbria (insieme alle sue controllate Stanzwerk AG, Decoup S.A.S. e Sitem Slovakia spol. s r.o., di seguito “Gruppo Sitem ”).
Il Gruppo Sitem produce lamierini per motori elettrici e componenti pressofusi in alluminio per applicazioni nei settori automotive e industriale in Europa. Fondato nel 1974, ha la sua sede centrale e uno dei suoi impianti di produzione a Trevi, cui si aggiungono altri due impianti produttivi di Sitem S.p.A. a Milano, l’impianto di Stanzwerk AG a Unterentfelden, in Svizzera, l’impianto di Sitem Slovakia spol. s r.o a Spišská Nová Ves, in Slovacchia e l’impianto di Decoup S.A.S. a Villenaux-La-Grande, in Francia.
Worthington Steel è un trasformatore di metalli che collabora con i clienti per fornire soluzioni su misura e ad alto contenuto tecnico. Dalla sua sede centrale di Columbus, in Ohio, Worthington Steel gestisce 32 impianti in sette stati e sei nazioni.
Worthington Steel otterrà, attraverso l’acquisto di quote di azionisti esistenti del Gruppo Sitem , il contributo dell ’impianto di Nagold (Germania ) di Worthington e la sottoscrizione di aumenti di capitale sociale riservato, una partecipazione di circa il 52% nel Site Group , con l’opzione di un futuro aumento della proprietà .
Si prevede che la transazione sarà perfezionata all’inizio del 2025, subordinatamente all’ottenimento delle autorizzazioni previste dalla legge e alle condizioni di chiusura dettate dalla prassi.
“Questo investimento è in linea con il nostro obiettivo strategico di ampliare la nostra attività di laminazione di acciaio elettrico ed espandere la nostra base di clienti” afferma Geoff Gilmore, presidente e amministratore delegato di Worthington Steel. Che evidenzia: “Il Gruppo Sitem conferisce 50 anni di esperienza ed è tra i maggiori produttori di lamierini per motori elettrici in Europa. I gruppi dirigenziali di Worthington Steel e del Gruppo Sitem apportano preziose competenze e relazioni utili a guidare con decisione l’espansione dei nostri programmi globali nel settore automotive nella produzione di veicoli elettrici e ibridi”.
La realizzazione di una forte presenza in Europa (area geografica chiave e valutata “in rapida crescita per il mercato dei veicoli elettrici”, come si legge nella nota) è un elemento vitale della strategia della Società per sfruttare questa tendenza globale emergente.
Questo investimento segna un’altra tappa significativa del piano di Worthington Steel, rispondendo al tempo stesso alle aspettative dei clienti riguardo a una produzione e un’assistenza tecnica in forma globale e completa.
La direzione di Sitem, di cui fanno parte il presidente Fabrizio Scarca, l’amministratore delegato Marco Bartoloni e la direttrice degli acquisti Gabriella Scarca, continuerà a guidare l’attività dalla sede centrale del Gruppo Sitem a Trevi, in Italia.
“Siamo entusiasti – ha dichiarato Marco Bartoloni -di collaborare con Worthington Steel. Questo investimento e questa partnership ci consentiranno di servire meglio i clienti dei settori automotive e industriale a livello globale. La loro filosofia è in linea con i nostri valori e si adatta perfettamente ai nostri dipendenti”.
Latham and Watkins, LLC, ha svolto l’incarico di consulente per Worthington Steel sulla transazione. Sitem si è avvalsa di UniCredit come consulente finanziario, Antonello Marcucci come consulente senior e Bird & Bird in veste di consulente legale.
Dopo oltre otto anni di lavori di consolidamento e restauro, a Spoleto sarà possibile tornare a camminare sul Ponte delle Torri, che collega il Giro della Rocca sull’acropoli a Monteluco, con il Giro dei Condotti e il Fortilizio dei Mulini. Sabato 7 dicembre, alle ore 19, cerimonia di riapertura del monumento simbolo della città.
Sisti: “Privazione che possiamo metterci alle spalle”
“Siamo molto contenti di poter finalmente restituire a tutti un monumento magnifico come il Ponte delle Torri – le parole del sindaco Andrea Sisti –. Aver dovuto rinunciare per così tanto tempo ad un luogo caro alla nostra comunità ha rappresentato un sacrificio importante, una privazione eccezionale che possiamo metterci alle spalle. Con la riapertura di sabato ci riappropriamo di un riferimento iconico della nostra Spoleto, conosciuto in Italia e nel mondo per la straordinarietà della sua bellezza”.
Gli orari di apertura
“In via sperimentale in questi primi mesi, indicativamente fino a maggio – ha annunciato il sindaco – l’apertura verrà garantita nelle ore diurne, ossia dalle 6 alle 18. Si tratta di un provvedimento legato sia alla recente installazione di alcuni sensori di monitoraggio, che consentiranno al Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Università degli Studi di Perugia di verificare in tempo reale lo stato di salute del Ponte, sia al fatto che è previsto nei prossimi mesi l’avvio dei lavori per il recupero completo del Fortilizio dei Mulini, grazie al finanziamento di un milione di euro che abbiamo ottenuto quest’anno dal Ministero del Turismo”.
Accanto al sindaco, per il raglio del nastro, ci saranno il direttore regionale dei Musei dell’Umbria, Costantino D’Orazio, la parlamentare europea, Camilla Laureti e l’arcivescovo della Diocesi di Spoleto – Norcia Renato Boccardo.
Musica e fuochi d’artificio
Dopo gli interventi e una breve passeggiata sul Ponte delle Torri, è in programma un momento musicale a cura della Banda della Città di Spoleto. La cerimonia si concluderà con i fuochi di artificio, realizzati grazie al sostegno di VUS COM.
Sabato un pomeriggio di appuntamenti
La riapertura del Ponte delle Torri sarà il momento clou di un pomeriggio ricco di appuntamenti, realizzati da ConfCommercio Spoleto e dall’associazione Vivi Spoleto, in collaborazione con l’amministrazione comunale. Sempre sabato 7 dicembre, alle ore 17, si terrà l’accensione del grande Albero di Natale di 13 metri in piazza Garibaldi, mentre alle ore 18 verrà inaugurato il Villaggio di Babbo Natale in piazza Pianciani e, a seguire, sarà possibile ammirare il video mapping in piazza della Libertà.
Parcheggi gratuiti in centro nel fine settimana
Il prossimo weekend sarà anche il primo fine settimana di parcheggi gratuiti da piazza Garibaldi e in tutto il centro storico. Durante tutto il periodo natalizio, dal 7 dicembre fino al 12 gennaio nei giorni prefestivi e festivi, i parcheggi di superficie saranno gratuiti dalle ore 17.30 alle ore 20.00.
Si fidava di quel giovane straniero, al punto da affidargli la cura del marito invalido. Ma quando i figli della coppia di anziani di Stroncone ha scoperto che in casa mancavano gioielli custoditi in un armadio, senza che nell’abitazione dei genitori vi fossero segni di effrazione, ha sporto denuncia ai carabinieri, indicando il 22enne straniero come il possibile responsabile.
I due figli della coppia hanno incalzato il giovane, che intanto aveva continuato a svolgere il proprio lavoro, riuscendo a fargli ammettere di esser stato proprio lui, con la complicità di due suoi giovanissimi amici, italiani, a sottrarre i monili, che aveva poi ceduto ad attività di “compro oro” del capoluogo.
I successivi accertamenti svolti dai militari hanno confermato quanto rivelato dal badante, facendo emergere sia il suo passaggio, insieme ai complici, presso alcuni esercizi specializzati che la vendita dei monili, riscontrata sugli appositi registri.
La refurtiva, che in piccola parte era stata avviata alla fusione, è stata così recuperata dai militari e riconsegnata alla vittima del furto, la quale ha peraltro potuto dimostrare la proprietà dei beni mostrando alcune fotografie in cui indossava alcuni dei gioielli.
Per i tre è scattata la denuncia in stato di libertà per furto in abitazione in concorso.
Il complesso San Giovanni, a Orvieto, ospita il Palazzo del Vino e dei prodotti della terra, progetto con un investimento di circa 670mila euro finanziato dal Gal Trasimeno Orvietano con i fondi del Psr. Gli adeguamenti degli ambienti alle nuove funzioni sono stati realizzati attraverso interventi edilizi di restauro e risanamento conservativo, il rifacimento e l’adeguamento degli impianti elettrici, illuminotecnici, idrico-sanitari e di climatizzazione, la realizzazione di servizi accessibili alle persone con disabilità oltre all’allestimento con nuovi arredi e apparecchiature multimediali.
Gli obiettivi
Sei gli obiettivi che si punta a centrare con il Palazzo del Vino e dei prodotti della terra: realizzare un punto di accesso conoscitivo interdisciplinare alle risorse agroalimentari ed enogastronomiche del territorio ad uso dei turisti, dei residenti e degli operatori; aumentare la visibilità e la competitività dei prodotti agroalimentari del territorio attraverso l’incremento dei contenuti culturali e di servizio e l’allestimento di un emporio dedicato ai prodotti della terra e dell’artigianato; mostrare, tramite nuove tecnologie, i forti legami tra archeologia, storia, arte/ artigianato e produzioni così da proporre nuovi itinerari di scoperta, conoscenza del territorio; realizzare un centro di documentazione territoriale per raccogliere e comunicare le memorie della cultura materiale gastronomica e agricola del territorio; realizzare servizi qualificati per l’enoturismo e diffondere pratiche, culture e saperi sui temi delle filiere agroalimentari, della biodiversità, del recupero di antiche coltivazioni e del paniere dell’Orvietano.
Gli spazi
Il piano terra del Palazzo del Vino e dei prodotti della terra si articola su sei spazi. Il chiostro, ideale per manifestazioni temporanee ed eventi, la galleria coperta che ospita ladocumentazione fotografica del territorio e uno spazio polifunzionale da utilizzare per mostre temporanee ed eventi collegato con il cortile esterno, una sala conferenze attrezzata, una bibliomultimediateca con monitor con tecnologia touch screen, un‘aula didattica e l‘emporio, vetrina per la vendita dei prodotti enogastronomici e dell’artigianato locali.
Qui si trova anche la scala che è stata recuperata e adeguata per fungere da collegamento con il piano interrato anch’esso composto da sei spazi tra corridoi e sale espositive tematiche ricche di contenuti multimediali interattivi ed immersivi e dedicate ai prodotti e alle produzioni agroalimentari ed enogastronomiche ma anche all’arte a all’artigianato.
Il seme: origine, crescita, fertilità
Un seme stilizzato è il simbolo scelto per il Palazzo del Vino e dei prodotti della terra, che racchiude in sé il significato universale dell’origine, della crescita e della fertilità. Questo simbolo è stato scelto con la precisa volontà di raccontare una storia che abbraccia tutti gli aspetti fondamentali della cultura e delle tradizioni di Orvieto. Il museo sarà infatti un omaggio alla ricchezza del territorio, toccando temi come il vino, l’olio, i prodotti della terra, la ceramica e le tradizioni secolari. Il seme è risultato la scelta ideale nella ricerca di un elemento che fosse comune a tutte queste dimensioni e che potesse sintetizzare visivamente la profondità e la complessità di queste storie. Una metafora potente e universale, capace di evocare l’origine della vita, il legame con la terra, la fertilità e la promessa del futuro. Anche i colori non sono stati lasciati al caso: ogni tonalità è stata accuratamente selezionata per rappresentare un aspetto distintivo del museo.
“Un polo di riferimento per il mondo agroalimentare ed enogastronomico”
“Arriva a compimento – ha detto il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani – un importante intervento di riqualificazione che restituisce alla città uno dei suoi immobili più affascinanti e suggestivi. I lavori si sono conclusi ad aprile al termine di un lungo e non semplice percorso. Quando ci siamo insediati cinque anni fa avevamo infatti ereditato un progetto a cui bisognava dare forma ma che aveva innanzitutto bisogno di risolvere delle questioni formali con la Provincia di Terni sulla convenzione di utilizzo della struttura che abbiamo superato grazie alla collaborazione e agli ottimi rapporti tra i due Enti. La mission del nuovo Palazzo del Vino e dei prodotti della terra è racchiusa nell’obiettivo che più in generale ci siamo dati come amministrazione: puntare sulle vocazioni di questo territorio e valorizzare le sue eccellenze per farne fattori di crescita e di sviluppo della città. Vogliamo che questa struttura – ha aggiunto – diventi un vero e proprio polo di riferimento del mondo agroalimentare ed enogastronomico del territorio capace di mettere insieme tutti i soggetti del settore, pubblici e privati. Un luogo dedicato alla conoscenza e al sapere, alla formazione e alla promocommercializzazione ma anche uno spazio ideale per manifestazioni ed eventi, convegni ed esposizioni. Al momento il Palazzo è gestito direttamente dal Comune in attesa dell’avviso per la manifestazione di interesse per la gestione, che uscirà a gennaio, e che dovrà declinare contenuti e obiettivi del progetto. L’auspicio è che il Palazzo del Vino possa lavorare anche in stretta sinergia con il Distretto del Cibo il cui progetto illustrato oggi è fortemente connesso con le finalità di questa struttura”.
“Ho conosciuto questo complesso – ha detto Laura Pernazza, presidente della Provincia di Terni, Ente proprietario dell’immobile – quando sono stata eletta presidente. Allora era inutilizzato ma se ne percepivano le potenzialità. Tornare oggi e vedere un luogo così rinnovato e moderno è motivo di grande soddisfazione. Sono convinta che, in virtù degli accordi stretti con il Comune di Orvieto, sarà una importante vetrina non solo per le produzioni e le eccellenze enogastronomiche di questo territorio ma anche di tutta la provincia di Terni. Ma potrà essere anche un luogo per la formazione. Penso alla possibilità di cui parliamo da tempo con il sindaco Tardani di portare qui un corso Its, magari proprio legato al settore agroalimentare, un obiettivo per il quale continuerò a mettermi a disposizione anche nel nuovo ruolo di consigliere regionale. Ringrazio infine il Gal Trasimeno Orvietano per aver finanziato questo intervento e quello relativo a un altro importante immobile della Provincia, Villa Paolina a Porano, ma anche di aver lavorato per la costituzione dei Distretti del Cibo su cui il Ministero dell’Agricoltura ha puntato mettendo a disposizione una rilevante dotazione finanziaria a testimonianza dell’attenzione del Governo su un settore strategico per l’Umbria e l’Italia”.
Distretto del Cibo, un progetto da 14 milioni di euro
La struttura è stata aperta alla visita nel corso dell’iniziativa organizzata dal Comune di Orvieto – “Dalla vocazione alla valorizzazione, il ruolo delle eccellenze agroalimentari nello sviluppo del territorio” – durante la quale è stato illustrato anche il progetto del Distretto del Cibo “Umbria District” promosso dal Gal Trasimeno Orvietano.
“Come presidente del Gal ma anche come consigliere comunale – ha detto Gionni Moscetti – è una grande soddisfazione presentare oggi alla città il Palazzo del Vino e dei prodotti della terra, un nuovo tassello fondamentale nel mosaico della valorizzazione delle nostre eccellenze enogastronomiche. Il Gal, fin dalla sua costituzione, ha posto al centro della propria azione la valorizzazione delle risorse locali e la promozione dello sviluppo sostenibile del territorio. Con questo progetto diamo vita a un luogo che sarà un punto di riferimento e di incontro per gli operatori del settore e non solo. Sarà uno spazio dinamico e versatile, destinato a ospitare degustazioni, eventi, mostre, laboratori e iniziative di promozione ma sarà anche un luogo aperto al pubblico dove tutti potranno scoprire le nostre ricchezze enogastronomiche e vivere esperienze uniche. E sono certo che potrà rappresentare un volano per lo sviluppo economico e turistico del nostro territorio“.
La direttrice del Gal Trasimeno Orvietano, Francesca Caproni, ha poi illustrato i dettagli del progetto del Distretto del Cibo “Umbria District”, frutto della collaborazione tra il Distretto del Cibo Sud Ovest Orvietano e quello Trasimeno-Corcianese entrambi nati e riconosciuti nel giugno 2022. “Da allora – ha spiegato – abbiamo dovuto attendere due anni per il bando che è stato pubblicato nel settembre scorso dal Ministero dell’Agricoltura con una dotazione finanziaria di 100 milioni di euro probabilmente destinata a salire. In Umbria, il nostro è uno dei 4 progetti presentati su 9 Distretti mentre sono 80 quelli depositati in tutta Italia. Il progetto, per un importo di 14 milioni di euro, coinvolge 19 imprese dell’Orvietano e del Trasimeno e prevede importanti interventi, qualificanti anche dal punto di vista dell’innovazione. Entro il 31 dicembre sapremo se sarà finanziato e ci auguriamo di poter tornare proprio qui per raccontare quello che intendiamo fare“.
Incidente sulla Flaminia, al bivio di Strettura, tra un’utilitaria e un furgone. La donna alla guida dell’auto è stata estratta dalla lamiere dai vigili del fuoco e affidata al personale del 118, che l’ha trasportata in ospedale. Non sarebbe in pericolo di vita.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando di Terni e quelli del distaccamento di Spoleto del comando di Perugia. I rilievi sono stati effettuati dalla polizia stradale, che ha anche regolamentato il traffico.
La tendenza, tra i boschi di Santa Lucia, era il luogo dove i clienti venivano per acquistare droga lontano da occhi indiscreti. Solo che quel via-vai non è passato inosservato ad alcuni cacciatori, che hanno effettuato una segnalazione ai carabinieri.
I militari, attraverso appostamenti, hanno effettivamente verificato che la tenda in quella piazzola era utilizzata effettivamente come luogo per spacciare droga.
Lunedì mattina scattato il blitz, a seguito del quale due soggetti sconosciuti, verosimilmente di origine nordafricana, si sono dati ad una precipitosa fuga, riuscendo a far perdere le loro tracce nella fitta boscaglia.
I carabinieri hanno comunque smantellato la loro postazione, dove sono stati rinvenuti oggetti e materiali tali da far supporre che i presunti spacciatori vi si intrattenessero per un lungo periodo. La bonifica dell’area è avvenuta grazie all’ausilio dell’ASM di Terni.
Anche allo scopo di rinsaldare la percezione di sicurezza nella popolazione, queste attività – annunciano i militari – saranno ripetute nelle prossime settimane nel comprensorio narnese ed in altre zone della provincia.
Tre persone sono rimaste ferite, in maniera comunque non grave, per un incidente che si è verificato domenica sera a Perugia, lungo la strada Pievaiola, all’altezza dello svincolo per Mugnano.
Nella collisione due auto sono finite fuori strada. In una di queste è rimasta incastrata una persona, ferita, che è stata liberata dalla lamiere dai vigili del fuoco.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e la polizia locale.
Gestisci Consenso
Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per funzionalità quali la condivisione sui social network e/o visualizzazione di media. Per vedere quali cookie utilizziamo leggi l'informativa estesa. Nel sito c'è sempre un link all'informativa estesa e alla privacy policy. Cliccando sugli appositi pulsanti acconsenti o neghi l'uso dei cookies. Questo avviso ti verrà riproposto tra 12 mesi.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.