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La Regione firma un protocollo con Amazon

Gli obiettivi: accelerare la trasformazione digitale del territorio, favorire la formazione di competenze e dare vita a un ecosistema regionale sempre più innovativo a beneficio di imprese e cittadini.

Accelerare la trasformazione digitale del territorio, favorire la formazione di competenze e dare vita a un ecosistema regionale sempre più innovativo a beneficio di imprese e cittadini: sono questi gli obiettivi del Memorandum of understanding firmato a Roma dalla Regione Umbria e Amazon Web Services. L’accordo è stato sottoscritto dall’assessore allo Sviluppo economico della Regione Umbria e coordinatore della Commissione per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione della Conferenza delle Regioni, Michele Fioroni, e da Cameron Brooks, director sales public sector Emea di Amazon Web Services, in occasione dell’Aws Public Sector Symposium al quale hanno preso parte esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni per confrontarsi sulla via da seguire nel percorso del cambiamento e dell’innovazione.

L’appuntamento ha rappresentato l’occasione per sottolineare l’importanza della collaborazione tra pubbliche amministrazioni e Aws in tema di digitalizzazione. La partnership siglata oggi conferma, da un lato, l’impegno della Regione – spiega una sua nota – nel suo percorso verso la transizione digitale, dall’altro, la volontà di Aws nel supportare i territori nella loro evoluzione verso realtà più smart e innovative.

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Welcare raggiunge un nuovo traguardo di sostenibilità e ottiene la certificazione B Corp

Welcare raggiunge un nuovo traguardo di sostenibilità e ottiene la certificazione B Corp

elcare raggiunge un nuovo traguardo di sostenibilità e ottiene la certificazione B Corp™ insieme alle altre società del Gruppo Labomar. Per Welcare si tratta di un ulteriore qualificazione che va ad aggiungersi all’importante ruolo che la società si è da tempo ritagliata anche dal punto di vista occupazionale e nello sforzo costante sul fronte dell’innovazione e della ricerca. Con un punteggio di 93 punti, Welcare si conferma come una delle aziende all’avanguardia del territorio Umbro e del panorama italiano.
Fin dalla sua nascita Welcare ha posto attenzione a tutti gli aspetti di carattere ambientale, il concetto di sostenibilità indica il processo di cambiamento nel quale lo sfruttamento delle risorse, il piano degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e le modifiche istituzionali sono tutti in sintonia e valorizzano il potenziale attuale e futuro al fine di far fronte ai bisogni e alle aspirazioni dell’uomo.

Per rendere il Pianeta più sostenibile occorre mettere in pratica una serie di strategie, come ad esempio il ricorso ad un tipo di produzione che abbia un impatto ambientale legato alle emissioni di CO2 sempre più basso, l’utilizzo di tecnologie green e di fonti di energia rinnovabili, oltre all’adozione di stili di vita individuali che prediligano il giusto utilizzo delle risorse a disposizione, minimizzino gli sprechi e prevedano il corretto smaltimento e riciclo dei prodotti consumati. Per Welcare sostenibilità ambientale significa responsabilità nell’utilizzo delle risorse, a qualsiasi livello.
“Nel 2011 – sottolinea Fulvia Lazzarotto, fondatrice ed amministratore delegato di Welcare – abbiamo fondato Welcare con una chiara visione racchiusa nel payoff aziendale ‘Protecting People, Caring for Nature‘. Questo è sempre stato più di semplici parole; è il riflesso dei nostri valori e principi fondamentali. Da sempre, in Welcare, l’impegno incondizionato verso le persone e l’ambiente è parte integrante del nostro DNA. Durante il nostro percorso, abbiamo costantemente cercato di mettere al centro le persone, il territorio che ci circonda e la comunità umbra. Siamo orgogliosi del nostro profondo legame con il territorio umbro e ci impegniamo attivamente a contribuire al benessere della nostra comunità locale. Oggi, siamo lieti che la certificazione B Corp confermi ufficialmente quanto questi valori siano parte integrante della nostra vita quotidiana”.

Ottenere la certificatzione B Corp significa far parte di un movimento globale di aziende che rispettano alti standard di impatto sociale e ambientale in favore di un modello socioeconomico inclusivo, equo e rigenerativo. Un traguardo che, ancora una volta, attesta il forte impegno di Welcare a favore del benessere di persone, clienti, comunità, ambiente ed è un primo importante risultato del percorso di miglioramento continuo.

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Salvini blinda la poltrona di Donatella Tesei

Salvini blinda la poltrona di Donatella Tesei

Squadra che vince non si cambia, ovviamente decidono gli umbri al voto, ma per quello che mi riguarda il centrodestra in Umbria ha una unica scelta ossia la governatrice si chiama e si chiamerà Donatella Tesei”: lo ha detto il leader della Lega e ministro dei trasporti, Matteo Salvini, parlando con i giornalisti oggi a Perugia dove si sta svolgendo il congresso regionale del suo partito. “La discussione – ha detto Salvini parlando della conferma di Donatella Tesei come candidata alla presidenza della Regione alle prossime amministrative – per me non è sul tavolo.

Con gli alleati c’è l’impegno che la dove si governa bene insieme si continui così. Verifica se la tua zona è coperta.Si sta governando bene l’Umbria, lo dicono non solo i dati economici, sociali, i sondaggi, ma lo dicono le persone”. “Oggi è una bellissima giornata di rilancio, di ringraziamento – ha detto Salvini riferendosi al congresso regionale – per chi ha fatto tanto per l’Umbria e per la Lega in questi anni e di buon lavoro a chi arriva. In Umbria c’è un’ottima gestione del governo regionale, c’è la Lega con il centrodestra alla guida di tanti comuni, puntiamo a crescere e ad allargare. Stiamo crescendo in tutta Italia e per me l’Umbria è un modello di buon governo”.
“L’Umbria è strategica – ha detto poi il ministro dei trasporti parlando delle infrastrutture – da ministro fatemi dire che tanti dossier umbri su strade, autostrade, ferrovia, alta velocità, aeroporto, che erano fermi da decenni come tante altre opere, in neanche un anno stanno accelerando, stiamo finanziando, stiamo correndo. Collegare questa splendida terra al resto d’Italia è per me motivo di lavoro quotidiano. Chi ha governato la Regione e la nazione negli anni passati non ha messo al centro l’Umbria e quindi se i numeri me lo permetteranno avvicinare l’Italia con l’alta velocità a questo territorio sarà per me motivo di orgoglio”.

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Legacoop sostiene la nascita di dieci start up

L’iniziativa sarà presentata in occasione del Festival della Sociologia di Narni

Legacoop Umbria s’impegna a promuovere l’innovazione sociale ed economica. Nasce da questo presupposto l’evento ‘Creare nuove imprese sostenibili’, in programma per la giornata del 6 ottobre (ore 17,30 – Auditorium San Domenico) all’interno del Festival della Sociologia di Narni. L’iniziativa sarà l’occasione per presentare il progetto ‘Coopstartup Legacoop Umbria’ che punta ad essere un passo avanti nella promozione e nel sostegno alla nuova imprenditoria nella regione. Il costante invecchiamento e l’alto tasso di emigrazione di giovani qualificati sono tra i fattori che influenzano anche il quadro economico umbro. Proprio per cercare di andare contro questa tendenza, il progetto Coopstartup ha l’obiettivo di sostenere una reazione positiva di fronte ad un quadro critico. Legacoop vuole impiantare le ali a 10 nuove startup cooperative e mette a disposizione contributi economici, percorsi di formazione ad hoc per la fase progettuale e postprogettuale. Offrirà, poi, un costante accompagnamento per il periodo iniziale delle attività. I tre progetti giudicati più interessanti riceveranno anche un contributo a fondo perduto. Importante sarà anche la presenza istituzionale nel progetto che vedrà il patrocinio della Regione, di Anci Umbria e della Camera di Commercio dell’Umbria, la collaborazione dell’Università degli Studi di Perugia e di Mich srl-Maestrale Innovation Creative Hub ed il sostegno di Banca Etica ed UniAssiTeam.

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La Perugina lancia i Baci al caffè

Lo stabilimento di San Sisto punta su una novità in grado di soddisfare i gusti di un vasto pubblico di consumatori

L’idea di questa nuova creazione nasce a Perugia nello stabilimento di San Sisto e nella Scuola del cioccolato dello stabilimento, vero e proprio laboratorio creativo in cui si continua a fare sperimentazione ed innovazione grazie alla sapienza dei maestri cioccolatieri. L’azienda sottolinea che “l’intenso aroma del caffè si lega al morbido gusto del cioccolato, creando un delicato equilibrio al palato”. Per la Perugina, che fa parte del gruppo Nestlé, “un connubio destinato al successo, grazie anche all’amore che l’Italia nutre per il rito legato al consumo di questa bevanda: secondo diversi studi, infatti, l’80% della popolazione dai 18 anni in su consuma abitualmente il caffè. Ma non solo, un’altra ritualità a cui gli italiani non sanno rinunciare è il cioccolato”. Nei nuovi Baci una copertura di cioccolato fondente Luisa al gusto di caffè avvolge il morbido cuore al gianduia con granella di nocciole ed estratto di caffè, coronato “dall’inconfondibile” nocciola intera. Anche l’incarto in alluminio che abbraccia ogni singolo cioccolatino richiama i colori della bevanda, e viene impreziosito da luminose stelle dorate. Con l’ultima variante viene introdotta anche una grafica “rinnovata e contemporanea che mantiene però intatta l’anima di Baci”. Una “nuova immagine di marca su tutte le confezioni, e la variante al caffè è proprio la prima che per l’occasione sfoggia questo nuovo abito”.

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Stazione dell’Alta velocità Mediaetruria, ecco i tempi per realizzarla

L’assessore regionale ai Trasporti Melasecche annuncia novità importanti per metà mese

Ha ribadito il lavoro «imponente, serio e determinato» fatto come Giunta regionale per l’Alta velocità ferroviaria in Umbria, con il tavolo tecnico sulla stazione Medio Etruria ancora aperto ma che entro la metà di ottobre dovrebbe portare ad un primo risultato; ha ricordato e difeso poi i due collegamenti attuali con Milano, con la soluzione «Orte» considerata «migliore di quella dell’arretramento da Perugia a Terni» anche perché una richiesta «impossibile e ridicola»: l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche, lo ha fatto convocando i giornalisti nel salone d’Onore di palazzo Donini a Perugia per fare il punto sul sistema dell’Alta velocità umbra. Insieme a lui il direttore regionale Stefano Nodessi Proietti e il dirigente tecnico del servizio regionale Trasporti, Leonardo Naldini. «La Regione si è adoperata fin da subito per rompere l’isolamento dell’Umbria e se Maometto non va alla montagna allora abbiamo lavorato per fare il contrario» ha affermato Melasecche per poi parlare di «un quadro ottimista che ci fa intravedere un ulteriore miglioramento». «Stiamo lavorando in linea con le direttive nazionali – ha ribadito l’assessore – e trattiamo con dignità e rigore al tavolo nazionale su Medio Etruria, soluzione che consentirebbe non un Frecciarossa ma a tutta l’Umbria di accedere alla direttissima verso il nord e verso il sud con vari Frecciarossa». Mercoledì, ha poi ricordato Melasecche, ci sarà un ulteriore confronto al tavolo (a cui siedono le Regioni Umbria e Toscana, Rete ferroviaria italiana e ministero delle Infrastrutture) questa volta per approfondire la questione con i vari gestori: «Non posso anticipare il risultato finale perché non lo conosco ma sono moderatamente ottimista per l’ottenimento della stazione, mentre sul dove poi lo vedremo». L’assessore ha poi evidenziato quanto fatto finora in merito al Frecciarossa, prima di tutto «trattando per ridurre il costo che nel 2022 era di 2,5 milioni di euro». Inoltre, sono stati ricordati i due collegamenti per Milano dall’Umbria. Il Perugia-Milano con il Frecciarossa 9300 (partenza 5.24, arrivo 9.12, tempo di percorrenza 3:48). Circa 90 i passeggeri al giorno, tornati quindi – come è stato spiegato – ai livelli pre-Covid con non solo il recupero dei valori del 2019 ma anche con segnali di miglioramento. Poi quello combinato, del Regionale veloce 4151 Terni-Orte con il Frecciarossa 9616 Orte-Milano (partenza 6.10, arrivo 9.50, tempo di percorrenza 3.40) e quindi per un «miglioramento duplice grazie ad un Frecciarossa 1000, top di gamma, e non 500 come quello di Perugia e che entra prima in direttissima». È stata poi messa sotto esame l’ipotesi dell’arretramento da Perugia a Terni, considerando il Frecciarossa 9300 Terni-Milano (partenza 4.12, arrivo 9.12, tempo di percorrenza 5:00), con un tempo minimo attuale Terni-Perugia di 1:26 con quattro fermate. «Anche l’amministratore delegato di Trenitalia ha scritto in maniera chiara che non è possibile l’arretramento del Frecciarossa da Perugia a Terni» ha spiegato Melasecche per poi aggiungere: «Oltre che per ragioni di linee guida nazionali non è nemmeno conveniente anche dal punto di vista degli orari, per i costi assurdi e per il numero di utenti potenziali. Per questo la richiesta del Comune di Terni ci ha colto di sorpresa». «Il confronto con la soluzione attuale è quindi impari – ha concluso l’assessore – pertanto possono andare bene gli argomenti da campagna elettorale, ma quando si parla di cose serie bisogna essere seri. Vittimismo non serve, fare boutade non serve, occorre invece collaborare e lavorare insieme, deve funzionare la solidarietà a livello regionale altrimenti rimarremo isolati per altri 20 anni».

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Cresce il numero dei posti letto gli universitari di Perugia

Altri 122 posti letto sono ora disponibili aper gli studenti universitari

on l’inaugurazione del ristrutturato padiglione D della casa dello studente di via Innamorati, la Regione ha infatti dato il via al programma di consegna degli alloggi finora in ristrutturazione “Viene rafforzata così nell’immediato l’offerta attuale per accogliere gli studenti nel modo più corretto possibile” ha affermato in occasione del taglio del nastro la presidente Donatella Tesei. Intervenuta alla cerimonia insieme all’assessore all’Istruzione e Diritto allo Studio, Paola Agabiti, al sindaco di Perugia, Andrea Romizi, all’assessore all’urbanistica del Comune, Margherita Scoccia, al rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Maurizio Oliviero, e al commissario straordinario dell’agenzia per il diritto allo Studio, Luigi Rossetti. “Questa è la dimostrazione tangibile – ha sottolineato Tesei – che la regione sta investendo per assicurare agli studenti gli alloggi e i servizi di cui hanno bisogno, sempre con quello spirito di grande collaborazione che stiamo portando avanti con la nostra università. Parteciperemo anche economicamente ad altre strutture che si andranno a realizzare e quindi continuiamo a dare risposte importanti perché crediamo molto nel fatto che l’Università di Perugia possa essere sempre più attrattiva – ha concluso Tesei -, quindi anche agevolando gli studenti che hanno bisogno di trovare un alloggio”.

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Riqualificazione del Curi, via libero dal Comune di Perugia

La giunta Romizi ha approvato il piano da 5,3 milioni per la riqualificazione dello stadio

La giunta comunale di Perugia, su proposta dell’assessore allo sport Clara Pastorelli, ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica relativo all’adeguamento statico/sismico e alla riqualificazione dello stadio comunale Curi per un importo complessivo di 5,3 milioni. Contestualmente, su proposta dell’assessore al bilancio Cristina Bertinelli, è stata approvata una variazione al bilancio 2023-25 prevedendo di finanziare la spesa con un mutuo. In particolare, sarà presentata un’istanza di ammissione al contributo in conto interessi di cui al bando “Sport Missione Comune” dell’Istituto per il credito sportivo. L’intervento previsto – spiega l’ente – riguarda l’adeguamento statico-sismico delle tribune est e ovest e della Curva sud dello stadio Curi e la riqualificazione del campo da gioco e dei servizi igienici per il pubblico e viene inserito nel programma triennale dei lavori pubblici 2023-2025.

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Allarme usura in tutta la regione

A rivolgersi agli strozzini sono persone fra i 45 e i 50 anni, soprattutto impiegati, oppure donne separate, imprenditori o famiglie che non riescono a far fronte alle spese

È stata presentata nella sede della Provincia di Terni l’attività della Fondazione Umbria per la prevenzione dell’usura. La Fondazione ha erogato l’anno scorso 120mila euro a 75 famiglie. Di questi, 56mila a Terni, il 47 per cento del totale. Il profilo standard di chi si rivolge alla Fondazione è composto da persone fra i 45 e i 50 anni, soprattutto impiegati, oppure donne separate, imprenditori o famiglie che non riescono a far fronte alle spese. L’identikit dell’usuraio in Umbria risponde soprattutto all’amico di famiglia o al parente il che rende più difficile la denuncia da parte di chi subisce fenomeni usurai. La Fondazione – secondo quanto riferisce un comunicato della Provincia – ha presentato anche il progetto «Caro vita» che cerca di affrontare tutte le difficoltà a cui vanno incontro le famiglie per bollette, mutui, spese impreviste, pagamenti di vario genere, debiti pregressi ed altro ancora. «Ovviamente – è stato sottolineato dalla Fondazione – si tratta di denaro che la Fondazione utilizza per pagare ma che poi dovrà essere restituito dai debitori nelle forme ad essi più congeniali e in linea con le loro possibilita reali». Il prefetto di Terni Giovanni Bruno ha sottolineato che «il fenomeno usura deve emergere anche in Umbria e per questo il protocollo d’intesa firmato recentemente tra Fondazione e carabinieri è uno strumento molto importante, così come molto importante è lo sportello aperto in Provincia grazie alla disponibilità della presidente Pernazza. Un grazie quindi – ha concluso il Prefetto – alla Fondazione, alla Provincia e a tutti coloro che operano per contrastare il fenomeno dell’usura e per aiutare chi è in difficoltà». La Presidente della Provincia Laura Pernazza ha rivolto un ringraziamento alle istituzioni che stanno facendo squadra non solo per contrastare il fenomeno ma anche per fare prevenzione. «La Fondazione – ha detto Pernazza – proprio per questo ha cambiato denominazione, per aiutare cioè chi si trova nelle condizioni di insolvenza non solo per l’usura ma anzi per evitare che chi è in difficoltà si rivolga agli usurai. In questo contesto la Provincia ha messo a disposizione uno spazio per l’apertura di uno sportello di ascolto a cui chiunque può rivolgersi ed è uno strumento in collaborazione con i Comuni proprio perché la Provincia e gli enti locali devono fare squadra su questo problema. Molto importante – ha poi sottolineato la presidente – anche la diffusione della cultura della legalità fra le nuove generazioni per far crescere la consapevolezza sul problema e far maturare una coscienza civile diversa per il futuro. Grazie quindi al presidente Cardella e alla Regione Umbria questa sera rappresentata dall’assessore Enrico Melasecche che sostiene la Fondazione per la prevenzione dell’usura e grazie al prefetto per il suo indispensabile apporto, ai carabinieri per l’impegno costante e ai Sindaci per la loro forte collaborazione». Il presidente Fausto Cardella ha illustrato la mission della Fondazione, sottolineando che non è soltanto l’usura il problema di oggi ma anche la difficoltà dei cittadini a far fronte alle spese ordinarie come bollette o imprevisti. «I soggetti piu interessati – ha spiegato Cardella – sono gli impiegati, oltre agli imprenditori o i commercianti. La Fondazione assiste tutti estendendo la sua attivita a livello regionale. Sotto questo profilo ringrazio la presidente pernazza che ci dà un sostegno strategico molto importante. un grazie anche ai sindaci e all’assessore regionale Melasecche per il ruolo fondamentale della Regione, grazie anche al prefetto, ai carabinieri e alla questura che ci danno un supporto essenziale». L’assessore regionale Melasecche ha sottolineato i problemi di degrado che le situazioni di insolvenza portano con loro, soprattutto legate alla morosità incolpevole specialmente nei condomini più popolari. «Si tratta di centinaia di casi – ha detto l’assessore – e che si associano anche a coloro che poi scelgono di non pagare non per impossibilità. Dobbiamo diffondere sempre di più la cultura della legalità, la Regione è in prima fila e sta individuando i fondi per affrontare il problema della morosità incolpevole». La Fondazione ha ricordato anche il numero a cui ci si può rivolgere: 800211595

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Coinvolgere le acciaierie di Terni per la produzione di acciaio per lo stretto di Messina

Il ministro delle Imprese Adolfo Urso rilancia l’impianto ternano in vista del colossale investimento infrastrutturale

L’acciaieria proposta da Metinvest-Danieli «vorremmo si realizzasse nel nostro Paese, magari non in uno Stato confinante o vicino all’Italia. Credo che vi siano altre alternative valide per realizzare l’impianto in questione e su questo stiamo lavorando». Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, rispondendo a una domanda dei cronisti sulla posizione del governo rispetto all’ipotetica realizzazione dell’impianto siderurgico a San Giorgio di Nogaro (Udine). Un’eventualità che da tempo sta sollevando mobilitazioni e proteste, per lo più a livello ambientalista. «Certamente – ha osservato Urso a margine del forum Risorsa mare – serve un sistema siderurgico capace di competere a livello globale, soprattutto per quanto riguarda la siderurgia green, per la quale siamo già leader in Europa, un sistema siderurgico che produca l’acciaio che serve per l’industria automobilistica, degli elettrodomestici, delle costruzioni, per il ponte sullo stretto di Messina. In questo quadro stiamo preparando un piano nazionale siderurgico in cui evidenzieremo le eccellenze italiane e i siti in cui questo già avviene da tempo, mi riferisco ad esempio a Terni, Piombino e Taranto. In questo contesto – ha concluso – stiamo lavorando anche per evidenziare alternative da offrire agli investitori stranieri, ove ci siano condizioni che gli enti locali non ritengono possibili, magari nei siti che abbiamo scelto»

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