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Morte sul lavoro, operaio schiacciato da pannelli fotovoltaici

Incidente mortale sul lavoro a Spoleto. Un operaio di 60 anni, foggiano, dipendente di una ditta campana, è deceduto nella zona di Poreta, schiacciato da alcuni pannelli fotovoltaici che dovevano essere scaricati per l’installazione.

L’uomo è morto sul colpo, inutile l’intervento del personale del 118. Il corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco.

Sul posto, per i rilievi, sono intervenuti i carabinieri e il personale della Asl. La salma e il cantiere sono stati posti sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Spoleto.

I sindacati lanciano l’allarme per l’ennesimo incidente grave sul lavoro, con la 12esima vittima in Umbria dall’inizio dell’anno.

Il segretario umbro della Uil, Maurizio Molinari, chiama in causa le Istituzioni, che finora non hanno preso nella giusta considerazione gli appelli per lavorare concretamente sul versante della sicurezza.

Il segretario generale della Ugl, Paolo Capone, ricordando i due incidenti gravi che si sono verificati nella giornata di martedì a Spoleto e nel Pavese, chiede di “potenziare i controlli e rafforzare le misure di prevenzione, attraverso una maggiore formazione e la promozione di una cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro”, prevedendo per questo adeguate risorse.

Confindustria Orvieto, Michele Basili eletto presidente | Il Direttivo

Michele Basili, Ceo di C.I.S.E. Costruzioni Idrauliche Stradali Edili, azienda di Orvieto specializzata nella realizzazione e manutenzione di strade, guiderà la Sezione Territoriale Orvieto di Confindustria Umbria per il biennio 2024-2026.

L’Assemblea, che si è riunita all’Altarocca Wine Resort di Orvieto, ha inoltre eletto il vicepresidente Andrea Giontella (Termopetroli) e rinnovato il Consiglio direttivo, di cui fanno parte: Roberto Biagioli (Gruppo Biagioli); Maurizio Barnabè (Cassa di Risparmio di Orvieto); Patrizia Ceprini (Ceprini Costruzioni); Sabrina Ceprini (Altarocca Wine Resort – Italy Lodge); Luciano Ciotti (Ciotti Luciano); Massimo Corneli (Corneli);
Leonardo Fortinelli (Compagnia del Cotone e della Seta); Francesco Lanzi (La Romana Farine); Fulvia Lazzarotto (Welcare Industries); Davide Mira (Mira Orvieto); Clelia Petrangeli (IPC Impresa Petrangeli Cesare); Raffaele Rook (Basalto La Spicca).

Nel ringraziare la presidente uscente Patrizia Ceprini, giunta al termine del proprio mandato, Michele Basili, già vicepresidente della Sezione, ha espresso la volontà di dare continuità al percorso intrapreso per contribuire allo sviluppo economico e sociale del territorio.

“Questo incarico – ha spiegato Basili – rappresenta per me un onore e una forte responsabilità. Continueremo ad impegnarci per favorire la crescita, raccogliendo le istanze delle imprese e affiancandole nelle complesse sfide che si troveranno ad affrontare. La collaborazione e lo scambio di esperienze saranno punti fermi, nella convinzione che solo lavorando insieme possiamo creare opportunità e contribuire allo sviluppo del nostro territorio. Porteremo avanti iniziative in sinergia con le altre Sezioni territoriali e di categoria, per cercare di raggiungere obiettivi comuni e in linea con la strada tracciata dalla presidenza di Confindustria Umbria”.

Infrastrutture, sviluppo sostenibile, turismo e formazione saranno tra i temi chiave del prossimo mandato. “Per rendere attrattivo il territorio e contribuire al benessere della nostra comunità – ha sottolineato Basili – occorre un adeguato sistema infrastrutturale, a cui si aggiunge lo sviluppo digitale, elemento indispensabile per sostenere l’innovazione e la competitività del sistema produttivo. Continueremo inoltre ad impegnarci per valorizzare al meglio il patrimonio storico, culturale e ambientale del nostro territorio e per sostenere la formazione professionale dei giovani”.

Nel ripercorrere l’attività della Sezione, la presidente uscente Patrizia Ceprini ha evidenziato “lo spirito di squadra con cui – ha detto – sono state affrontate problematiche inedite.

Alla parte pubblica dell’Assemblea, dopo il saluto del sindaco di Orvieto Roberta Tardani, sono intervenuti l’assessore regionale alle Infrastrutture Enrico Melasecche Germini, che ha illustrato lo stato dell’arte degli investimenti e degli interventi destinati a potenziare il sistema delle infrastrutture del territorio e il Direttore regionale allo Sviluppo economico Michele Michelini, che ha presentato i recenti strumenti messi a disposizione dalla Regione Umbria a sostegno delle imprese.

(nella foto Michele Basili e Andrea Giontella)


Caro-energia, il caso Ast in Aula: “A Terni una partita dell’Italia e dell’Europa”

“A Terni si gioca una partita dell’Italia e dell’Europa”. Questa la premessa dell’assessore regionale Michele Fioroni alla risposta fornita in Aula all’interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere Thomas De Luca (M5s) sul caso caro-energia relativo ad Ast.

“Il tema energetico – ha ricordato Fioroni – si pone fuori dall’Accordo di programma. L’ostacolo più improntate era la deroga dall’Ue per gli aiuti di stato, ed è superato. Avuta questa deroga il problema si pone per un acciaio totalmente decarbonizzato: la sfida è produrre acciaio da fonti rinnovabili. E Terni sarebbe l’unica acciaieria collegata ad una vicina grande derivazione. Il tema si pone con chi fornisce l’energia, cosa che ha fatto la presidente Tesei in più occasioni. Nessuno ha mai parlato di nucleare per Terni. Serve mettersi al tavolo con Enel affinché il tema specifico di Ast venga considerato da Enel come elemento unico per le sue caratteristiche, derogabile a meccanismi di mercato, perché ora c’è la problematica che riguarda la competitività del sistema siderurgico europeo. L’Italia ha sempre avuto una produzione di acciaio di altissima qualità, ma la politica è stata miope sul versante energetico. La presidente Tesei ha chiesto un incontro a Enel con i ministri Urso e Pichetto Fratin per affrontare il tema energetico. L’accordo di programma si potrebbe firmare anche oggi, ma attualmente renderebbe l’acciaio non competitivo”.

De Luca, ricordando che l’azienda procederà ad una sospensione e riduzione dell’attività con la richiesta di Cig ordinaria che dal 24 al 30 settembre riguarderà 200 dipendenti, aveva chiesto quali misure intende mettere in campo per i problemi sollevati da Arvedi-Ast per i costi energetici. E di specificare se si sia proceduto allo studio di fattibilità per la costituzione di una società mista pubblico-privata come chiesto dalla delibera di questa Aula del febbraio 2023. Ma anche se si intende procedere verso questa prospettiva o se, come affermato dal Ministro dello sviluppo economico, si stia lavorando al ricorso massiccio al nucleare e in quali termini e scadenze.

Nella sua replica l’esponente del M5s si è detto non soddisfatto della risposta dell’assessore: “Annunciate da troppo tempo l’accordo di programma, che nei fatti ancora non c’è. Ognuno deve fare la sua parte e mettersi in condizione di non nascondersi. La Regione non deve andare dal concessionario a chiedere con le mani giunte. Abbiamo gli strumenti su cui poter operare, nessuno chiede azioni di rottura ma dovete agire”.

Ciclista muore dopo lo scontro con un’auto ferma lungo la strada

Un ciclista di 72 anni è morto nell’incidente che si è verificato fuori dal centro abitato di Magione, dove risiedeva.

Secondo una prima ricostruzione – la dinamica è al vaglio dei carabinieri che hanno effettuato i rilievi sul posto – il ciclista è andato a sbattere contro una Jeep ferma a bordo strada, sembra con le quattro frecce inserite.

L’impatto è stato particolarmente violento, inutili i tentativi del personale del 118 di salvargli la vita.

Bimbo muore sotto il van guidato dal padre

E’ sceso dal van, riuscendo ad aprire il portellone. Proprio mentre il mezzo, guidato dal padre, si stava muovendo per riportare la famiglia Achitei a casa, a Magione. Il piccole Matia, 8 anni da compiere, è morto così, nella zona industriale di Sant’Andrea delle Fratte, a Perugia, nel pomeriggio di venerdì.

Il padre doveva effettuare un lavoro in una falegnameria di Sant’Andrea delle Fratte. Con lui c’erano la moglie e i cinque figli. Terminato il lavoro, la famiglia stava tornando a casa, quando il piccolo, per cause che i carabinieri stanno cercando di ricostruire, è sceso dal mezzo, già in movimento.

Il padre, che era alla guida, non ha potuto fare nulla per evitare l’impatto. Il piccolo è rimasto a terra, esanime. Inutili i tentativi del personale sanitario di rianimarlo.

Una Cabina di regia per affrontare i problemi del Lago Trasimeno

Una Cabina di regia per affrontare i problemi del Trasimeno. E’ quanto è stato deciso nel vertice che si è tenuto a Roma, presieduto dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci e a cui hanno partecipato, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami, il sottosegretario Emanuele Prisco, i rappresentanti del ministero dell’Ambiente, del dipartimento di Protezione civile, del commissario straordinario nazionale per i Fenomeni sulla Scarsità idrica, il direttore dell’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambiente, della Regione Toscana e dell’Autorità  del Bacino.

“Trovare una rapida soluzione alle gravi criticità che sta vivendo il lago Trasimeno e lavorare affinché si possano prevenire in futuro. Queste sono le esigenze che ho rappresentato e che hanno portato ad individuare alcuni percorsi possibili da mettere in atto in breve tempo” ha commentato la governatrice Tesei. Aggiungendo:  “Ringrazio il ministro Musumeci per aver dato seguito alla mia richiesta avanzata i giorni scorsi attraverso una lettera indirizzata a lui, e per conoscenza al Ministero dell’Ambiente, al Ministero delle Infrastrutture e al Ministero delle Politiche Agricole, in cui facevo presente le problematiche nonché le ricadute igienico sanitarie e socio economiche che stanno avendo sull’area lacustre umbra”.

Nel corso dell’incontro sono state esaminate le cause che hanno determinato l’abbassamento del livello del lago Trasimeno ed è stato individuato un percorso che verrà approfondito in una apposita seduta della Cabina di regia che verrà convocata a breve presso il Ministero dell’Ambiente. In quella sede saranno definite le tappe per rendere il lago navigabile anche per i traghetti e al tempo stesso lavorare per il dragaggio ed eliminare in tempi rapidi le criticità oggi presenti.

“Ho subito raccolto il puntuale e sentito grido d’allarme della presidente Tesei – ha affermato il Ministro Musumeci – e costituito il tavolo di lavoro con le istituzioni interessate. Ho colto la buona volontà di tutti nel trovare presto una soluzione, anche con provvedimenti straordinari, celeri ed efficaci”.

Confindustria Medio Tevere, Giorgio Comodi nuovo presidente

Giorgio Comodi, consigliere delegato di EMU Group, storica azienda di Marsciano specializzata nella produzione di arredi per l’esterno, guiderà la Sezione territoriale Media Valle del Tevere di Confindustria Umbria per il biennio 2024-2026.

L’Assemblea degli associati, che si è riunita al San Pietro Sopra le Acque Resort di Massa Martana, ha inoltre eletto alla vicepresidenza Federica Angelantoni (Angelantoni Industrie) e rinnovato il Consiglio direttivo.

Giorgio Comodi, già vicepresidente della Sezione, ha espresso un vivo ringraziamento alla presidente uscente Francesca Orsini Federici, giunta al termine del proprio mandato, evidenziando l’intenzione di portare avanti il percorso già intrapreso per contribuire allo sviluppo delle imprese e alla crescita del territorio.

“Ringrazio Francesca Orsini Federici – ha affermato Giorgio Comodi – per il lavoro svolto e l’impegno profuso in questi quattro anni. Sono onorato di assumere questo incarico a cui mi dedicherò, insieme alla vicepresidente e al Consiglio direttivo, con determinazione. Il nostro territorio esprime realtà industriali di eccellenza e un patrimonio importante in termini di competenze e capacità produttiva. Continueremo a lavorare per valorizzare al meglio il nostro sistema industriale, puntando sul confronto e sulla capacità di dialogo con le istituzioni, per crescere e alimentare l’attrattività. La collaborazione con le altre Sezioni territoriali e di categoria resterà un punto fermo nell’attività della nostra Sezione, in continuità con quanto fatto e coerentemente con gli indirizzi tracciati dalla presidenza di Confindustria Umbria”.

Innovazione tecnologica, transizione digitale ed ecologica, formazione e orientamento dei giovani resteranno temi centrali anche nel prossimo mandato: “Per assicurare al nostro sistema economico e territoriale la competitività necessaria nei nuovi contesti – ha aggiunto Giorgio Comodi – occorre investire in innovazione e in misure di sostenibilità. La Sezione continuerà a lavorare su tematiche legate a sicurezza nei luoghi di lavoro, ambiente e comunità energetiche rinnovabili. È inoltre fondamentale incentivare l’inserimento lavorativo dei giovani nelle imprese locali, attraverso una formazione che tenga conto delle attitudini degli studenti e delle esigenze delle aziende”.

Nel tracciare il bilancio dell’attività svolta dalla Sezione, la presidente uscente Francesca Orsini Federici ha ricordato le iniziative realizzate “per favorire una maggiore conoscenza tra le imprese, anche attraverso visite aziendali, con l’obiettivo di creare occasioni di confronto e relazioni di valore. Occorre implementare la visione di sviluppo del territorio attraverso azioni concrete che consentano al tessuto produttivo di cogliere al meglio le opportunità attualmente presenti, investendo sul proprio futuro e su quello della comunità in cui operano”.

Alla parte pubblica dell’Assemblea è intervenuto il professor Patrizio Graziani, docente di Imprenditorialità Sostenibile al Dipartimento di Management dell’Università di Roma La Sapienza e docente di Umbria Business School, che ha approfondito i temi dello sviluppo sostenibile, della implementazione dei criteri ESG e del coinvolgimento delle risorse umane.

Il nuovo gruppo dirigente

L’Assemblea ha eletto anche i componenti del Consiglio direttivo della Sezione Media Valle del Tevere:

Presidente

Giorgio Comodi, EMU Group

Vicepresidente

Federica Angelantoni, Angelantoni Industrie

Consiglio Direttivo

Gianluigi Angelantoni, Angelantoni Test Technologies

Ilaria Baccarelli, Roccafiore Wine Resort & SPA – Il Collino di Todi

Massimiliano Bellucci, CBL Electronics

Andrea Coletti, Lennok

Giacomo Giglioni, G.M.P.

Amanzio Granieri, Elcom System

Vladimiro Margutti, Ecomet

Gianni Meneghini, F.B.M. Fornaci Briziarelli Marsciano

Alessandro Viola, Viola Consulting

Past President

Francesca Orsini Federici, Angelantoni Industrie

“Dialoghi di Spirito”: a Orvieto incontro sul ruolo dell’artigianato nel futuro della città

“Rinascita urbana: il ruolo centrale dell’artigianato nel futuro delle città”. Questo il titolo del quaderno della Fondazione Germozzi che sarà presentato giovedì 19 settembre, alle ore 17 a Orvieto (Palazzo dei Sette) nell’incontro organizzato da Confartigianato.

L’evento, che rientra nei “Dialoghi di Spirito Artigiano” della Fondazione Germozzi – Confartigianato, offrirà l’occasione per un confronto sul tema di come le attività artigiane, anche nella società attuale, caratterizzino e influiscano sullo sviluppo, economico e sociale, del tessuto urbano e della comunità che la abita.

Del resto il format dei “Dialoghi di Spirito Artigiano” porta a contatto della realtà urbane e produttiva le elaborazioni e le linee di tendenza della manifattura e della cultura artigianale, come elemento vivo e costituente i valori della realizzazione dell’uomo.

L’iniziativa, in collaborazione con Cassa di Risparmio di Orvieto e Confidi UNI.CO, è realizzata dalle associazioni territoriali Confartigianato Terni, Viterbo e Rieti, che continuano in questo modo il proprio impegno, costituendo ormai in Italia una buona pratica di sinergia operativa e collaborazione interregionale nel non facile campo della rappresentatività territoriale delle imprese.

L’evento sarà introdotto da Roberta Tardani sindaca di Orvieto, Mauro Franceschini presidente di Confartigianato Imprese Umbria e Micheal Del Moro presidente di Confartigianato Imprese Lazio.

La tavola rotonda, moderata dal giornalista Massimo Sbardella, vedrà la partecipazione di Maurizio Aluffi segretario Confartigianato Imprese Rieti, Paolo Manfredi consulente Confartigianato per la trasformazione digitale, Michele Michelini della Direzione Sviluppo Economico delal Regione Umbria, Carlo Ottone direttore Generale MICH (Maestrale Innovation Creating Hub), Fabio Renzi segretario generale Fondazione Symbola. Conclude i lavori Michele Medori, segretario Confartigianato Imprese Terni.

Un’occasione non comune per ragionare delle trasformazioni economiche di breve e di lungo periodo e acquisire gli strumenti culturali e operativi per non subire queste trasformazioni, ma anzi per riconoscerne e sfruttarne le opportunità. Considerandole come il panorama di intervento dei vecchi e nuovi business, in una prospettiva che non marginalizza, ma esalta la cultura della manifattura artigianale, anche e soprattutto nelle città medie e nelle aree interne.

Ast, incontro in Regione: anche i sindacati chiedono certezza su investimenti e Accordo di programma

Che il Governo si faccia garante del percorso che dovrà portare in tempi certi a concludere l’Accordo di programma e il piano industriale di Ast “nella sua interezza”, secondo gli impegni assunti da Arvedi ad aprile 2022. 

E’ quanto hanno chiesto le organizzazioni sindacali di categoria Fim – Fiom, Uilm – Fismic -Ugl territoriali durante l’incontro avuto in Regione con la governatrice Tesei, insieme al vicesindaco di Terni Corridore e al presidente della Provincia Pernazza, sulla situazione attuale e nel prossimo futuro della Acciai Speciali Terni, tra nodo dei costi energetici per la produzione siderurgica, le ricadute sul Piano industriale di Ast dopo la chiusura del secondo forno e i tempi dell’Accordo di programma, dopo la sollecitazione fatta da Confartigianato.

L’incontro, fanno sapere le stesse organizzazioni sindacali, è stato interlocutorio. Le istituzioni locali di fatto hanno confermato quanto affermato dal ministro Urso in sede di interrogazione parlamentare, ovvero che il Governo non può intervenire direttamente sui costi energetici. E questo al netto delle interlocuzioni della presidente Tesei con Enel, che ha confermato la possibilità solo di accordi commerciali.

Le organizzazioni sindacali hanno ribadito che “è finito il tempo dei buoni propositi” e richiesto in tempi rapidi un chiarimento con tutti gli stakeholder sul tema, fino ad arrivare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Inoltre hanno espresso “grande preoccupazione” sul futuro del sito, anche a fronte delle fermate impiantistiche che l’azienda ha dichiarato con l’apertura della cassa integrazione ordinaria per 200 persone e la contestuale lavorazione di bramme prodotte al difuori dello stabilimento ternano.

“È indispensabile in questa fase – scrivono i sindacati – chiarire gli impegni di Arvedi su Ast rappresentati il 1° aprile 2022 in termini di assetti, investimenti, produzioni di Inox, Fucinati, Tubi e i relativi livelli occupazionali diretti e dell’indotto. Per questo abbiamo raffigurato alle istituzioni le nostre perplessità sul piano di rilancio del Tubificio che per noi altro non è, invece, che un nuovo ridimensionamento”.

Tali preoccupazioni, affermano i sindacati, sono state condivise da tutto il tavolo istituzionale.

“C’è bisogno di tempi celeri e certi – concludono le segreterie territoriali di Fim – Fiom, Uilm – Fismic -Ugl e le Rsu del Gruppo Ast – per ciò che rappresenta Ast nel territorio in termini sociali ed economici. Per questo è indispensabile un’interlocuzione con il Governo che veda presenti le organizzazioni dei lavoratori che deve portare a conclusione l’accordo di programma e il piano industriale nella sua interezza”.

Fiume di cocaina in Umbria, 7 misure cautelari tra Foligno e Spoleto

I carabinieri della Compagnia di Spoleto hanno dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Spoleto, su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta dal procuratore capo Claudio Cicchella, nei confronti di 7 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio e spaccio di sostanze stupefacenti continuata e in concorso.

L’operazione è scattata – alle prime luci dell’alba – oltre che nella provincia di Perugia anche in quelle di Fermo, Frosinone e Siena con il supporto di militari dei locali Comandi Provinciali, della componente aerea del 16º Nucleo Elicotteri Carabinieri di Rieti e del Nucleo Cinofili di Pesaro.

Le indagini, avviate nel mese di aprile dello scorso anno e protrattesi sino alla primavera del 2024, hanno consentito di identificare soggetti di origine albanese e italiana, di età compresa tra i 19 e i 44 anni, che alimentavano e gestivano alcune piazze di spaccio tra Spoleto e Foligno.

L’attività ha avuto il suo naturale sviluppo, a seguito del sequestro di 50 gr. di cocaina nei confronti di uno degli indagati nel corso di servizi a contrasto dello spaccio. A riscontro dell’assunto accusatorio nel mese di novembre 2023 è stato arrestato in flagranza di reato un giovane pusher albanese operante nell’hinterland spoletino, da cui scaturiva il sequestro di diverse dosi destinate allo spaccio e successivamente, nel mese di dicembre, è stato arrestato uno degli indagati, attualmente sottoposto al regime cautelare degli arresti domiciliari, per la detenzione di 100 grammi di cocaina destinati alla vendita al dettaglio con il successivo sequestro di circa 3.000 euro, ritenuto provento dell’attività di spaccio.
Tali attività di riscontro consentivano di porre le basi informative per l’avvio di un’indagine maggiormente articolata, direttamente condotta anche con l’ausilio di strumenti tecnici.

L’ipotesi accusatoria, suffragata da captazioni telefoniche ed ambientali, ha trovato degli importanti sviluppi investigativi negli accertamenti condotti dai carabinieri, con riscontri acquisiti durante i servizi preventivi effettuati sul territorio con specifiche attività di osservazione, controllo e pedinamento, nonché controlli su strada con il prezioso impiego degli equipaggi dell’Aliquota Radiomobile in perfetta sinergia con le pattuglie delle Stazioni carabinieri.

L’attività svolta dagli investigatori, che si concludeva nel mese di marzo 2024, ha permesso dunque di smantellare importanti “piazze” di spaccio a Spoleto e a Foligno. Gli indagati gestivano un’importante giro d’affari derivante dalla vendita dello stupefacente.

Chili di droga dalle Marche

In particolare gli albanesi dimoranti in Foligno, ora tutti in carcere, si approvvigionavano di alcuni chilogrammi di cocaina al mese tramite un canale di rifornimento che riconduceva al litorale marchigiano e che faceva riferimento ad un referente del posto, loro connazionale, anch’egli ora in carcere.
Oltre ai sequestri operati, sono stati monitorati numerosi trasporti di partite di cocaina da parte di alcuni degli indagati, ma anche molti episodi di detenzione e successiva cessione della droga, per più kg di sostanza stupefacente che immessa sul territorio avrebbe avuto un considerevole valore di mercato.
La cocaina, appena giunta a destinazione alla periferia del comune di Foligno, veniva interrata tra la boscaglia e da lì, di volta in volta, dagli stessi prelevata per essere sottoposta, in appartamenti adibiti a veri e propri laboratori, al taglio e confezionamento in dosi, che venivano poi distribuite in favore delle piazze di spaccio tra le vie del centro storico dei comuni di Spoleto e Foligno, luoghi alla ribalta della stampa per la movida, proprio mediante l’impiego di pusher, utilizzati anche come vettori, in grado di rifornire rapidamente i clienti al dettaglio.

Il blitz dei carabinieri

Nel corso delle indagini i militari hanno rinvenuto, occultato in agro boschivo, un involucro contenente circa 450 grammi di cocaina, nonché 500 grammi di marijuana sottoposti a sequestro, che venduti al dettaglio avrebbero fruttato circa 60.000 euro, riconducibile all’attività illecita posta in essere dagli indagati.

Il gip di Spoleto, considerata la gravità indiziaria in ordine ai reati ascritti, ricorrendo la sussistenza delle esigenze cautelari – tra le quali il pericolo di reiterazione dei reati – valutata la pericolosità sociale ha emesso per 4 indagati la misura della custodia in carcere, per 2 l’obbligo di dimora nel comune di residenza con obbligo di permanenza in casa durante le ore notturne e per 1 il divieto di dimora nella regione Umbria.

Contestualmente agli arresti, sono state eseguite perquisizioni domiciliari, veicolari e presso n. 2 esercizi commerciali che hanno consentito di rinvenire e sequestrare diverse dosi di stupefacente, bilancini e materiale per il confezionamento, nonché circa 40.000 euro in contanti, somma ritenuta verosimilmente provento dell’attività illecita.

L’attività illecita investigata, sulla base delle riscontrate prassi operative messe in atto e tenuto conto del volume d’affari, era in via di espansione: specificatamente tale entità autonoma, costituita dalla prevalente presenza di soggetti di origine albanese – di sicuro carisma criminale -, si trovava al punto di svolta e assestamento verso la creazione di un’organizzazione strutturata.

Il risultato conseguito costituisce l’esito della costante azione di prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti da parte dei militari dell’Arma, sotto la costante direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto.