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Operaio muore travolto da un furgone sull’Autostrada

L’incidente in un cantiere nel tratto tra Fabro e Orvieto, dove risiedeva. La vittima aveva 38 anni

Umberto Losito, un operaio di 38 anni, addetto alla manutenzione stradale per conto di una ditta di Orvieto (dove risiedeva con la moglie e la figlia di soli 3 anni) è morto sulla carreggiata nord dell’autostrada A1, tra Fabro e Orvieto.
Nell’allestimento di un cantiere, l’operaio è morto travolto da un furgone condotto da un 34enne tunisino residente in Toscana, dipendente di una ditta che consegna alimentari. Il 34enne aveva appena terminato di effettuare una consegna ad un esercizio di Orvieto ed aveva imboccato l’autostrada in direzione nord, per tornare in Toscana.
Il conducente del veicolo è risultato negativo all’alcoltest. Il furgone è stato posto sotto sequestro, così come il mezzo con il quale la vittima aveva raggiunto il cantiere.
I rilievi sono stati effettuati dalla polizia stradale. La Procura di Terni ha aperto un fascicolo per omicidio stradale.

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L’ultimo commosso saluto a Sandro Mendoza, poi la fiaccolata contro i rischi sul lavoro

I funerali del 26enne morto a seguito delle gravi ustionati nell’incidente all’interno dell’Ast: “Come un figlio”

Le comunità di Terni e dell’Umbria intera, rappresentate dal sindaco Stefano Bandecchi e dalla presidente Stefania Proietti, si sono strette intorno alla famiglia Mendoza Bailon nel giorno dell’ultimo saluto a Sanderson Ney, per tutti Sandro, il 26enne dipendente della Tapojarvi morto dopo giorni di agonia per le ustioni provocate nell’incidente nell’area Ast.
Nella giornata di lutto cittadino, in tanti hanno raggiunto la Sala del regno dei Testimoni di Geova per il rito di addio al giovane Sandro. “Per molti come un figlio”, come è stato ricordato nelle commoventi parole rivolte di fronte ai familiari, ai colleghi di lavori ed ai dipendenti di tutto l’indotto Ast, ai rappresentanti sindacali e alle autorità presenti.
Il sindaco Bandecchi ha voluto portare in spalla la bara con il corpo di Sandro, che ora riposa nel cimitero di piazzale Caduti di Montelungo.
Una giornata di lutto, con bandiere a mezz’asta e serrande chiuse per alcune ore, per la città di Terni, che mercoledì sera ospiterà la fiaccolata di sensibilizzazione ai rischi sul lavoro organizzata dai sindacati.

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Lunedì i funerali di Sandro Mendoza, morto per le ustioni nell’incendio all’Ast

Il 26enne era addetto al trasporto delle scorie di acciaio fuso che si sono rovesciate, incendiando il mezzo che guidava

Saranno celebrati lunedì 24 marzo, alle ore 14,30, nel Tempio di testimoni di Geova in via Turati a Terni, i funerali di Sanderson “Sandro” Mendoza, il 26enne dipendente della ditte Tapojarvi, morto dopo sei giorni di agonia in ospedale a seguito delle gravi ustionati provocate dalle scorie di acciaio fuso che stava trasportando con il suo mezzo nell’area Ast di Terni.

Un incidente sul quale la Procura di Terni sta indagando. Dopo il nulla osta del magistrato, che ha ritenuto di non dover procedere con l’autopsia, i familiari hanno potuto stabilire la data delle esequie, alle quali parteciperanno anche i rappresentanti sindacali e tanti colleghi di tutto l’indotto Ast. Lavoratori che, per decisione dell’azienda, potranno ottenere un permesso retribuito.

I colleghi hanno deciso di devolvere un’ora di stipendio alla famiglia della giovane vittima.

La cui morte ha riaperto il dibattito sulla sicurezza nelle lavorazioni Ast e in generale nei luoghi di lavoro. Per sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica su questo tema, affinché non si abbassi l’attenzione sulla sicurezza ma anzi si arrivi all’attivazione di ulteriori misure e investimenti, i sindacati, dopo lo sciopero che che era stato indetto una volta appresa la tragica notizia, stanno organizzando una fiaccolata a Terni.

Alla vigilia del sentito derby di calcio, le tifoserie di Ternana e Perugia si sono unite nei messaggi di cordoglio alla famiglia di Sandro Mendoza.

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Massacrata di botte dal compagno, ricoverata in prognosi riservata

La 49enne ha tredici costole fratturate e lesioni interne, il 25enne aveva simulato un incidente stradale: arrestato

Tredici costole fratturate, lesioni al volto e sulla schiena. E’ ricoverata in prognosi riservata all’ospedale di Perugia la 49enne di Petrignano di Assisi arrivata all’alba al pronto soccorso in gravissime condizioni.
Il compagno, 25enne, ha detto che la donna si era ferita a seguito di un incidente stradale. Ma secondo i carabinieri di Marsciano e Todi, a ridurla in quello stato sarebbe stato proprio il compagno, anche sulla base della tipologia delle lesioni riscontrate dai medici, che raccontano invece di un brutale pestaggio. L’incidente sarebbe stato simulato proprio per coprire il pestaggio.
Il 25enne è stato arrestato e associato alla Casa di Reclusione di Spoleto, in attesa dell’udienza di convalida. Nel frattempo, è stato attivato il protocollo del “Codice Rosso”, previsto per i casi di violenza di genere a protezione della vittima.
Già la sera precedente a Fratta Todina, dove i due abitano, erano dovuti intervenire i carabinieri, per una violenta lite. Gli animi si erano apparentemente calmati. E invece, questo il sospetto degli inquirenti, la lite – probabilmente legata all’uso di droga – sarebbe proseguita e degenerata, fino al brutale pestaggio che l’ha ridotta in fin di vita.
La donna, vista la gravità delle lesioni, è stata stabilizzata ed intubata, nel reparto di terapia intensiva. I medici al momento si sono riservati la prognosi, in particolare a causa delle numerose lesioni interne.

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I funerali di “Sandro” Mendoza, solidarietà dai dipendenti Ast e del Tubificio

E’ stata restituita ai familiari la salma di Sanderson “Sandro” Mendoza, il dipendente 26enne dell’azienda Tapojarvi, morto dopo sei giorni di agonia in ospedale a seguito delle gravi ustionati provocate dalle scorie di acciaio fuso che stava trasportando con il suo mezzo nell’area Ast di Terni.

La Procura ha infatti ritenuto di non dover effettuare l’autopsia sul corpo del giovane. Potranno quindi essere programmati i funerali, ai quali, per disposizione dei vertici Ast, i lavoratori che vorranno potranno partecipare utilizzando un permesso retribuito.

I sindacati di Ast e del Tubificio, intanto, hanno deciso che verrà donata alla famiglia Mendoza un’ora di lavoro.

Una tragedia che ha scosso l’intera città di Terni e il mondo del lavoro, per questa ennesima morte.

Motociclista muore nello scontro con un Suv condotto da 78enne

Incidente mortale nel tardo pomeriggio di giovedì a Perugia, lungo la strada che collega San Marco a Cenerente.

Un uomo di 51 anni, il carabinieri Luigi Flamini, ha perso la vita. La sua moto si è scontrata con un Suv condotto da una persona di 78 anni.

Le cause dell’incidente sono in corso di accertamento da parte della polizia locale.

Per il 51enne non c’è stato nulla da fare. Il personale del 118 ha potuto soltanto constatarne il decesso. Illesa la persona anziana.

La moto e la vettura sono state poste sotto sequestro. Si attendono disposizioni del magistrato per l’eventuale autopsia sul corpo della vittima.

Cassa e licenziamenti volontari, ma la Rsu Uilm Forvia è preoccupata per il futuro

Riunione del sindacato, sotto accusa l’assenza di manager per difendere il sito ternano all’interno della multinazionale

Esprime “preoccupazione per il futuro” la Rsu Uilm di Forvia, che si sono riunite per analizzare la situazione in cui versa la più grande azienda dell’automotive della provincia ternana.

Per la RSU UILM di Forvia in questo momento complicato per il settore dell’auto, “dialogo e serie relazioni industriale possono essere lo strumento per garantire futuro a tutti i lavoratori e consolidamento dello stabilimento”.

Inoltre la RSU UILM di Forvia alla conclusione del percorso individuato con le organizzazioni sindacali territoriali – cassa integrazione straordinaria e procedura di licenziamento volontaria ed incentivata – confida che al raggiungimento degli obbiettivi prefissati lo stabilimento e tutti i lavoratori siano al sicuro.

La RSU UILM di Forvia crede che “la confusione organizzativa, senza manager nei posti essenziali, sia una conferma della poca lucidità che si utilizza per gestire una fabbrica come quella che conoscevamo e che, dopo la ristrutturazione, manca di riferimenti che garantiscano il ruolo determinante all’interno della multinazionale. Riferimenti organizzativi, modalità di gestione approssimativa e poca trasparenza negli obbiettivi potrebbero essere elementi, anche se scaturiti da una confusione europea, che deflagrano sulla solidità di uno dei più importanti Plant della multinazionale francese”.

In attesa che venga convocato il tavolo dell’automotive, che in Umbria conta 150 imprese e circa 7mila lavoratori, la Rsu UILM di Forvia si rende disponibile al confronto e considera fondamentale aprire una nuova discussione con la proprietà per capire investimenti e prospettive future, considerando prioritario il mantenimento dei livelli occupazionali e salariali”.

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Le indagini sul bar distrutto dall’incendio IMMAGINI

Foligno, i carabinieri stanno vagliando i rilievi effettuati sul posto dai vigili del fuoco

Non era ancora l’alba quando è scattato l’allarme per un incendio in un bar del centro storico di Foligno.

I vigili del fuoco sono arrivati sul posto intorno alle 4 ed hanno provveduto a spegnere le fiamme. All’interno non c’erano persone, ne altre sono state coinvolte nelle vicinanze. Ingenti i danni alla struttura.

Sul posto è giunta anche una pattuglia dei carabinieri. Le cause dell’incendio sono al momento in corso di accertamento. Dai riscontri fatti, però, prende corpo l’ipotesi della natura dolosa.

  • incendio foligno 2

  • incendio foligno 3

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Spoleto, nel fine settimana si demolisce il sottopasso ferroviario

La strada chiusa dalle 7 di sabato 22 alle 5 di lunedì 24 marzo: i percorsi alternativi

Sarà demolito e poi ricostruito il sottopasso ferroviario di Madonna di Lugo.

L’intervento richiederà, dalle 7 di sabato 22 alle 5 di lunedì 24 marzo, una diversa regolamentazione del transito veicolare e pedonale con deviazione su percorsi alternativi.

Questi i percorsi alternativi consigliati.

Per raggiungere via Sandro Pertini dalla rotatoria dello svincolo Nord, si può procedere verso la rotatoria presente all’altezza della scuola Villa Redenta, proseguire in via Caduti di Nassirya, superare la rotatoria di via Piazza D’Armi in direzione San Sabino, prendere la SS685 Tre Valli allo svincolo San Sabino-Crociferro ed uscire dalla SS685 Tre Valli, allo svincolo che porta a Madonna di Lugo in via Sandro Pertini.

Per coloro che invece procedono da San Giacomo sarà possibile fare il percorso inverso, attraverso la SS685 Tre Valli fino a San Sabino Crociferro, per poi proseguire verso via Caduti di Nassirya e via Pietro Conti.

Il servizio di trasporto pubblico è deviato sul nuovo percorso concordato e autorizzato.

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Il Cammino del miracolo del Corpus Domini: fede, cultura, ambiente

Il secondo progetto di trekking tra l’Orvietano e la Tuscia è stato presentato al vescovo Sigismondi e al presidente del Capitolo della cattedrale don Danilo Innocenzi

E’ un percorso tra fede, storia, cultura e ambiente il Cammino del miracolo del Corpus Domini, presentato al vescovo Gualtiero Sigismondi e al presidente del Capitolo della Cattedrale, don Danilo Innocenzi. 

Si tratta del secondo progetto di trekking che ha come riferimento l’area orvietana e la Tuscia, questa volta collegato all’evento prodigioso del 1263 conosciuto da tutta la cristianità come il miracolo di Bolsena e alla istituzione della festa del Corpus Domini ad opera del papa Urbano IV con la promulgazione della bolla “Transiturus de hoc mundo”.

Al vescovo Sigismondi e a don Danilo Innocenzi è stato fatto omaggio della guida del Cammino del miracolo del Corpus Domini, la cui presentazione avverrà ufficialmente nelle prossime settimane per diventare poi pienamente operativo già nel mese di aprile.

Dopo l’avvio, a fine 2023, del Cammino dell’intrepido Larth, che sta conoscendo un successo crescente, adesso si punta all’asse Bolsena-Orvieto con un cammino di 19 chilometri, pensato per conferire la massima dignità possibile e garantire la più ampia diffusione, non solo nei confini nazionali, ad un evento centrale nella storia del cattolicesimo e indissolubilmente connesso all’identità di Orvieto e Bolsena.

“Il progetto del turismo lento – dicono i promotori dei cammini, Emanuele Rossi, Luca Sbarra e Claudio Lattanzi – si arricchisce di un nuovo servizio che rafforzerà dal punto di vista culturale e turistico la nostra terra in occasione dell’anno giubilare, ma questo progetto guarda lontano perché l’obiettivo ambizioso è quello di unire la comunità religiosa e quella laica in un grande iniziativa di valore sociale oltre che promozionale e spirituale”.

Attenzione al territorio anche nei gadget del Cammino del miracolo del Corpus Domini: saranno realizzati da artigiani e da cooperative sociali locali, cosi come massima sarà la collaborazione, assicurano gli ideatori, con le aziende del territorio e tra gli organizzatori e la Curia.

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