E’ stata restituita ai familiari la salma di Sanderson “Sandro” Mendoza, il dipendente 26enne dell’azienda Tapojarvi, morto dopo sei giorni di agonia in ospedale a seguito delle gravi ustionati provocate dalle scorie di acciaio fuso che stava trasportando con il suo mezzo nell’area Ast di Terni.
La Procura ha infatti ritenuto di non dover effettuare l’autopsia sul corpo del giovane. Potranno quindi essere programmati i funerali, ai quali, per disposizione dei vertici Ast, i lavoratori che vorranno potranno partecipare utilizzando un permesso retribuito.
I sindacati di Ast e del Tubificio, intanto, hanno deciso che verrà donata alla famiglia Mendoza un’ora di lavoro.
Una tragedia che ha scosso l’intera città di Terni e il mondo del lavoro, per questa ennesima morte.
Riunione del sindacato, sotto accusa l’assenza di manager per difendere il sito ternano all’interno della multinazionale
Esprime “preoccupazione per il futuro” la Rsu Uilm di Forvia, che si sono riunite per analizzare la situazione in cui versa la più grande azienda dell’automotive della provincia ternana.
Per la RSU UILM di Forvia in questo momento complicato per il settore dell’auto, “dialogo e serie relazioni industriale possono essere lo strumento per garantire futuro a tutti i lavoratori e consolidamento dello stabilimento”.
Inoltre la RSU UILM di Forvia alla conclusione del percorso individuato con le organizzazioni sindacali territoriali – cassa integrazione straordinaria e procedura di licenziamento volontaria ed incentivata – confida che al raggiungimento degli obbiettivi prefissati lo stabilimento e tutti i lavoratori siano al sicuro.
La RSU UILM di Forvia crede che “la confusione organizzativa, senza manager nei posti essenziali, sia una conferma della poca lucidità che si utilizza per gestire una fabbrica come quella che conoscevamo e che, dopo la ristrutturazione, manca di riferimenti che garantiscano il ruolo determinante all’interno della multinazionale. Riferimenti organizzativi, modalità di gestione approssimativa e poca trasparenza negli obbiettivi potrebbero essere elementi, anche se scaturiti da una confusione europea, che deflagrano sulla solidità di uno dei più importanti Plant della multinazionale francese”.
In attesa che venga convocato il tavolo dell’automotive, che in Umbria conta 150 imprese e circa 7mila lavoratori, la Rsu UILM di Forvia si rende disponibile al confronto e considera fondamentale aprire una nuova discussione con la proprietà per capire investimenti e prospettive future, considerando prioritario il mantenimento dei livelli occupazionali e salariali”.
Foligno, i carabinieri stanno vagliando i rilievi effettuati sul posto dai vigili del fuoco
Non era ancora l’alba quando è scattato l’allarme per un incendio in un bar del centro storico di Foligno.
I vigili del fuoco sono arrivati sul posto intorno alle 4 ed hanno provveduto a spegnere le fiamme. All’interno non c’erano persone, ne altre sono state coinvolte nelle vicinanze. Ingenti i danni alla struttura.
Sul posto è giunta anche una pattuglia dei carabinieri. Le cause dell’incendio sono al momento in corso di accertamento. Dai riscontri fatti, però, prende corpo l’ipotesi della natura dolosa.
La strada chiusa dalle 7 di sabato 22 alle 5 di lunedì 24 marzo: i percorsi alternativi
Sarà demolito e poi ricostruito il sottopasso ferroviario di Madonna di Lugo.
L’intervento richiederà, dalle 7 di sabato 22 alle 5 di lunedì 24 marzo, una diversa regolamentazione del transito veicolare e pedonale con deviazione su percorsi alternativi.
Questi i percorsi alternativi consigliati.
Per raggiungere via Sandro Pertini dalla rotatoria dello svincolo Nord, si può procedere verso la rotatoria presente all’altezza della scuola Villa Redenta, proseguire in via Caduti di Nassirya, superare la rotatoria di via Piazza D’Armi in direzione San Sabino, prendere la SS685 Tre Valli allo svincolo San Sabino-Crociferro ed uscire dalla SS685 Tre Valli, allo svincolo che porta a Madonna di Lugo in via Sandro Pertini.
Per coloro che invece procedono da San Giacomo sarà possibile fare il percorso inverso, attraverso la SS685 Tre Valli fino a San Sabino Crociferro, per poi proseguire verso via Caduti di Nassirya e via Pietro Conti.
Il servizio di trasporto pubblico è deviato sul nuovo percorso concordato e autorizzato.
Il secondo progetto di trekking tra l’Orvietano e la Tuscia è stato presentato al vescovo Sigismondi e al presidente del Capitolo della cattedrale don Danilo Innocenzi
E’ un percorso tra fede, storia, cultura e ambiente il Cammino del miracolo del Corpus Domini, presentato al vescovo Gualtiero Sigismondi e al presidente del Capitolo della Cattedrale, don Danilo Innocenzi.
Si tratta del secondo progetto di trekking che ha come riferimento l’area orvietana e la Tuscia, questa volta collegato all’evento prodigioso del 1263 conosciuto da tutta la cristianità come il miracolo di Bolsena e alla istituzione della festa del Corpus Domini ad opera del papa Urbano IV con la promulgazione della bolla “Transiturus de hoc mundo”.
Al vescovo Sigismondi e a don Danilo Innocenzi è stato fatto omaggio della guida del Cammino del miracolo del Corpus Domini, la cui presentazione avverrà ufficialmente nelle prossime settimane per diventare poi pienamente operativo già nel mese di aprile.
Dopo l’avvio, a fine 2023, del Cammino dell’intrepido Larth, che sta conoscendo un successo crescente, adesso si punta all’asse Bolsena-Orvieto con un cammino di 19 chilometri, pensato per conferire la massima dignità possibile e garantire la più ampia diffusione, non solo nei confini nazionali, ad un evento centrale nella storia del cattolicesimo e indissolubilmente connesso all’identità di Orvieto e Bolsena.
“Il progetto del turismo lento – dicono i promotori dei cammini, Emanuele Rossi, Luca Sbarra e Claudio Lattanzi – si arricchisce di un nuovo servizio che rafforzerà dal punto di vista culturale e turistico la nostra terra in occasione dell’anno giubilare, ma questo progetto guarda lontano perché l’obiettivo ambizioso è quello di unire la comunità religiosa e quella laica in un grande iniziativa di valore sociale oltre che promozionale e spirituale”.
Attenzione al territorio anche nei gadget del Cammino del miracolo del Corpus Domini: saranno realizzati da artigiani e da cooperative sociali locali, cosi come massima sarà la collaborazione, assicurano gli ideatori, con le aziende del territorio e tra gli organizzatori e la Curia.
Rinviata la cerimonia di consegna del Pialletto d’oro 2025, a Orvieto, a seguito dell’improvvisa scomparsa di Carlo Graziani, titolare della AspirMecc, artigiano della CNA e vincitore del Pialletto d’oro 2024.
Per rispetto, la cerimonia si terrà martedì 15 aprile.
“CNA Umbria – ha dichiarato il presidente regionale dell’Associazione, Michele Carloni – ha appreso con dolore la scomparsa improvvisa del proprio associato. Alla famiglia, agli amici e ai colleghi del compianto Carlo Graziani vanno le nostre più sentite condoglianze. In segno di cordoglio abbiamo quindi deciso di rinviare al mese prossimo l’iniziativa che si sarebbe dovuta tenere oggi”.
Quest’anno, che segna il quarantennale del premio istituito dalla CNA territoriale di Orvieto per celebrare l’eccellenza artigianale e imprenditoriale locale, la cerimonia sarebbe stata preceduta da un incontro con le imprese per parlare di innovazione. Anche questa parte dell’iniziativa è stata rinviata al 15 aprile 2025.
Quello di oggi, lunedì, è il giorno del lutto a Terni. Per i lavoratori dell’Ast e di tutto l’indotto, fermi fino alle 22 di stasera, per lo sciopero indetto dopo la morte di Sanderson Mendoza, il 26enne dipendente della Tapojarvi, società che gestisce il trattamento delle scorie per Ast.
E proprio scorie di acciaio fuso, che il giovane stava trasportando, si sono rovesciate, incendiando il mezzo speciale adibito al trasporto del paiolo. Sanderson è stato estratto dal mezzo con ustioni gravissime sull’80 per cento del corpo. E’ morto all’ospedale Sant’Eugenio di Roma, dopo sei giorni di agonia.
La Procura di Terni, che indaga sull’incidente, ha cambiato l’ipotesi di reato da lesioni colpose a omicidio colposo.
Negli stabilimenti Tapojarvi di tutto il mondo è stato osservato un minuto di silenzio. Così come in Consiglio comunale a Terni, città piombata nel dolore e nell’indignazione.
Svolta nelle indagini per la morte di Andrea Prospero, il 19enne studente di informatica all’Università di Perugia trovato senza vita in una stanza del centro storico che aveva preso in affitto all’insaputa di familiari e amici.
Si tratta di un giovane, appena 18enne, che risiede nel Lazio. A lui gli inquirenti sono arrivati analizzando le chat nei cellulari trovati nella stanza di Andrea. Quei cellulari dai quali il 18enne, dopo che Andrea aveva assunto i farmaci letali, si preoccupava di far sparire il proprio nickname, per paura di essere identificato.
Del resto, come emerge dalle ultime drammatiche chat, proprio lui aveva dato consigli ad Andrea su come fare per togliersi la vita “senza soffrire”. Consigliandogli di assumere gli oppiacei con il vino, nel momento in cui lo studente di Lanciano aveva manifestato timori e ripensamenti.
Parole per le quali ora il 18enne si trova indagato, agli arresti domiciliari.
L’altro indagato è un giovane residente in Campania, colui che avrebbe venduto illegalmente i farmaci oppiacei ad Andrea Prospero. Forse – ma un aspetto che gli inquirenti stanno accertando – non sapendo che lo studente volessi assumerli per togliersi la vita.
Un gesto estremo che al momento sembra motivato da questioni private e non da altre attività che forse Andrea gestiva, come testimonierebbe il ritrovamento di numerose sim-card nella stanza dove si è ucciso. Ma questo è l’altro filone su cui la Procura di Perugia sta indagando.
È morto all’ospedale Sant’Eugenio di Roma, dopo sei giorni di agonia, Sanderson Mendoza, l’operaio 26enne dell’azienda Tapojarvi, gravemente ustionato dalle scorie di acciaio fuso che stava trasportando con il suo mezzo nell’area Ast di Terni.
Per cause in corso di accertamento, le scorie incandescenti erano fuoriuscite dal paiolo, incendiando il Klingher che il giovane, originario dell’Ecuador, stava conducendo.
Nonostante gli interventi immediati, il giovane era stato estratto dal mezzo con gravi ustioni sull’80 per cento del corpo. Quindi il ricovero all’ospedale Sant’Eugenio di Roma, dove è arrivato in condizioni disperate. Dopo sei giorni in coma farmacologico, è morto nella giornata di domenica.
Appresa la tragica notizia, la Rsu della fabbrica e le segreterie dei sindacati metalmeccanici hanno indetto uno sciopero immediato, appena il ciclo produttivo lo consentirà.
La Procura, che aveva aperto un’inchiesta sull’incidente, ora muterà l’ipotesi di reato su cui sta indagando.
Il sindaco di Terni, Stefani Bandecchi, ha espresso cordoglio alla famiglia di Sanderson Mendoza a nome di tutta la città di Terni. Ed ha ribadito il proprio impegno affinché i luoghi di lavoro siano occasione di sviluppo, indipendenza economica, realizzazione professionale e personale, in condizioni di sicurezza.
Anche la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti e la Giunta regionale hanno espresso forte cordoglio per la morte di Sanderson Mendoza: “Siamo vicini ai familiari e ai colleghi – le parole della presidente Proietti – questo nuovo drammatico incidente sul lavoro ci impegna sempre di più ad attivarci per il rispetto delle norme. Il tema della sicurezza sul lavoro deve rimanere prioritario per la tutela dei lavoratori e per garantire anche la qualità degli ambienti di lavoro. La Regione Umbria sarà in prima linea con un Piano ad hoc potenziando l’attività di controllo nelle fabbriche con un’attenzione anche alla formazione obbligatoria dei lavoratori e al rispetto dei protocolli di sicurezza. Intensificheremo in base alle nostre competenze le attività di prevenzione per arginare questo grande problema che rappresenta una sconfitta per tutti noi”.
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