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Amelia, crolla una parete rocciosa: non ci sono feriti

Crollo di una parete rocciosa ad Amelia, in via del Monte. La zona interessata dal crollo è stata transennata e interdetta, il capannone e l’abitazione vicino non erano utilizzati, mentre il piazzale veniva usato abitualmente come parcheggio. In quel momento c’erano parcheggiate due auto, rimaste bloccate, senza essere comunque toccate dalle pietre.

Sul posto sono intervenuti gli uomini del Distaccamento vigili del fuoco di Amelia del Comando Provinciale di Terni, insieme al personale della sede centra con i GOS (Gruppo operativo speciale) che hanno provveduto a rimuovere le pietre.

Sul posto personale dell’ufficio tecnico del Comune di Amelia, il vice sindaco Avio Proietti Scorsoni, il comandante della stazione carabinieri di Amelia e la polizia locale.

Litiga con la ex moglie convivente, scatta il braccialetto elettronico

Litiga con la ex moglie convivente, scatta il braccialetto elettronico dopo i racconti della donna. I carabinieri della Compagnia di Todi sono intervenuti in un’abitazione di Pantalla a seguito di una segnalazione al Numero Unico di Emergenza – NUE – 112.

I militari, giunti sul posto, si sono trovati di fronte a una situazione di grave tensione domestica che ha reso necessario l’attivazione del “Codice Rosso” e l’allontanamento urgente dalla casa familiare di un uomo 77enne, deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Spoleto per l’ipotesi di maltrattamenti in famiglia.

La misura è stata adottata a causa di vessazioni psicologiche e fisiche nei confronti della ex moglie convivente, raccontate dalla donna, che in precedenza non aveva mai avuto il coraggio di denunciare.

I militari hanno quindi effettuato una perquisizione nella camera da letto, dove hanno trovato una pistola carica nascosta nel cassetto del comodino. L’arma, pur essendo regolarmente detenuta, è stata ritenuta costituire un potenziale pericolo.

Inoltre, i militari, hanno provveduto a sequestrare cautelativamente anche diverse armi da caccia e il relativo munizionamento, tutti legalmente detenuti.

Il giudice del Tribunale di Spoleto, in sede di convalida dell’allontanamento, ha deciso di applicare anche il braccialetto elettronico al responsabile, misura necessaria per monitorare costantemente i movimenti dell’uomo e prevenire ulteriori episodi di violenza.

Le indagini proseguono per chiarire tutti gli aspetti della vicenda e valutare eventuali ulteriori azioni a tutela della vittima.

Sweet Pampepato presentato alla vetrina del TTG di Rimini

Presentato all’Italia e al mondo, attraverso la vetrina del TTG di Rimini, nello stand di Confartigianato, la prima edizione di , l’evento incentrato sul dolce tipico natalizio, che si terrà dal 22 al 24 novembre nelle vie principali del centro storico di Terni.

Un evento per celebrare un prodotto simbolo del territorio, che ha ottenuto la prestigiosa certificazione IGP. Sweet Pampepato è nato su iniziativa di Confartigianato Imprese Terni, promosso e con il contributo della Camera di Commercio dell’Umbria, con il contributo di Regione Umbria, con il patrocinio del Comune di Terni, lapartnership della Provincia di Terni, in collaborazione con i Produttori Certificati di Pampepato di Terni IGP, è organizzato da SGP Grandi Eventi.

Sweet Pampepato è un’iniziativa che stiamo supportando e aprirà le porte verso il natale, proponendo dolci della tradizione natalizia come il pampepato e il torrone – ha ricordato Michela Bordoni, assessore Comune di Terni con delega al turismo -. Auspichiamo che questa prima edizione sia solamente l’inizio di questo cammino insieme per promuovere il pampepato, il nostro dolce di Terni, unico a marchio IGP“.

Sweet Pampepato – ha evidenzia Mauro Franceschini, presidente Confartigianato Imprese Terni – è un evento sul quale Confartigianato Terni ha creduto molto. Dal 22 al 24 novembre Terni celebrerà la certificazione IGP del nostro dolce tipico natalizio, il pampepato. Ci aspettiamo un gran numero di visitatori soprattutto da fuori per condividere con loro questo dolce momento”.

Con la presenza dei produttori che io oggi rappresento al TTG di Rimini, realizziamo un sogno, non solo quello dell’IGP, ma anche il fatto che possiamo finalmente festeggiare questo raggiungimento importante – ha proseguito Ivana Fernetti, presidente Federazione Alimentazione Confartigianato Imprese Terni – . Prima di tutto per noi artigiani della città, ma soprattutto per il territorio perché è un dolce che riguarda tutta l’Umbria, tutti i ternani”.

La Camera di Commercio – ha dichiarato Federico Sisti, segretario generale Camera di Commercio dell’Umbria – ha sposato fin da subito questo progetto per costruire un evento importante non solo per Terni ma per tutta la regione. Sweet Pampepato può diventare un avvenimento che destagionalizza i flussi del turismo e consente di promuovere un dolce autentico e unico come il pampepato. Inoltre il prodotto e la kermesse possono essere uno strumento attrattivo per portare a Terni e in Umbria tanti turisti a scoprire le nostre meravigliose terre”.

Il progetto Sweet Pampepato è molto importante non solo per Terni, ma per tutto il territorio regionale perché non fa altro che valorizzare e mettere un tassello in più sul rafforzamento dell’identi0tà dell’Umbria e della sua capacità di porsi come destinazione autentica e originale” ha aggiunto Antonella Tiranti, dirigente Regione Umbria Area Programmazione, Cultura, Turismo

Soddisfatto Stefano Pelliciardi, Sgp Grandi Eventi: “É stato un grande sforzo di rete, una grande sinergia fra tanti soggetti, pubblici e privati per portare a termine un festival con spettacoli itineranti e grandi nomi come Raspelli, Vissani, Iginio Massari, solo per citarne alcuni. Ma ancora il processo al pampepato, la maxi costruzione del Thyrus il drago pasticcere, ispirato alla storia della città fatto di pampepato, showcooking, disfide gastronomiche, degustazioni guidate. Veramente un programma ricco, corposo e variegato per una delle feste più dolci del di Italia“.

AST, dopo il tavolo al Ministero Arvedi alla mostra sui 140 anni delle Acciaierie

Visita giovedì mattina al PalaSì di Terni del presidente di Arvedi AST, il cavalier Giovanni Arvedi, per ammirare la “grande opera” la mostra organizzata dall’azienda per celebrare i 140 anni della fondazione.

L’esposizione, aperta al pubblico fino al prossimo 23 ottobre – da lunedì a venerdì: 10-12 / 16-19, sabato e domenica: 10-12 / 15-19,30 con ingresso libero – ha inteso accendere i riflettori sul più imponente impianto di derivazione mai realizzato in Italia tra Ottocento e Novecento. Un sistema di condotte, turbine per l’adduzione delle acque dal Velino e la conseguente trasformazione della potenza dell’acqua in forza motrice e energia elettrica.

Ad accompagnare il cav. Arvedi durante la visita, il vice presidente Mario Arvedi Caldonazzo, l’amministratore delegato Dimitri Menecali, il responsabile risorse umane Giovanni Scordo insieme ai curatori della mostra. Presenti negli spazi espositivi del PalaSì anche alcune classi delle Scuole elementari “Anita Garibaldi” e “Mazzini” di Terni impegnate nei laboratori didattici organizzati nell’ambito dell’iniziativa.

Una visita fatta all’indomani del tavolo sull’Ast che si è tenuto al Ministero dello Sviluppo economico per affrontare il tema dei costi energetici e delineare una road map per concretizzare gli impegni sugli investimenti per il territorio con l’Accordo di programma.

Droga, Cantone: “A Perugia non c’è allarme Fentanyl”

In Umbria non esiste un’emergenza Fentanyl, la famigerata “droga degli zombie”. E’ quanto ha detto il procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone, al termine dell’attività di indagine condotta a seguito del ritrovamento di tracce del Fentanyl, in alcuni milligrammi, trovate nell’eroina che una tossicodipendente aveva consegnato al personale di una cooperativa che opera nel settore dei servizi sociali e socio-sanitari nel territorio di Perugia, dopo aver accusato in malore conseguente l’assunzione della sostanza stupefacente.

Una notizia che aveva creato un certo allarme, accendendo i riflettori anche della stampa nazionale, dato che si sarebbe trattato della prima volta che in Italia veniva spacciato il Fentanyl per strada.

L’allerta del Dipartimento Politiche Antidroga

Di conseguenza anche il Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva diramato sulla vicenda l’allerta nazionale. La gravità dei fatti segnalati dalla cronache nazionali ha indotto la Procura di Perugia a richiedere uno sforzo significativo alla polizia di Stato delegata ed il concorso nelle investigazioni non solo dell’ufficio investigativo con competenza provinciale, la Squadra Mobile, ma anche il concorso degli uffici centrali specialistici della polizia di Stato, il Servizio Centrale Operativo, il Servizio Polizia Scientifica e la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.

Le indagini

Gli approfondimenti delegati alla polizia di Stato sono stati innanzitutto indirizzati sullo stupefacente sequestrato a spacciatori e tossicodipendenti, dall’inizio dell’anno in corso. Sono stati, infatti, analizzati dai laboratori del Servizio Polizia Scientifica di Roma le componenti chimiche contenute in tutti i campioni di stupefacente sequestrato in strada nel capoluogo umbro e nella provincia, nel corso degli ordinari servizi di prevenzione e contrasto allo spaccio al dettaglio. Tale minuziosa analisi è proseguita sino ad oggi ed ha interessato anche lo stupefacente sequestrato nel corso di operazioni di polizia.

L’esito di tali approfondimenti di tipo preventivo e laboratoriale, ha detto il procuratore Cantone, è stato negativo: non sono state rilevate tracce di Fentanyl nello stupefacente sequestrato nel periodo monitorato.

Analoga preventiva attività di analisi è stata richiesta dalla Procura della Repubblica all’Arma dei carabinieri ed alla guardia di finanza dei comandi provinciali di Perugia. Anche tali approfondimenti hanno dato esito negativo circa la presenza di Fentanyl.

Alla polizia di Stato, poi, è stato delegato l’accertamento dei fatti segnalati dalla cooperativa e lo svolgimento di investigazioni nel capoluogo finalizzate ad identificare lo spacciatore della dose contenente il Fentanyl.

Nello svolgimento di tali articolate attività investigative, grazie anche al concorso del Servizio Centrale Operativo della polizia di Stato, si è fatto ricorso ad operazioni di natura speciale con l’utilizzo di operatori undercover ed il ricorso all’istituto del sequestro e dell’arresto ritardato oltre che dell’utile supporto delle attività tecniche di intercettazioni telefoniche.

Monitoraggio di web e darkweb

Parallelamente, sempre attraverso operatori specializzati della polizia di Stato del Servizio Centrale Operativo è stato avviato il monitoraggio del web e del darkweb al fine di scongiurare l’attivazione di canali di vendita on-line dell’oppioide sintetico fentanyl diretti a commercializzare tali sostanze in Italia.

Il monitoraggio della rete, anche questo proseguito per mesi, non ha portato all’individuazione di siti specificatamente rivolti al mercato perugino e italiano.

Nell’ambito degli approfondimenti delegati, la polizia di Stato ha cercato di risalire all’identità della persona che aveva consegnato il campione di stupefacente che, secondo gli accertamenti svolti, avrebbe contenuto in percentuale le seguenti sostanze: il 50% di eroina, il 30% di codeina, il 15% di diazepam ed il 5% di Fentanyl.

Rintracciata la tossicodipendente e lo spacciatore

Tali percentuali di sostanze rilevate nel campione consegnato, così come indicate, nette e precise, avevano destato qualche perplessità. La persona che aveva consegnato il campione agli operatori della cooperativa è stata identificata grazie a complesse e articolate investigazioni svolte dalla Squadra Mobile di Perugia e dal Servizio Centrale Operativo di Roma.

La donna ha poi fornito una versione parzialmente diversa da quella riferita dagli operatori della cooperativa, soprattutto in ordine agli effetti anomali verificatisi dopo l’assunzione della dose.

Le investigazioni svolte attraverso l’utilizzo di operatori della polizia di Stato che hanno agito sotto copertura in varie zone della città, hanno consentito di identificare e trarre in arresto l’uomo che è ritenuto colui che ha ceduto la dose di eroina contenente il Fentanyl, un cittadino nigeriano di anni 26, già noto alle forze di polizia.

Lo spaccio di droga a Perugia

Le indagini delegate alla Polizia di Stato hanno, inoltre, permesso di ricostruire lo spaccio al dettaglio svolto in alcune piazze perugine – Fontivegge, Parco Santa Margherita, zona Sant’Anna – ed identificare i presunti responsabili dell’attività medesima.

In particolare, gli agenti sotto copertura hanno simulatamente acquistato dagli spacciatori almeno tre dosi per ognuno, al fine di poter avere riscontri maggiori sulla presenza o meno del Fentanyl nelle dosi vendute.

Gli arresti

Complessivamente la Squadra Mobile di Perugia e il Servizio Centrale Operativo hanno proceduto ad individuare nel corso della presente indagine sette persone, tutte straniere e quasi tutte irregolari nel territorio dello Stato e senza fissa dimora, presunti autori dello spaccio e sequestrare, durante il periodo oggetto di monitoraggio e riscontro, 36 dosi di eroina, due di cocaina e 800 grammi di hashish.

droga sottoposta ad analisi presso i laboratori del Servizio polizia Scientifica di Roma che non ha riscontrato la presenza di Fentanyl né di altre sostanze diverse da quelle comunemente individuate.

I soggetti non arrestati dell’immediatezza sono stati poi tratti in arresto dopo la conclusione dell’attività sotto copertura a partire dagli ultimi giorni di agosto e nello svolgimento di tale attività la Squadra mobile ha proceduto a sequestrare ulteriore sostanza stupefacente in possesso dei predetti. Gli arresti sono stati tutti convalidati dal gip di Perugia che ha emesso nei confronti degli indagati misure cautelari di varia natura, in qualche caso la custodia cautelare in carcere o il divieto di dimora in Umbria.

Tavolo Ast, il Governo assicura impegno e prende tempo

Ast, il Ministero vede un passo avanti, i sindacati l’impantanamento della situazione e delle reali prospettive del polo siderurgico, compreso l’Accordo di programma.

Sentimenti contrastanti dopo il tavolo sull’acciaieria AST di Terni che si è tenuto a Palazzo Piacentini. All’ordine del giorno, l’avanzamento dell’investimento per la riconversione del sito siderurgico e metallurgico a ciclo integrato, di proprietà del gruppo Arvedi.

All’incontro, presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, hanno partecipato una rappresentanza dell’azienda, i sindacati confederali e di categoria, il presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei (in video conferenza), l’assessore regionale alle Attività Produttive, Michele Fioroni, il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, i rappresentanti della presidenza del Consiglio, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e della Provincia di Terni.

Contratto di Sviluppo: “Risorse già disponibili”

Durante il vertice il ministro Urso ha sottolineato che le risorse destinate dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per finanziare il Contratto di Sviluppo, spiega una nota del Ministero, sono “già disponibili e potranno essere attivate non appena l’azienda presenterà domanda di accesso a seguito della conclusione del Piano industriale”.

I costi dell’energia

Al centro del confronto anche la questione dei costi operativi, in particolare quelli legati all’energia, sollevata dall’azienda nelle scorse settimane. A tal proposito, il ministro Urso ha evidenziato come il Mimit abbia avviato un dialogo con la Presidenza del Consiglio, la Regione, i Ministeri competenti e la proprietà Arvedi volta a valutare la possibilità di ottenere tariffe energetiche più competitive. “Ciò – si legge ancora nella nota – al fine di garantire all’acciaieria di Terni un approvvigionamento energetico sostenibile a lungo termine, consentendo la sostenibilità degli investimenti e il mantenimento dei livelli occupazionali”.

Urso: “Fatta chiarezza sul rilancio del Polo di Terni”

“Il confronto odierno, sollecitato dalla presidente Tesei, ci ha permesso di fare chiarezza rispetto al rilancio del polo di Terni, assolutamente centrale nel piano siderurgico nazionale. Stiamo lavorando in sinergia con tutti gli attori coinvolti: l’azienda ha confermato l’investimento sul piano industriale, con il mantenimento dei livelli occupazionali, grazie al sostegno del Ministero che ha già destinato le risorse, con la piena condivisione di Regione e Comune con cui sono stati già definiti aspetti importanti dell’Accordo di Programma. Ora c’è anche l’impegno comune a individuare una soluzione strutturale per il problema dei costi energetici, in linea con il quadro normativo europeo”, è quanto affermato al tavolo dal ministro Adolfo Urso, che ha precisato come nelle prossime settimane proseguirà il lavoro volto a finalizzare l’Accordo di Programma.

Bandecchi attacca Ministero e Arvedi

Un incontro che non ha soddisfatto il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi. Che, come evidenziato dai sindacati in una nota, ha accusato il gruppo Arvedi di ricattare il territorio su un Accordo di programma la cui firma è in realtà ancora lontana.

Il “No Paper” sulla siderurgia

Secondo il segretario nazionale Fim Cisl, Valerio D’Alò e il segretario umbro, Simone Liti, l’incontro è stato ancora una volta interlocutorio, con il ministro che di fatto ha preso tempo, comunicando la volontà di redigere un “No Paper” sulla siderurgia, come fatto per l’automotive, “in quanto l’attuale meccanismo del CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism) può penalizzare pesantemente le aziende siderurgiche europee”. Sempre Urso ha assicurato che il dott. Calabrò conferma gli impegni del Governo nell’accompagnare il piano di investimenti e la realizzazione dell’Accordo di programma. Avviando un percorso che assicuri un costo calmierato dell’energia fino al 2029.

Gli investimenti Ast e il monito della Cisl

“L’azienda da parte sua – informa ancora la nota della Cisl – conferma la volontà di portare a termine gli investimenti così come programmati con 240 milioni impegnati su efficientamento degli impianti, 140 milioni su interventi impiantistici, 27 milioni su elettrolizzatori, 109 su salute e sicurezza, 411 milioni su acciaio magnetico. Come Fim abbiamo lanciato un allarme al Governo: queste continue contraddizioni tra le istituzioni locali e le aziende coinvolte non aiutano il confronto e la realizzazione degli investimenti, anzi, possono solo danneggiare e rallentare i tempi di rilancio e dell’occupazione”. 

Secondo la Cisl a Terni, come a Piombino e a Taranto, le istituzioni locali e le aziende coinvolte non lavorano insieme per favorire gli investimenti “ma anzi, li penalizzano, scaricando di fatto sui lavoratori e le loro famiglie i costi che devono continuare a sopravvivere attraverso gli ammortizzatori sociali. Per questo – annuncia il sindacato – abbiamo chiesto di definire un percorso che ci porti alla discussione di dettaglio del piano industriale, anche alla luce delle sue modifiche emerse e che il Governo eserciti la sua influenza perché le parti coinvolte possano addivenire a un accordo di programma, con l’obiettivo comune di creare le giuste condizioni di rilancio del sito garantendo al contempo le condizioni di sostenibilità ambientale e la piena occupazione con l’utilizzo degli impianti di produzione di laminati, fucinati e tubi”.

Anche la Cgil non è soddisfatta

Anche la Cgil non è soddisfatta: “L’Accordo di Programma per Acciai Speciali Terni registra un nuovo nulla di fatto” lamentano il segretario confederale della Cgil, Pino Gesmundo, il responsabile nazionale della Siderurgia per la Fiom-Cgil, Loris Scarpa, e i segretari generali della Cgil di Terni e della Fiom-Cgil di Terni, Claudio Cipolla e Alessandro Rampiconi. Che chiedono di risolvere rapidamente “le incertezze che da troppi anni colpiscono le condizioni dei lavoratori e impediscono un reale sviluppo del futuro industriale dell’azienda, dell’intero territorio ternano e della siderurgia italiana”.

“Azienda, Governo e Istituzioni locali – spiegano i responsabili della Cgil – non hanno ancora fissato una data per la conclusione del percorso, e sulla criticità dell’energia, azienda e Governo hanno preso tempo fino al 2029. Prendiamo atto, inoltre, di un rallentamento degli investimenti annunciati nelle linee guida del piano industriale del 1° aprile 2022. Riteniamo necessario e urgente che venga aperto finalmente il confronto sul piano industriale per garantire i livelli occupazionali e il salario dei lavoratori e delle lavoratrici diretti e dell’indotto”.

Uilm vede luci e ombre

La Uilm è soddisfatta a metà. Ci sono ancora incertezze, ma si valuta positivamente l’impegno assicurato dal ministro Urso per trovare soluzione positiva.

“L’incontro di oggi, richiesto da tempo dalla Uilm con le altre sigle sindacali – dichiarano Guglielmo Gambardella, segretario nazionale Uilm, e Simone Lucchetti, segretario Uilm Terni – non ha dissipato completamente i dubbi e le incertezze sulle prospettive industriali di Acciai Speciali Terni e sulla tempistica della firma dell’Accordo di Programma, nonostante le dichiarazioni ottimistiche del ministero su una fase avanzata della stesura dell’atto”.

“A fronte di questa condizione di indeterminatezza – rilevano però i dirigenti della Uilm – abbiamo registrato la piena esposizione del ministro Urso che in prima persona ha confermato il suo impegno nel portare a conclusione positiva la vertenza. Gli elementi acquisiti, dalle dichiarazioni dai rappresentanti del dicastero rese nella riunione, sono stati quelli della conferma dei 240 milioni di euro di finanziamento da parte del MiMIT e del MASE; l’accordo con il Comune di Terni per la discarica e la messa in sicurezza dei suoli; la possibilità di strumenti finanziari per calmierare il prezzo dell’energia fino alla scadenza nel 2029 delle concessioni della centrale idroelettrica, scadenza nella quale si potranno individuare strumenti strutturali per la riduzione dei costi energetici”.

“L’azienda ha dichiarato di voler confermare il piano industriale, il volume degli investimenti ed il mantenimento dei livelli occupazionali, pur ribadendo la necessità di avere quanto prima una soluzione strutturale del prezzo dell’energia” sottolineano.

“Non vogliamo in alcun modo sentite parlare di un ridimensionamento sia del piano industriale che del sito ternano, perché questo territorio ha già pagato” continuano.

“Come Uilm abbiamo richiamato ancora una volta le istituzioni al senso di responsabilità per una rapida soluzione della vertenza da cui dipende il futuro dell’intera città ed il destino di migliaia di famiglie” aggiungono.

“Abbiamo, infine, chiesto di poter effettuare un incontro di monitoraggio del piano industriale, in sede aziendale, per verificarne lo stato di attuazione; i rappresentanti di Arvedi hanno già convenuto di incontrarci il prossimo 30 ottobre a Terni – concludono – Ci attendiamo, nel più breve tempo possibile, la convocazione della conferenza dei servizi presso il MIMIT”.

“L’incontro di oggi, richiesto da tempo dalla Uilm con le altre sigle sindacali, non ha dissipato completamente i dubbi e le incertezze sulle prospettive industriali di Acciai Speciali Terni e sulla tempistica della firma dell’Accordo di Programma, nonostante le dichiarazioni ottimistiche del ministero su una fase avanzata della stesura dell’atto – quanto dichiarato da Gambardella e Lucchetti della Uilm a margine del vertice ministeriale – A fronte di questa condizione di indeterminatezza abbiamo però registrato la piena esposizione del ministro Urso che in prima persona ha confermato il suo impegno nel portare a conclusione positiva la vertenza. Gli elementi acquisiti, dalle dichiarazioni dai rappresentanti del dicastero rese nella riunione, sono stati quelli della conferma dei 240 milioni di euro di finanziamento da parte del MiMIT e del MASE; l’accordo con il Comune di Terni per la discarica e la messa in sicurezza dei suoli; la possibilità di strumenti finanziari per calmierare il prezzo dell’energia fino alla scadenza nel 2029 delle concessioni della centrale idroelettrica, scadenza nella quale si potranno individuare strumenti strutturali per la riduzione dei costi energetici”. Lo dichiarano Guglielmo Gambardella, Segretario nazionale Uilm, e Simone Lucchetti, Segretario Uilm Terni. L’azienda ha dichiarato di voler confermare il piano industriale, il volume degli investimenti ed il mantenimento dei livelli occupazionali, pur ribadendo la necessità di avere quanto prima una soluzione strutturale del prezzo dell’energia” sottolineano. Non vogliamo in alcun modo sentite parlare di un ridimensionamento sia del piano industriale che del sito ternano, perché questo territorio ha già pagato” continuano. Come Uilm abbiamo richiamato ancora una volta le istituzioni al senso di responsabilità per una rapida soluzione della vertenza da cui dipende il futuro dell’intera città ed il destino di migliaia di famiglie” aggiungono. Abbiamo, infine, chiesto di poter effettuare un incontro di monitoraggio del piano industriale, in sede aziendale, per verificarne lo stato di attuazione; i rappresentanti di Arvedi hanno già convenuto di incontrarci il prossimo 30 ottobre a Terni – concludono – Ci attendiamo, nel più breve tempo possibile, la convocazione della conferenza dei servizi presso il MIMIT”.

Furti, attenzione alla tecnica dell’abbraccio: arrestata dopo aver derubato un’anziana

Si chiama “tecnica dell’abbraccio” ed è il modo subdolo con cui, soprattutto ai danni di persone anziane, ci si finge loro amici per derubarli di denaro e gioielli. “Una condotta che sfiora pericolosamente la rapina” l’ha definita il giudice del Tribunale di Perugia che ha convalidato l’arresto di una 43enne, di etnia rom, residente a Perugia, che con questo sistema era riuscita a sfilare la catenina d’oro ad una 78enne a Ponte San Giovanni.

I carabinieri della Stazione di Ponte San Giovanni l’hanno arrestata in flagranza di reato, dopo essere stati allertati da alcuni clienti di un supermercato che avevano assistito alla scena.

La vittima, visibilmente provata, ha descritto ai militari il furto della sua collanina d’oro, un oggetto di grande valore affettivo a cui è particolarmente legata. I carabinieri hanno individuato in breve tempo l’autrice del furto. La donna è stata arrestata e la collanina, recuperata, è stata prontamente restituita all’anziana, visibilmente grata di essere tornata in possesso di un oggetto così prezioso.

SS 675, da giovedì nuovo cantiere in direzione Terni

A partire da giovedì 10 ottobre sarà interessato un nuovo tratto della carreggiata in direzione Terni (dal km 26,760 al km 22,500) strada statale 675 “Umbro Laziale” (direttrice Terni-Orte) dai lavori di manutenzione programmata per il risanamento profondo della pavimentazione, avviati da Anas nell’ambito del piano di riqualificazione e potenziamento della rete stradale umbra.

Per consentire lo svolgimento delle attività, saranno necessarie alcune limitazioni provvisorie al traffico in corrispondenza del cantiere. In particolare, il transito sarà regolato a doppio senso di marcia in carreggiata opposta, mentre saranno temporaneamente chiuse le rampe di ingresso e uscita dello svincolo di Montoro in direzione Terni e la sola rampa di ingresso direzione Terni dello svincolo di Narni. In alternativa sarà possibile utilizzare gli svincoli di San Liberato e Amelia, come indicato sul posto.

Il completamento di questa fase è previsto entro il 13 dicembre.

L’intervento, analogamente agli altri eseguiti sulla rete Anas dell’Umbria, riguarda il risanamento profondo del corpo stradale per oltre 66 centimetri di profondità, con la completa rimozione della vecchia pavimentazione, il miglioramento degli strati di fondazione e la realizzazione di un nuovo piano viabile con asfalto di tipo drenante, oltre al rifacimento della segnaletica orizzontale e delle opere idrauliche.

Tali modalità di intervento, afferma Anas, consentono un innalzamento degli standard di sicurezza stradale e una lunga durata delle opere nel tempo.

Sia il miglioramento dello strato di fondazione che la realizzazione dello strato di base sono eseguiti con tecniche che consentono di riutilizzare il 100% dei materiali esistenti (stabilizzazione in situ e riciclaggio a freddo) evitando il conferimento in discarica di ingenti quantità di materiale e riducendo contestualmente la quantità di materiale vergine necessaria alla realizzazione dell’intervento.

Lago Trasimeno, primo sopralluogo del commissario nazionale

Primo sopralluogo al Trasimeno, ad una settimana dalla nomina, del commissario nazionale Nicola Dell’Acqua.

Accompagnato dai tecnici dell’Autorità di Bacino dell’Appennino Centrale, della Regione Umbria e dell’Ente Acque Umbro Toscano, il commissario Dell’Acqua ha effettuato una serie di verifiche per valutare possibili interventi di contrasto alla siccità che ha colpito il bacino.

La visita ha avuto inizio con l’ispezione del punto in cui la condotta proveniente dalla diga di Montedoglio potrebbe intercettare un piccolo ruscello affluente del Lago Trasimeno. I tecnici hanno confermato che il collegamento non presenta particolari complessità tecniche, lasciando ben sperare sulla fattibilità dell’intervento.

Un aspetto chiave della giornata è stato l’esame del cronoprogramma dei prelievi di campioni di acqua, che dovrà essere completato entro la fine di ottobre 2024. Questi dati serviranno a un team di professori dell’Università degli Studi di Perugia per elaborare uno studio sulla qualità delle acque di Montedoglio e verificare la loro compatibilità con quelle del Lago Trasimeno. Tale studio risulterà fondamentale per valutare se le acque provenienti dalla diga potranno essere utilizzate per alimentare il lago. Nel corso del sopralluogo è stato annunciato che, una volta completata lo studio dell’Università e la relazione dell’Autorità di Bacino sul quantitativo massimo di acqua utilizzabile, verrà convocata una Conferenza di Servizi. Questo incontro coinvolgerà tutti gli enti competenti, ma sarà anche aperto a contributi delle associazioni come WWF e LIPU, nonché a rappresentanti delle categorie economiche locali, tutti uniti dal desiderio di salvaguardare il futuro del Lago Trasimeno.

Un altro tema che sarà affrontato dal commissario è il progressivo interramento del lago e le rotte di collegamento con le isole. Infine, l’attenzione è stata posta sull’incontro previsto per il 15 ottobre 2024 a Firenze tra le Regioni Umbria e Toscana. L’obiettivo sarà la stipula di un accordo di programma proprio per la gestione della diga di Montedoglio. Si ipotizza di utilizzare fino a 10 milioni di metri cubi d’acqua durante i periodi di abbondanza del Tevere per alimentare il lago. Questo potrebbe permettere un innalzamento del livello del Trasimeno di circa 10 cm all’anno, anche in caso di scarse precipitazioni. Inoltre, è allo studio la possibilità di incrementare ulteriormente il quantitativo d’acqua, accelerando il recupero idrico del lago.

Questi interventi potrebbero rappresentare una svolta importante per il futuro del Lago Trasimeno. La Giunta della Regione Umbria ha espresso grande soddisfazione per questo primo immediato e fattivo sopralluogo, sottolineando come l’efficace collaborazione tra le istituzioni stia portando a delineare un percorso risolutivo e tempestivo per la salvaguardia del Lago Trasimeno, a beneficio dell’intero territorio.

Sweet Pampepato, a Terni dal 22 al 24 novembre il festival della dolcezza

Terni apre le porte all’attesissima prima edizione del festival Sweet Pampepato, che si terrà dal 22 al 24 novembre (dalle 9 alle 22) nel centro storico della città dell’amore. L’evento celebra il Pampepato, dolce simbolo della tradizione umbra e autentico tesoro della tradizione culinaria ternana, che grazie al riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP) è divenuto un patrimonio di gusto e autenticità, nonché un potente volano di promozione dell’intero territorio regionale.

La manifestazione è promossa da Confartigianato Imprese Terni e organizzato dalla Camera di Commercio dell’Umbria con il contributo di Regione Umbria, con la partnership del Comune di Terni e della Provincia di Terni, in collaborazione con i Produttori Certificati di Pampepato di Terni IGP, ed è organizzato da SGP Grandi Eventi.

Centro e PalaPampepato

La tre-giorni romette un’esperienza coinvolgente e ricca di attività per tutte le età. In piazza della Repubblica, palcoscenico dedicato al celebre dolce umbro, i visitatori potranno incontrare i veri protagonisti della kermesse: i produttori del Pampepato di Terni IGP, pronti ad accoglierli per offrire loro un’esperienza sensoriale tra profumi, sapori e tradizioni. Inoltre, potranno partecipare al ricco programma di eventi gratuiti che si terranno al PalaPampepato, l’area eventi che verrà allestita per l’occasione, cuore pulsante della tre giorni.

Storytelling, degustazioni guidate, aperitivi pampepati, colazioni letterarie, premiazioni e disfide gastronomiche sono solo alcuni degli appuntamenti che consentiranno ai visitatori di compiere un vero e proprio viaggio immersivo nel mondo del pampepato, assaporando tutte le sfumature di profumi, sapori e colori che spazieranno tra tradizione e innovazione.

Ma la manifestazione non sarà solo una ghiotta occasione per assaggiare il pampepato: Sweet Pampepato consentirà di vivere la dolcezza in tutte le sue forme: in corso e piazza Tacito si potranno infatti riscoprire e degustare dolci umbri, dolci tipici della tradizione italiana, prelibatezze di maestri cioccolatieri.

Per i bambini

Sweet Pampepato, una festa per tutte le età. Numerose infatti le iniziative dedicate anche ai più giovani: da letture a tema per i più piccoli con i laboratori “Bimbi Pampepati” ai laboratori didattici e mani in pasta pensati per avvicinare i più giovani alla scoperta degli ingredienti genuini e delle antiche tecniche di preparazione, che rendono unico il Pampepato.

SweeThyrus

SweeThyrus aspetta grandi e piccini. Il simpatico drago pasticcere, ispirato alla storia della città, sarà pronto a posare per foto indimenticabili tra gli stand e gli eventi; obbligatorio pronunciare Sweeeeeeeeet al momento dello scatto! Inoltre, la ludoteca itinerante di Giochi In Piazza, situata in Piazza Tacito, offrirà un’ampia scelta di giochi in legno per il divertimento di tutta la famiglia.

Musica

Appuntamenti imperdibili per gli amanti della buona musica e del divertimento: con la White Parade, il Gioco dei Palloni e la Amaseno Marching Band, una formazione di oltre 60 elementi che travolgerà il pubblico con la sua energia.

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I social media addicted potranno inoltre sbizzarrirsi in piazza Tacito con il Pampepato in 3D … un’esperienza tutta da instagrammare.

Incontro di Sapori

Sweet Pampepato non sarà solo una festa e una celebrazione del Pampepato di Terni IGP, ma anche un’opportunità per scoprire, assaporare e vivere il territorio partecipando alle visite guidate e degustando le specialità proposte dalle attività di somministrazione aderenti all’iniziativa “Pampepato & Friends – Incontro di Sapori”.