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Inaugurato il nuovo ciclo espositivo “Un capolavoro a Perugia” con il capolavoro di Gustav Klimt

La Galleria nazionale dell’Umbria ospita “Le tre età” di Klimt, concesso in prestito dalla Galleria nazionale d’arte Moderna e contemporanea di Roma, in una mostra che esplora il contesto storico e culturale dell’opera.

La Galleria nazionale dell’Umbria ha dato il via al suo nuovo ciclo espositivo intitolato “Un capolavoro a Perugia” con una mostra dedicata a “Le tre età” di Gustav Klimt. L’opera, creata nel 1905, è stata concessa straordinariamente in prestito dalla Galleria nazionale d’arte Moderna e contemporanea di Roma. L’esposizione, inaugurata il 28 giugno, sarà aperta al pubblico fino al 15 settembre.

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Durante la visita in anteprima riservata alla stampa, Costantino D’Orazio, direttore dei musei dell’Umbria, ha descritto la mostra come una “di suggestione e di atmosfera”. Questo evento non rappresenta solo l’esposizione di un capolavoro, ma offre anche un’immersione approfondita nel contesto storico e culturale in cui l’opera è stata creata. La mostra permette ai visitatori di ammirare e comprendere meglio un’opera significativa nel percorso artistico di Klimt, accostata a una selezione di opere di suoi contemporanei. Questo approccio offre una visione più ampia dell’epoca e dei temi affrontati dall’artista viennese.

Ad introdurre l’esposizione di Klimt è Galileo Chini, di cui sono esposti alcuni disegni, dipinti e ceramiche ispirate allo stile del maestro viennese. Questa scelta curata vuole contestualizzare ulteriormente il lavoro di Klimt, mostrando l’influenza e il dialogo artistico tra i due.

D’Orazio ha spiegato che per questo nuovo ciclo espositivo si è deciso di focalizzarsi su grandi artisti, intesi sia come molto conosciuti e popolari, provenienti da diverse epoche. Ha sottolineato la difficoltà nel reperire capolavori, specificando che l’opera di Klimt è stata ottenuta grazie alla collaborazione con un prestigioso museo italiano. “Le tre età” è un’icona della Galleria nazionale d’arte Moderna e contemporanea di Roma e ha sviluppato un rapporto straordinario con l’Italia da lungo tempo.

Giovanna Coltelli, responsabile dell’ufficio mostre della Galleria d’arte moderna e contemporanea romana, ha evidenziato l’eccezionalità dell’evento, sottolineando che l’opera esce raramente dalla galleria, sia per la sua delicatezza sia per la sua importanza identitaria. Ha inoltre sottolineato l’importanza di tali prestiti, poiché offrono ulteriori momenti di studio e approfondimento anche per il museo prestante.

La mostra è ospitata in tre sale del museo perugino, offrendo un percorso espositivo ricco e articolato che promette di affascinare e coinvolgere i visitatori per tutta l’estate.

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