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Riequilibrio tra Province, Confartigianato Terni: “Avviare procedura consultando le popolazioni”

Confartigianato Terni prende posizione sul tema del riequilibrio territoriale, molto sentito dai cittadini umbri. “Sono anni di dibattito infruttuoso sul punto – scrive l’associazione – occorre finalmente avviare la procedura vigente di riequilibrio, che prevede, si ricorda, la consultazione delle popolazioni interessate”.

Per Confartigianato il merito della questione, prima che una ridefinizione amministrativa dei confini, investe il livello dei servizi disponibili per i cittadini e le imprese sui singoli territori e la valorizzazione delle vocazioni territoriali. “È su questo aspetto – scrive l’associazione – che bisogna concentrare l’attenzione: occorre la capacità di guardare alle continuità territoriali, alle esigenze e alle possibili sinergie di sviluppo delle comunità dei comprensori di Terni, Orvieto, Narni, Todi e Spoleto. Tutte comunità che meritano un impegno concreto per migliorare le infrastrutture, i servizi essenziali, i presidi pubblici e le politiche amministrative, evitando scelte che possano compromettere le dinamiche economiche, demografiche e della vivibilità. È un fatto che le politiche di accentramento regionali lungamente perpetuate abbiano in ogni fase comportato perdite certe di autonomia e rappresentatività dei territori, a fronte di astratte politiche di efficientamento, non dimostrate a consuntivo, e ipotizzate a prescindere dai costi sociali ed economici dei fenomeni di spopolamento, costi che oggi stanno gravando su tutti gli umbri”.

Un’attenzione particolare. per Confartigianato Terni, va riservata alla Valnerina, che si trova ad affrontare sfide ancora più complesse: contrastare lo spopolamento accelerato dagli effetti del terremoto e rilanciare la sua vocazione storica di collegamento tra l’Adriatico e Roma. “Questo obiettivo – si legge ancora nella nota dell’associazione – si realizza non solo attraverso la ricostruzione, ma anche recuperando una continuità culturale e infrastrutturale che negli anni si è affievolita”.

Confartigianato Terni ritiene dunque che occorra perseguire “l’autorevolezza e la lungimiranza di avviare un confronto positivo tra le comunità locali su questi temi cruciali per l’economia dell’Umbria e per la sua capacità di giocare nel prossimo futuro un ruolo autonomo e definito in Italia e in Europa”.

(nella foto un’immagine di Spoleto, territorio interessato dal possibile “cambio” di Provincia)