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Sweet Pampepato

“Sweet Pampepato”, il successo di un prodotto che senza colpa istiga al peccato di gola

Assolto da tutte le accuse, con formula piena. Il Pampepato di Terni IGP non ha “mai ucciso nessuno”, anzi ha contribuito, sin dai tempi antichi, “al buon umore anche dei più burberi”.

Questo il verdetto che nell’ultima giornata di “Sweet Pampepato” ha sancito la genuina e contagiosa bontà del prodotto tipico ternano. Processato sulla pubblica piazza per rispondere dei capi d’accusa di lussuria, piccantezza, insalubrità, scorrettezza grammaticale, anti-esteticità, anti-eticità, incapacità di adattamento, assenza di originalità, appropriazione indebita di provenienza, eccesso di onerosità e istigazione al peccato di gola.

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Un imputato eccellente per tre giorni al centro dell’evento “Sweet Pampepato”, nato su iniziativa di Confartigianato Imprese Terni, promosso e con il contributo della Camera di Commercio dell’Umbria, della Regione Umbria, del Ministero del Turismo, della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, del Comune di Terni, con il patrocinio della Provincia di Terni, è organizzato da SGP Grandi Eventi, Associazione Culturale Quelli del’29, in collaborazione con i Produttori Certificati di Pampepato di Terni IGP, con l’Istituto Tecnico Economico e Professionale per i servizi Casagrande-Cesi di Terni e con Ospitalità Contemporanea Festival.

La sentenza

Il Processo al Pampepato ha rappresentato un momento simbolo per discutere, in modo divertente, delle qualità del prodotto che ha recentemente ottenuto la certificazione Igp.

Questa la sentenza finale:

“Il Pampepato di Terni IGP è assolto con formula piena per non aver mai ucciso nessuno anzi per aver contribuito, sin dai tempi antichi, al buon umore anche dei più burberi.

Pur avendo, per sua stessa ammissione, arrotondato qualche girovita, è stato accertato come ciò sia avvenuto nella piena consapevolezza delle vittime, che hanno apprezzato l’imputato dalla sua prima apparizione e hanno contribuito alla sua carriera sulle tavole italiane. è stato dimostrato in quest’aula che il Pampepato nel corso della sua esistenza ha arrecato pochi e consapevoli danni, dispensando piacere sopraffino, procurando indubitabile gusto al palato e favorendo la socialità e la sana competizione tra le persone.

Per queste motivazioni, il Pampepato, come anticipato, è assolto. Il risarcimento delle spese processuali – è stato disposto – avverrà attraverso la fornitura settimanale di Pampepati, per un triennio, a tutte le associazioni di volontariato e promozione sociale della città di Terni e a Confartigianato di Terni, Camera di Commercio, Comune, Provincia e Regione che hanno contribuito alla riuscita della kermesse Sweet Pampepato.

Nel caso in cui l’imputato dovesse sentirsi minacciato, l’Accademia italiana della cucina gli garantirà protezione anche attraverso la disponibilità di custodia presso la residenza del cancelliere o nella città del Cavaliere Arvedi, dagli amici del Torrone di Cremona. Letto approvato e sottoscritto in Terni, alla presenza di un folto pubblico per il processo a un innocente. L’udienza è tolta”.

La soddisfazione per il successo di questa prima edizione

Gusto, tradizione, cultura e approfondimenti gastronomici: questi i must di una kermesse che ha stupito il pubblico. E che ha portato nel centro storico di Terni tanti buongustai e appassionati, ma anche chef, operatori e addetti ai lavori del settore gastronomico. Perché il Pampepato di Terni mira a varcare i limiti regionali e a presentarsi non solo come dolce tipico natalizio.

“Un grande successo di pubblico oltre alla soddisfazione da parte dei produttori di Confartigianato che sono stati parte attiva di questa prima edizione – commenta Mauro Franceschini, presidente Confartigianato Imprese Terni – ciliegina sulla torta è stato un pubblico variegato anche da altre città, Viterbo, Rieti e non solo. Questo connubio ci permette di affermare che Sweet Pampepato si è da subito contraddistinta come una kermesse di successo”.

Molto soddisfatto Stefano Pelliciardi, SGP Grandi Eventi, organizzatore dell’evento: “Il variegato palinsesto – evidenzia – si è contraddistinto per qualità e quantità degli eventi proposti dalle degustazioni, agli spettacoli itineranti, dalle maxi-sculture di Pampepato agli incontri con grandi nomi dell’enogastronomia nazionale come Massari, Raspelli e Vissani, il tutto accompagnato dai produttori del Pampepato di Terni IGP. Questa sinergia con la parte produttiva e le istituzioni tutte rendono Sweet Pampepato una kermesse che credo abbia tutte le carte in regola per diventare un appuntamento fisso nel panorama delle manifestazioni gastronomiche con respiro nazionale”

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