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Tag: Confartigianato

Terni, confronto tra Confartigianato e l’amministrazione comunale

Confronto tra la Giunta Comunale di Terni e la dirigenza di Confartigianato Terni, nella sede dell’associazione, per fare il punto sulle politiche di governo del territorio a oltre un anno dall’insediamento dell’amministrazione Bandecchi.

Nell’incontro, come di consueto per Confartigianato Terni, è stato illustrato e consegnato ai membri della Giunta il documento “Il contributo di Confartigianato Terni alle politiche comunali”, che riepiloga le questioni territoriali e propone le principali politiche di intervento, sia aggiornando le proposte che erano state fatte dall’associazione ai candidati per le elezioni comunali alla luce del primo scorcio di mandato, sia recependo le istanze delle imprese e dei presidenti di Categoria.

I lavori sono stati introdotti dal presidente Mauro Franceschini, che ha sottolineato la complessiva soddisfazione per il livello delle interlocuzioni e per l’attenzione alle esigenze espresse dalle imprese del territorio in questo primo scorcio di mandato. Che ha consentito, è stato ricordato, la soluzione positiva di molte questioni come le modifiche alla nuova regolamentazione ZTL, l’estensione delle attività musicali nei pubblici esercizi, i pagamenti finalmente onorati all’indotto ASM.

il presidente Franceschini

Franceschini ha chiarito come Confartigianato Terni abbia ampia legittimità a rappresentare oltre i settori dell’artigianato, anche quelli del commercio e turismo, dando ampia disponibilità a collaborare, come di consueto, con le amministrazioni locali, a partecipare a incontri di corretta concertazione e a qualunque confronto con i livelli locali delle organizzazioni riconosciute nel CNEL.

Il segretario Michele Medori, coordinatore dei lavori, ha fatto particolare riferimento, tra le altre, alle questioni delle gare al massimo ribasso, dell’indotto AST, che soffre della mancata sottoscrizione dell’Accordo di Programma, alla mancata riperimetrazione delle aree sottoposte a vincolo esondazione, che grava fortemente sulle possibilità di ampliamento delle imprese nelle aree produttive, nonché alla situazione delle aree attrezzate relativamente al tema delle manutenzioni, segnaletica, pubblica illuminazione.

Il vicesindaco Riccardo Corridore ha apprezzato l’impostazione complessiva del documento, ha fatto un’ampia disamina delle politiche comunali, sottolineando le diversità di opinioni (tra le altre sull’Accordo di programma e sulla programmazione commerciale). E ha proposto di rinnovare questi incontri in modo periodico.

I singoli aspetti dell’azione amministrativa sono stati trattati, ciascuno secondo le proprie deleghe, dagli assessori Viviana Altamura, Sergio Cardinali, Stefania Renzi, Marco Schenardi, Giovanni Maggi, Marco Iapadre e Michela Bordoni. Oltre ad illustrate le politiche di competenza, hanno valutato le proposte contenute nel documento di Confartigianato Terni, che ha ringraziato la Giunta comunale per la disponibilità dimostrata.

L’incontro si è concluso dopo ampio approfondimento e riscontrando una complessiva concordanza su molti punti nelle politiche in itinere e di prossima realizzazione.

Modifiche sul commercio, i timori di Confartigianato: “Si rischia di aumentare le difficoltà del centro”

Confartigianato Terni esprime forti preoccupazioni dopo le modifiche, approvate in Consiglio comunale, all’Atto di programmazione commerciale. La variazione proposta dall’assessore Renzi e approvata dalla maggioranza consiliare ha infatti aumentato le deroghe per le metrature commerciali autorizzabili nelle aree critiche.

“Riteniamo che l’Atto di programmazione del Comune di Terni nella sua versione originaria – commenta Confartigianato – fosse già insufficiente per quanto riguarda la finalità pubblica di riequilibrio delle reali opportunità di svolgere attività commerciali nel centro città di Terni”. L’associazione di categoria ricorda infatti la configurazione commerciale della città nella quale le metrature destinate alle vendite sono già oggi in eccesso e i centri commerciali posti nella stretta vicinanza del centro cittadino, determinando importanti concause di desertificazione commerciale di quell’area.

“L’impostazione politica che appare soprattutto dall’intervento in Consiglio dell’assessore allo Sviluppo economico Cardinali che ha motivato l’introduzione delle deroghe con la necessità di recuperare aree degradate al centro e in periferia – è la posizione di Confartigianato – non è condivisibile, perché tradisce la solita logica che ha determinato la desertificazione commerciale a Terni, per la quale le aree degradate devono essere recuperate solo ed esclusivamente con le metrature commerciali, che ha portato all’attale situazione di estrema difficoltà del centro città. Diverso e condivisibile invece – aggiunge Confartigianato – è affermare che si vuole in futuro sostenere il centro riportando nella sede naturale le attività universitarie. La crisi economica particolarmente grave del centro città – avverte Confartigianato in conclusione – però impone che prima si proceda e si ottengano risultati di rilancio del centro e poi semmai si prendano in esame le deroghe estensive. Fare l’inverso – conclude – fa correre il rischio di aggravare la crisi del centro città”.

Accordo di programma Ast, Confartigianato: “Nessun passo avanti e manca il tema dell’indotto”

Confartigianato Imprese Terni aveva acceso i riflettori sull’Accordo di Programma Ast, lamentando con preoccupazione i ritardi della procedura che dovrebbe portare agli investimenti per il territorio. Preoccupazioni che ora sono emerse anche nel tavolo nazionale che si è tenuto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

“Non sono stati fatti passi avanti”

“Dopo mesi di accantonamento della questione Accordo di Programma e i solleciti che Confartigianato
Terni ha fatto per riportarla all’attenzione del dibattito politico – commenta il presidente di Confartigianato Imprese Mauro Franceschini – il fatto che finalmente si sia svolto un nuovo incontro al MIMIt è certamente positivo e in questo senso esprimiamo soddisfazione. Riguardo però i risultati dell’incontro – aggiunge – molte sono le preoccupazioni e le perplessità, perché in esso non si sono registrati passi in avanti sostanziali rispetto all’obiettivo della sottoscrizione dell’Accordo
di Programma. Al contrario è arrivata l’ufficializzazione che una ipotetica soluzione strutturale del
nodo delle tariffe energetiche, questione posta come condizione da Arvedi AST per l’Sccordo, non sarà
possibile prima del 2029. Non potendo né AST né il territorio attendere così a lungo, a questo punto la
firma dell’Accordo con il connesso sblocco dei 700 milioni di parte privata e 300 milioni di parte
pubblica è completamente rimessa all’impegno assunto dal ministro Urso a trovare una soluzione
ponte sulle tariffe energetiche, per la quale però non ci sono né anticipazioni, né certezze. Inoltre – evidenzia Confartigianato Terni – vale l’osservazione che, se era chiaro al Governo, che occorreva una soluzione ponte, essa poteva certamente essere cercata prima senza far passare inutilmente mesi e anni a danno degli umbri”.

“Non sappiamo se sono giustificate le parole del sindaco Bandecchi che accusa Arvedi – AST di intenti
strumentali a scapito del territorio nella trattativa – prosegue Confartigianato – ma di sicuro confermiamo che è il territorio e, in particolare l’indotto, che sta pagando il prezzo più alto di questa situazione di sostanziale stallo che si protrae dal 2022″.

Il tema dei costi energetici

Confartigianato evidenzia con rammarico come temi cruciali come quello dell’energia e della competitività siano ancora oggi approcciati, sia a livello nazionale che locale, con canoni emergenziali e soluzioni di continuo ripiego.

“Gli alti costi dell’energia che deprimono la competitività delle imprese – evidenzia il presidente Franceschini – sono un problema nazionale e serve una soluzione di sistema per tutte le imprese, essendo lontana una tale soluzione si invoca una soluzione strutturale locale per sostenere la competitività dei poli produttivi energivori e strategici come AST, non essendo possibile una soluzione locale strutturale in tempi brevi si punta su una soluzione ponte, con un continuo rinvio, mentre la firma dell’Accordo non arriva”.

Il tema dell’indotto

“Senza contare – evidenzia ancora Confartigianato – che l’interesse pubblico a sostenere la competitività dei poli strategici come AST tramite una riduzione dei costi energetici si debba estendere anche all’intero indotto, perché AST e indotto costituiscono nel loro insieme un polo energivoro che deve stare sul mercato internazionale. L’indotto AST ha una grande rilevanza, anche occupazionale, e quindi va tutelato e promosso affinché l’intero polo AST possa essere competitivo. Anzi questo prolungato stallo ci risulta aver favorito rapporti con le imprese dell’indotto eccessivamente orientati alla riduzione dei costi, anche correndo consapevolmente il rischio di ridurre o addirittura espellere imprese locali dal polo siderurgico,
dissolvendo un patrimonio di competenze, prassi operative sicure e omogenee e attenzione alla qualità del prodotto finale che non sarà facile recuperare e che è indispensabile – conclude il presidente Franceschini – per affrontare la nuova positiva fase che, auspichiamo, si apra con la sottoscrizione dell’Accordo di Programma”.


Sweet Pampepato presentato alla vetrina del TTG di Rimini

Presentato all’Italia e al mondo, attraverso la vetrina del TTG di Rimini, nello stand di Confartigianato, la prima edizione di , l’evento incentrato sul dolce tipico natalizio, che si terrà dal 22 al 24 novembre nelle vie principali del centro storico di Terni.

Un evento per celebrare un prodotto simbolo del territorio, che ha ottenuto la prestigiosa certificazione IGP. Sweet Pampepato è nato su iniziativa di Confartigianato Imprese Terni, promosso e con il contributo della Camera di Commercio dell’Umbria, con il contributo di Regione Umbria, con il patrocinio del Comune di Terni, lapartnership della Provincia di Terni, in collaborazione con i Produttori Certificati di Pampepato di Terni IGP, è organizzato da SGP Grandi Eventi.

Sweet Pampepato è un’iniziativa che stiamo supportando e aprirà le porte verso il natale, proponendo dolci della tradizione natalizia come il pampepato e il torrone – ha ricordato Michela Bordoni, assessore Comune di Terni con delega al turismo -. Auspichiamo che questa prima edizione sia solamente l’inizio di questo cammino insieme per promuovere il pampepato, il nostro dolce di Terni, unico a marchio IGP“.

Sweet Pampepato – ha evidenzia Mauro Franceschini, presidente Confartigianato Imprese Terni – è un evento sul quale Confartigianato Terni ha creduto molto. Dal 22 al 24 novembre Terni celebrerà la certificazione IGP del nostro dolce tipico natalizio, il pampepato. Ci aspettiamo un gran numero di visitatori soprattutto da fuori per condividere con loro questo dolce momento”.

Con la presenza dei produttori che io oggi rappresento al TTG di Rimini, realizziamo un sogno, non solo quello dell’IGP, ma anche il fatto che possiamo finalmente festeggiare questo raggiungimento importante – ha proseguito Ivana Fernetti, presidente Federazione Alimentazione Confartigianato Imprese Terni – . Prima di tutto per noi artigiani della città, ma soprattutto per il territorio perché è un dolce che riguarda tutta l’Umbria, tutti i ternani”.

La Camera di Commercio – ha dichiarato Federico Sisti, segretario generale Camera di Commercio dell’Umbria – ha sposato fin da subito questo progetto per costruire un evento importante non solo per Terni ma per tutta la regione. Sweet Pampepato può diventare un avvenimento che destagionalizza i flussi del turismo e consente di promuovere un dolce autentico e unico come il pampepato. Inoltre il prodotto e la kermesse possono essere uno strumento attrattivo per portare a Terni e in Umbria tanti turisti a scoprire le nostre meravigliose terre”.

Il progetto Sweet Pampepato è molto importante non solo per Terni, ma per tutto il territorio regionale perché non fa altro che valorizzare e mettere un tassello in più sul rafforzamento dell’identi0tà dell’Umbria e della sua capacità di porsi come destinazione autentica e originale” ha aggiunto Antonella Tiranti, dirigente Regione Umbria Area Programmazione, Cultura, Turismo

Soddisfatto Stefano Pelliciardi, Sgp Grandi Eventi: “É stato un grande sforzo di rete, una grande sinergia fra tanti soggetti, pubblici e privati per portare a termine un festival con spettacoli itineranti e grandi nomi come Raspelli, Vissani, Iginio Massari, solo per citarne alcuni. Ma ancora il processo al pampepato, la maxi costruzione del Thyrus il drago pasticcere, ispirato alla storia della città fatto di pampepato, showcooking, disfide gastronomiche, degustazioni guidate. Veramente un programma ricco, corposo e variegato per una delle feste più dolci del di Italia“.

Sweet Pampepato, a Terni dal 22 al 24 novembre il festival della dolcezza

Terni apre le porte all’attesissima prima edizione del festival Sweet Pampepato, che si terrà dal 22 al 24 novembre (dalle 9 alle 22) nel centro storico della città dell’amore. L’evento celebra il Pampepato, dolce simbolo della tradizione umbra e autentico tesoro della tradizione culinaria ternana, che grazie al riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP) è divenuto un patrimonio di gusto e autenticità, nonché un potente volano di promozione dell’intero territorio regionale.

La manifestazione è promossa da Confartigianato Imprese Terni e organizzato dalla Camera di Commercio dell’Umbria con il contributo di Regione Umbria, con la partnership del Comune di Terni e della Provincia di Terni, in collaborazione con i Produttori Certificati di Pampepato di Terni IGP, ed è organizzato da SGP Grandi Eventi.

Centro e PalaPampepato

La tre-giorni romette un’esperienza coinvolgente e ricca di attività per tutte le età. In piazza della Repubblica, palcoscenico dedicato al celebre dolce umbro, i visitatori potranno incontrare i veri protagonisti della kermesse: i produttori del Pampepato di Terni IGP, pronti ad accoglierli per offrire loro un’esperienza sensoriale tra profumi, sapori e tradizioni. Inoltre, potranno partecipare al ricco programma di eventi gratuiti che si terranno al PalaPampepato, l’area eventi che verrà allestita per l’occasione, cuore pulsante della tre giorni.

Storytelling, degustazioni guidate, aperitivi pampepati, colazioni letterarie, premiazioni e disfide gastronomiche sono solo alcuni degli appuntamenti che consentiranno ai visitatori di compiere un vero e proprio viaggio immersivo nel mondo del pampepato, assaporando tutte le sfumature di profumi, sapori e colori che spazieranno tra tradizione e innovazione.

Ma la manifestazione non sarà solo una ghiotta occasione per assaggiare il pampepato: Sweet Pampepato consentirà di vivere la dolcezza in tutte le sue forme: in corso e piazza Tacito si potranno infatti riscoprire e degustare dolci umbri, dolci tipici della tradizione italiana, prelibatezze di maestri cioccolatieri.

Per i bambini

Sweet Pampepato, una festa per tutte le età. Numerose infatti le iniziative dedicate anche ai più giovani: da letture a tema per i più piccoli con i laboratori “Bimbi Pampepati” ai laboratori didattici e mani in pasta pensati per avvicinare i più giovani alla scoperta degli ingredienti genuini e delle antiche tecniche di preparazione, che rendono unico il Pampepato.

SweeThyrus

SweeThyrus aspetta grandi e piccini. Il simpatico drago pasticcere, ispirato alla storia della città, sarà pronto a posare per foto indimenticabili tra gli stand e gli eventi; obbligatorio pronunciare Sweeeeeeeeet al momento dello scatto! Inoltre, la ludoteca itinerante di Giochi In Piazza, situata in Piazza Tacito, offrirà un’ampia scelta di giochi in legno per il divertimento di tutta la famiglia.

Musica

Appuntamenti imperdibili per gli amanti della buona musica e del divertimento: con la White Parade, il Gioco dei Palloni e la Amaseno Marching Band, una formazione di oltre 60 elementi che travolgerà il pubblico con la sua energia.

Social

I social media addicted potranno inoltre sbizzarrirsi in piazza Tacito con il Pampepato in 3D … un’esperienza tutta da instagrammare.

Incontro di Sapori

Sweet Pampepato non sarà solo una festa e una celebrazione del Pampepato di Terni IGP, ma anche un’opportunità per scoprire, assaporare e vivere il territorio partecipando alle visite guidate e degustando le specialità proposte dalle attività di somministrazione aderenti all’iniziativa “Pampepato & Friends – Incontro di Sapori”.

“Dialoghi di Spirito”: a Orvieto incontro sul ruolo dell’artigianato nel futuro della città

“Rinascita urbana: il ruolo centrale dell’artigianato nel futuro delle città”. Questo il titolo del quaderno della Fondazione Germozzi che sarà presentato giovedì 19 settembre, alle ore 17 a Orvieto (Palazzo dei Sette) nell’incontro organizzato da Confartigianato.

L’evento, che rientra nei “Dialoghi di Spirito Artigiano” della Fondazione Germozzi – Confartigianato, offrirà l’occasione per un confronto sul tema di come le attività artigiane, anche nella società attuale, caratterizzino e influiscano sullo sviluppo, economico e sociale, del tessuto urbano e della comunità che la abita.

Del resto il format dei “Dialoghi di Spirito Artigiano” porta a contatto della realtà urbane e produttiva le elaborazioni e le linee di tendenza della manifattura e della cultura artigianale, come elemento vivo e costituente i valori della realizzazione dell’uomo.

L’iniziativa, in collaborazione con Cassa di Risparmio di Orvieto e Confidi UNI.CO, è realizzata dalle associazioni territoriali Confartigianato Terni, Viterbo e Rieti, che continuano in questo modo il proprio impegno, costituendo ormai in Italia una buona pratica di sinergia operativa e collaborazione interregionale nel non facile campo della rappresentatività territoriale delle imprese.

L’evento sarà introdotto da Roberta Tardani sindaca di Orvieto, Mauro Franceschini presidente di Confartigianato Imprese Umbria e Micheal Del Moro presidente di Confartigianato Imprese Lazio.

La tavola rotonda, moderata dal giornalista Massimo Sbardella, vedrà la partecipazione di Maurizio Aluffi segretario Confartigianato Imprese Rieti, Paolo Manfredi consulente Confartigianato per la trasformazione digitale, Michele Michelini della Direzione Sviluppo Economico delal Regione Umbria, Carlo Ottone direttore Generale MICH (Maestrale Innovation Creating Hub), Fabio Renzi segretario generale Fondazione Symbola. Conclude i lavori Michele Medori, segretario Confartigianato Imprese Terni.

Un’occasione non comune per ragionare delle trasformazioni economiche di breve e di lungo periodo e acquisire gli strumenti culturali e operativi per non subire queste trasformazioni, ma anzi per riconoscerne e sfruttarne le opportunità. Considerandole come il panorama di intervento dei vecchi e nuovi business, in una prospettiva che non marginalizza, ma esalta la cultura della manifattura artigianale, anche e soprattutto nelle città medie e nelle aree interne.

Ast, incontro in Regione: anche i sindacati chiedono certezza su investimenti e Accordo di programma

Che il Governo si faccia garante del percorso che dovrà portare in tempi certi a concludere l’Accordo di programma e il piano industriale di Ast “nella sua interezza”, secondo gli impegni assunti da Arvedi ad aprile 2022. 

E’ quanto hanno chiesto le organizzazioni sindacali di categoria Fim – Fiom, Uilm – Fismic -Ugl territoriali durante l’incontro avuto in Regione con la governatrice Tesei, insieme al vicesindaco di Terni Corridore e al presidente della Provincia Pernazza, sulla situazione attuale e nel prossimo futuro della Acciai Speciali Terni, tra nodo dei costi energetici per la produzione siderurgica, le ricadute sul Piano industriale di Ast dopo la chiusura del secondo forno e i tempi dell’Accordo di programma, dopo la sollecitazione fatta da Confartigianato.

L’incontro, fanno sapere le stesse organizzazioni sindacali, è stato interlocutorio. Le istituzioni locali di fatto hanno confermato quanto affermato dal ministro Urso in sede di interrogazione parlamentare, ovvero che il Governo non può intervenire direttamente sui costi energetici. E questo al netto delle interlocuzioni della presidente Tesei con Enel, che ha confermato la possibilità solo di accordi commerciali.

Le organizzazioni sindacali hanno ribadito che “è finito il tempo dei buoni propositi” e richiesto in tempi rapidi un chiarimento con tutti gli stakeholder sul tema, fino ad arrivare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Inoltre hanno espresso “grande preoccupazione” sul futuro del sito, anche a fronte delle fermate impiantistiche che l’azienda ha dichiarato con l’apertura della cassa integrazione ordinaria per 200 persone e la contestuale lavorazione di bramme prodotte al difuori dello stabilimento ternano.

“È indispensabile in questa fase – scrivono i sindacati – chiarire gli impegni di Arvedi su Ast rappresentati il 1° aprile 2022 in termini di assetti, investimenti, produzioni di Inox, Fucinati, Tubi e i relativi livelli occupazionali diretti e dell’indotto. Per questo abbiamo raffigurato alle istituzioni le nostre perplessità sul piano di rilancio del Tubificio che per noi altro non è, invece, che un nuovo ridimensionamento”.

Tali preoccupazioni, affermano i sindacati, sono state condivise da tutto il tavolo istituzionale.

“C’è bisogno di tempi celeri e certi – concludono le segreterie territoriali di Fim – Fiom, Uilm – Fismic -Ugl e le Rsu del Gruppo Ast – per ciò che rappresenta Ast nel territorio in termini sociali ed economici. Per questo è indispensabile un’interlocuzione con il Governo che veda presenti le organizzazioni dei lavoratori che deve portare a conclusione l’accordo di programma e il piano industriale nella sua interezza”.

Abbigliamento e ristorazione, manca personale: l’appello di Confartigianato

Nei settori dell’abbigliamento tradizionale, sartoria e maglieria, oltre che quelli del la ristorazione e dei pubblici esercizi, si sta manifestando, anche in Umbria, carenza di personale da inserire. Un problema che si aggiunge alla spinta inflattiva, che sta determinando una sensibile lievitazione dei costi. E alle conseguenze degli eventuali possibili aggiornamenti della normativa contributivo-previdenziale.

Ad evidenziare la difficoltà a reperire personale, soprattutto in alcuni settori, è il presidente di Confartigianato Imprese Perugia, Giorgio Buini: “Alla luce della situazione avanti delineata appare auspicabile che vengano adottate specifiche misure atte ad evitare l’esaurimento della manualità che caratterizza le relative professionalità, favorendo la loro conservazione, indipendentemente dai percorsi scolastici individuali e dal titolo di studio conseguito singolarmente. I nostri uffici – informa Buini – sono a disposizione per fornire specifica assistenza e consulenza in ordine all’esame e alla valutazione delle singole situazioni”.

Accordo di Programma Arvedi-AST al centro del dibattito politico

L’appello rivolto da Confartigianato Terni ai vari livelli istituzionali – Governo, Regione, Comune, secondo le rispettive competenze – perché si acceleri nel dare concretezza all’Accordo di Programma Arvedi-AST, a tre anni dal passaggio di proprietà del polo siderurgico, ha rimesso al centro dell’agenda politica un tema fondamentale per il territorio, al quale dovrebbe garantire investimenti per un miliardo di euro.

Ed anche l’imminenza della scadenza elettorale ha favorito gli interventi di centrodestra e centrosinistra su un tema così importante. Riportandolo, appunto, nell’agenda politica ternana e umbra, anche pubblicamente. E questo era del resto il senso del costruttivo invito di Confartigianato Terni, affinché i vari livelli istituzionali, di comune accordo e secondo le rispettive competenze, riescano ad accelerare nell’attuazione dell’Accordo di Programma. E questo, al di là del confronto dialettico che, appunto, risente ovviamente anche della campagna elettorale già avviata.

Tesei: la strada già fatta e il caro-energia sull’ultimo miglio dell’Accordo

La governatrice umbra Donatella Tesei ricorda il lavoro sin qui fatto, secondo l’aggiornamento da lei comunicato a fine giugno in aula rispondendo a un’interrogazione sul tema. Con le interlocuzioni con Governo e aziende che comunque, assicura, stanno continuando.

Tesei coglie l’occasione per fare ancora il punto “su questo tema sicuramente strategico e di cui mi sono occupata – sottolinea – personalmente e con costanza quasi quotidiana”.

“Le Acciaierie di Terni – evidenzia la governatrice – negli anni precedenti questo Governo regionale hanno attraversato complesse situazioni gestionali che più di una volta sono sfociate in lunghi e complicati momenti di difficoltà, risolti anche grazie alle azioni delle forze sindacali. Al momento del nostro insediamento, le acciaierie erano state messe in vendita dall’allora proprietà tedesca, che da tempo non le considerava strategiche e per questo risultavano assolutamente carenti di investimenti, quindi in crisi di competitività e con rischi concreti per occupazione ed intero indotto. Insieme al Governo nazionale abbiamo accompagnato il cambio di proprietà, cercando di evitare assetti che non davano garanzie di rilancio e prospettive occupazionali: anche grazie a questa azione siamo arrivati all’acquisizione dell’Ast da parte di un solido Gruppo italiano, Arvedi, che ha subito e con grande correttezza stretto contatti con le Istituzioni locali, predisponendo rapidamente un Piano industriale credibile ed ambizioso e dando luogo a primi immediati investimenti e riorganizzazione, nella salvaguardia dell’occupazione. Ricetta che ha dato immediatamente stabilità all’azienda. Insieme al Governo nazionale ed alla nuova proprietà, abbiamo individuato in un Accordo di programma lo strumento giusto per coniugare gli indispensabili ed ingentissimi investimenti privati, con le necessarie risorse pubbliche ed altre condizioni abilitanti di supporto, nell’ottica della piena realizzazione di quel Piano industriale che consentisse stabile ed ulteriore rilancio e sviluppo occupazionale. L’Accordo in questione prevede oltre un miliardo di euro di investimenti, di cui circa 300 milioni con fondi pubblici ed il resto a carico della stessa nuova proprietà”.

“L’impegno della Regione – prosegue Tesei – non si è esaurito qui. Infatti abbiamo provveduto anche a facilitare le condizioni infrastrutturali con il finanziamento della bretella Staino-Prisciano, ed i miglioramenti continui della Orte-Civitavecchia, strategica per l’AST. Io stessa poi ho chiesto ad Arvedi, in appositi tavoli di confronto, che anche le aziende locali competitive potessero recitare un ruolo importante nel Piano Industriale in corso perseguito proprio da Arvedi, Gruppo che ringrazio per il leale e continuo confronto, per il lavoro svolto e per gli investimenti già messi in essere e che avverranno in azienda ed anche per quelli di responsabilità sociale nei confronti del territorio che arriveranno con modalità già definite, così come ringrazio le forze sindacali per il lavoro ed il senso di responsabilità dimostrati in questi anni. Per ciò che concerne, infine, la discarica, abbiamo vigilato sull’accordo tra le parti interessate, che dovrà soddisfare anche quelle condizioni di sostenibilità ambientale che per me, nell’intero Piano, vengono al pari di quelle di sviluppo industriale ed occupazionale. Tutto questo lungo e complesso lavoro ha fatto sì che nonostante l’inflazione, il caro energia, e la crisi del mercato, la nuova AAST, abbia retto il mercato e, a differenza del passato, non vi siano state crisi”.

Quanto alla situazione attuale, Tesei spiega: “L’ultimo miglio dell’Accordo di Programma – che la Regione per parte propria ritiene da tempo sottoscrivibile registrando comunque gli investimenti già iniziati da parte dell’Azienda – è rappresentato dal costo dell’energia, problema strutturale, comune in Italia a tutte le aziende energivore che sono alle prese con costi superiori al resto d’Europa. Anche in questa direzione, nonostante il nostro ruolo istituzionalmente e funzionalmente limitato in materia, ci siamo attivati con Enel per far sì che le parti potessero raggiungere il miglior accordo possibile. Oltre questo, abbiamo sollecitato la soluzione di un problema strutturale e nazionale di un comparto di aziende, tra l’altro acuito a Terni decenni fa con la vicenda degli espropri, che ha visto la creazione di un tavolo nazionale tra le parti ed i vertici del Governo, che è ancora al lavoro”.

“Alla luce di tutto ciò – conclude la presidente della Regione Umbria – mi sembra fuori luogo parlare di disinteresse da parte della politica regionale, quando invece questo è uno dei dossier più complessi che ho ereditato e per questo curato personalmente come tutti possono testimoniare. Invito, pertanto, Confartigianato ad informarsi meglio sui fatti prima di esprimersi con affermazioni paradossali ed in tal senso ribadisco la mia più totale disponibilità al fine di fornire dettagliatamente tutto il percorso e i risultati in esso ottenuti, nonché le future evoluzioni, a Confartigianato e a quanti ne sentissero il bisogno”.

Paparelli: AST fuori dall’agenda politica

Il consigliere regionale Pd Fabio Paparelli rivendica invece il lavoro fatto per incalzare la Giunta regionale su questo tema, con quattro interrogazioni e sei mozioni. Lamentando però di non aver ricevuto “risposte convincenti e impegni concreti” su un argomento, quello dell’AST, che si ritiene sparito dall’agenda politica regionale.

“A conferma di ciò – afferma Paparelli – basti ricordare il completo abbandono del programma relativo all’Area di crisi complessa che ad oggi risulta completamente svuotato. In assenza di un nuovo accordo di programma non solo non vengono date risposte in termini di investimenti Ast, ma mancano i
presupposti per mettere in campo misure importanti legate alla competitività del territorio sia in termini di sostenibilità ambientale che di sviluppo del sistema imprenditoriale locale. Almeno in sei occasioni abbiamo assistito ad annunci su un imminente firma di accordi di programma di cui non c’è stata traccia”.

“Del tutto ignorate anche le ragioni delle piccole e medie imprese dell’indotto Ast – ricorda Paparelli – che hanno dovuto scontare anni difficili con restrizioni e sacrifici fin sopra le possibilità senza la men che minima attenzione della regione. Il comparto si aspettava un tavolo a tutela di questo settore che non è mai stato convocato”.

Quindi l’attacco politico da parte dell’esponente dem: “La presidente Tesei porta con sé anche la responsabilità di aver non voluto dare continuità al lavoro fatto dalla Giunta regionale precedente sui
temi della produttività e che ha sottoscritto l’accordo di programma nel 2018 per la riqualificazione dei poli siderurgici e chimico, mettendo a disposizione 30 milioni di euro di risorse ottenute tramite la legge 181 di cui ne sono state utilizzate soltanto una parte, oltre a 36 milioni di risorse regionali”.

“Perfino il polo chimico ternano – conclude Paparelli – che in passato ha rappresentato un’eccellenza e un grande motivo di speranza per lo sviluppo e per una nuova identità industriale del territorio, attende ancora oggi risposte che sono mai arrivate per incapacità manifesta di questa giunta regionale e di chi la sta guidando”.

Insomma, gli investimenti nel territorio ternano legati all’acquisizione di AST da parte di Arvedi, grazie all’appello di Confartigianato Terni, sono tornati, anche pubblicamente, al centro del dibattito politico umbro, a pochi mesi dall’appuntamento elettorale. Tradizionalmente tempo di bilancio, ma anche di programmazione e di impegni per il prossimo futuro nei confronti di cittadini, famiglie e territori.

Che fine ha fatto l’Accordo di Programma Arvedi-AST? I timori di Confartigianato Terni

A tre anni dall’acquisizione delle acciaierie di Terni da parte del gruppo Arvedi, nonostante gli annunci soprattutto in coincidenza delle scadenze elettorali, l’Accordo di Programma Arvedi-AST, che dovrebbe garantire investimenti per un miliardo di euro, è scomparso dall’agenda politica. Cosa che preoccupa fortemente Confartigianato Terni.

“Non ci risulta che sia stato fatto alcun passo avanti – evidenzia l’associazione di categoria – e il territorio rischia di essere privato degli investimenti programmati. Inoltre, i fondi di parte pubblica programmati dal Governo e autorizzati dall’UE sono fondi destinati e quindi non possono essere tenuti inutilizzati all’infinito e consistono anche in fondi PNRR, che sono soggetti a scadenze ravvicinate. Delle diverse questioni che risultavano ancora aperte all’inizio del 2024 di natura ambientale (intervento sulla discarica); di natura energetica; di natura occupazionale e di natura finanziaria (programmazione e utilizzo dei fondi) non ci risulta che alcuna abbia trovato soluzione, anzi, al contrario, il passare infruttuoso del tempo sta complicando sempre di più la ricerca di una soluzione, nel sostanziale disinteresse della politica locale e nazionale”.

Una situazione che Confartigianato chiede a Governo, Regione Umbria e Comune di Terni chiede di sbloccare in tempi brevi agendo di comune accordo, garantendone la firma e l’avvio degli investimenti sul sito produttivo, così da scongiurare la perdita delle risorse destinate all’accordo stesso.