Skip to main content

Tag: consiglio regionale

Elezioni, così la composizione del nuovo Consiglio regionale

Sarà un Consiglio regionale a trazione Pd quello che legifererà in Umbria per i prossimi 5 anni a sostegno della presidente Stefania Proietti. I Dem, forti, del 30,2% dei voti espressi, prendono infatti 9 seggi. Uno a testa per i principali alleati: M5S (4,7%), Umbria Domani (4,7%) e Alleanza Verdi e Sinistra (4,28%).

All’opposizione, oltre a Donatella Tesei, 3 consiglieri di Fratelli d’Italia (19,44%), 2 di Forza Italia (9,69%), uno della Lega (7,7%)e uno della lista Tesei Presidente (5%).

In base alle preferenze raccolte (al netto di riconteggi e ricorsi) questa sarà la nuova Assemblea legislativa dell’Umbria:

Stefania Proietti (presidente)
Pd 9: Simona Meloni, Tommaso Bori, Cristian Betti, Francesco De Rebotti, Sarah Bistocchi, Stefano Lisci, Francesco Filipponi, Letizia Michelini, Maria Grazia Proietti.
M5S 1: Luca Simonetti.
Umbria Domani 1: Bianca Maria Tagliaferri.
AVS 1: Fabrizio Ricci.

Donatella Tesei
FdI 3: Paola Agabiti, Eleonora Pace, Matteo Giambartolomei.
FI 2: Andrea Romizi, Laura Parnazza.
Lega 1: Enrico Melasecche.
Tesei Presidente 1: Nilo Arcudi.

Per la maggioranza c’è la possibilità entrare nell’Aula, per i primi dei non eletti, in caso di chiamata in Giunta di qualcuno degli eletti e contestuale rinuncia al posto in Consiglio.

Approvata (con polemiche) la Legge sulla Famiglia, dotazione da 30 milioni

Approvata dal Consiglio regionale dell’Umbria la Legge sulla Famiglia, con una dotazione di 30 milioni di euro a sostegno di bambini e genitori, giovani, disabili, anziani e in generale di nuclei che vivono situazioni di disagio, difficoltà o precarietà socio economica, secondo le azioni previste all’interno di questa legge quadro in materia sociale.

La proposta di legge “Integrazioni e modificazioni al testo unico Sanità e Servizi sociali” era stata presentata da Fioroni (Lega) e firmata anche dagli esponenti delle altre forze politiche del centrodestra e da Fora (Patto civico).

Molto lungo e articolato il dibattito, al quale hanno assistito numerose persone a vario titolo interessate a questa legge. Le opposizioni – in particolare Pd e M5s – hanno invano chiesto che venisse usata la formula “famiglie”, al plurale, per prevede in modo inclusivo le diverse tipologie di nuclei che compongono l’attuale società. Quanto alla tempistica, a poche settimane dal voto, la governatrice Tesei ha ribadito che non c’è una volontà propagandistica per un testo che non ha una finalità ideologica ma concreata, dato che a differenza di altre leggi del passato ha avuto una sua dotazione finanziaria.

Gli emendamenti proposti dalle opposizioni sono stati tutti respinti. La legge è stata approvata con i voti del centrodestra e di Donatella Porzi, che pure ne criticato tempi e metodo. Bianconi si è astenuto, gli esponenti del Pd, per protesta, non hanno partecipato al voto sul testo finale.