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Tag: Esselunga

Perugia, in Consiglio arriva l’OK sull’ipermercato in via Settevalli

Rimpalli di responsabilità tra chi governava ieri e chi governa oggi. Ma alla fine il via libera in Consiglio comunale a Perugia sul progetto per il nuovo ipermercato Esselunga in via Settevalli è arrivato senza un voto contrario. Con il centrosinistra, contrario al Brt e alla cementificazione, che ha votato a favore. E il centrodestra, che aveva avviato l’interlocuzione con il privato, pur bocciandone alcune soluzioni ritenute non soddisfacenti, che si è astenuto con tutti i suoi rappresentanti.

Con 21 voti a favore e 11 astenuti il Consiglio comunale ha detto quindi “sì” all’adozione del piano attuativo, in variante al piano regolatore generale (parte operativa) relativo all’intervento di recupero del comparto “Ac.fi3b” di via Settevalli (l’ex Mercato ortrofrutticolo), con l’introduzione del nuovo comparto a destinazione “Ic(7)”.

Il progetto

La proposta di trasformazione urbanistica interessa un’area privata, in disuso e da riqualificare e con il piano attuativo, in variante al PRG, viene previsto un intervento di recupero del patrimonio edilizio esistente attraverso la modifica della destinazione dell’area da comparto “Ac.Fi” a zona per insediamenti commerciali “IC”, in conformità ai criteri fissati dalla delibera consiliare n. 15/2011 che incentiva la riqualificazione urbanistica a livello locale, anche attraverso il ricorso a meccanismi di tipo premiale e/o compensativo.

In sede di definizione del piano attuativo, sono stati altresì disciplinati gli obblighi di cessione gratuita, previa demolizione dei fabbricati esistenti, delle aree interessate dal corridoio infrastrutturale del BRT; tali terreni, saranno ceduti, liberi da fabbricati, in sede di convenzione urbanistica.
L’attuatore ha interamente reperito lo standard a verde e chiesto di monetizzare parte dell’area da destinare a parcheggio pubblico (pari a 190 stalli di sosta); la richiesta è stata positivamente valutata dalla U.O. Mobilità e Infrastrutture in ragione della vicinanza alle nuove fermate della linea Bus Rapid Transit “che potrà garantire una elevata frequenza dei passaggi del trasporto pubblico urbano con conseguente facilità di raggiungimento da parte dell’utenza delle varie attività commerciali presenti”; l’importo della monetizzazione è quantificato in 680.732 euro e sarà versato in sede di rilascio del permesso di costruire.

Scambio di accuse

Il centrodestra ricorda che la precedente amministrazione aveva ritenuto insufficiente la proposta pervenuta agli uffici comunali senza dare seguito a nessun genere di iniziativa, avendola valutata carente sotto svariati punti di vista, compresa la mancata riqualificazione del quartiere e la scarsa dotazione di parcheggi per un’area commerciale molto grande in una strada dove già si contano altri cinque supermercati. Ribadendo che con la precedente amministrazione la questione non è neppure stata introdotta per la discussione in giunta, non esiste un atto politico o una delibera nella quale sia stato detto di andare avanti. “L’amministrazione di centrodestra e civici – ricorda chi oggi è all’opposizione e si è astenuto sulla pratica, chiedendone il rinvio – non ha concesso quella variante al Prg, non certo per pregiudizi nei confronti di nessun gruppo commerciale in un contesto di libero mercato, quanto per non adottare in maniera frettolosa decisioni con ricadute importanti per la città”. Accusando l’attuale amministrazione di aver compiuto un atto politico di cui si deve assumere la responsabilità e di slegarlo dal progetto del Brt.

“Il progetto in discussione, purtroppo, rappresenta una conseguenza diretta delle scelte sbagliate del passato, in particolare quelle legate al malgoverno del Brt. Questo ci ha costretto a prendere decisioni difficili in un contesto di strettoie temporali e progettuali” replica invece il centrosinistra. Che attacca l’ex assessore all’Urbanistica e candidata sindaco del centrodestra, Margherita Scoccia: “Per molto tempo tutto è stato sospeso per opportunismo elettorale di chi non voleva assumentesi la responsabilità, come nel caso dei lavori Brt. Un’opera che rappresenta la madre di molte delle criticità che si stanno palesando con drammatica evidenza in questi mesi. Aver ritardato di un anno i lavori del Brt sta mettendo in pericolo la fattibilità dell’opera e non possiamo permetterci varianti che prevedono autorizzazioni ministeriali che arriverebbero troppo tardi rispetto al cronoprogramma definito. Per questo motivo siamo stati obbligati a dare seguito al progetto avviato proprio dall’ex assessora Scoccia e mai portato in giunta, che sblocca l’acquisizione di un’area di proprietà da un fondo privato e ci concede la possibilità di realizzare da subito una stazione del metrobus e allocare un cantiere indispensabile ai lavori. Abbiamo l’obbligo di consegnare quanto prima i cantieri – sottolinea l’attuale maggioranza – considerando che i lavori del Brt si dovranno concludere entro il 2026, pena l’apertura di contenziosi e oltre 25 milioni da restituire”.