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Tag: regione

Nuova amministrazione in Regione, rinviata l’Assemblea dei soci Sviluppumbria

Rinvita a data da destinarsi l’Assemblea dei soci di Sviluppumbria, inizialmente prevista per il 20 dicembre.

La decisione è stata presa dalla Regione Umbria, in accordo con Michela Sciurpa, amministratore unico dell’Agenzia regionale per lo sviluppo economico.

In attesa delle linee programmatiche della nuova Giunta, l’unità di controllo analogo ha nel frattempo dato esiti positivi sull’operato dell’azienda, approvando la conformità del budget 2025, di natura ordinaria, che sarà portato all’approvazione dei soci, ovvero Regione, Province di Perugia e Terni, Camera di Commercio e sette Comuni umbri, ai quali è stata inviata una comunicazione ufficiale del rinvio.

L’Assemblea dei soci approva ogni determinazione relativa a indirizzi, obiettivi, bilancio e piani strategici, previo parere obbligatorio e vincolante dell’Unità di controllo analogo.

Come previsto nel budget 2025, Sviluppumbria continuerà a svolgere le sue attività per imprese, famiglie, istituzioni e territori regionali. In attesa, come per le altre partecipate, delle intenzioni dell’amministrazione Proietti sulla governance.

Regione, le scelte per la prima seduta. Passaggi di consegne nelle Province

Convocato per giovedì 19 dicembre (ore 10) la prima seduta della XII Legislatura dell’Assemblea legislativa dell’Umbria. Con prosecuzione il giorno successivo, venerdì 20, sempre alle 10, vista la maggioranza qualificata richiesta per eleggere il presidente dell’Assemblea, che nella prima seduta sarà presieduta dal consigliere anziano Enrico Melasecche.

Il presidente è eletto infatti a maggioranza dei quattro quinti dei componenti dell’Assemblea, ma se dopo tre scrutini nessun candidato ottiene la maggioranza richiesta, nella quarta votazione, da tenersi nel giorno successivo, è sufficiente la maggioranza assoluta dei consiglieri.

Successivamente all’elezione del presidente si procederà a quella dei due vicepresidenti.

Ma c’è soprattutto attesa per conoscere la squadra di governo della presidente Stefania Proietti, che in queste ore, insieme ai partiti e alle liste della sua coalizione, sta sciogliendo gli ultimi nodi.

I posti in Consiglio

Il ruolo di presidente dell’Assemblea dovrebbe andare a Francesco De Rebotti (Pd), con vice Paola Agabiti (FdI) per l’opposizione. Quanto ai capigruppo, il Pd ha scelto Cristian Betti (il più votato dopo Meloni e Bori chiamati in Giunta). Per i monogruppo di maggioranza le scelte sono obbligate: Luca Simonetti (M5S), Fabrizio Ricci (AVS), Bianca Maria Tagliaferri (Umbria Domani). Per l’opposizione, Eleonora Pace per FdI, Laura Pernazza per FI, Enrico Melasecche per la Lega, Nilo Arcudi per Tesei Presidente. La governatrice uscente Donatella Tesei sarà la portavoce dell’opposizione, Andrea Romizi a capo della Commissione controllo.

Le deleghe in Provincia di Perugia

Intanto Stefania Proietti ha ceduto ufficialmente la guida della Provincia di Perugia al suo vice nominato, Sandro Pasquali. A lui sono state anche assegnate la delega per le politiche nelle materie di attuazione del PNRR, progettazione europea, nonché la delega al Lago Trasimeno. Alla consigliera Scilla Cavanna invece è andata la delega per le politiche nelle materie di patrimonio, bilancio e società partecipate, programmazione scolastica, politiche giovanili, avvocatura, delega CAL; al consigliere Gianluca Moscioni la delega per le politiche nelle materie di progettazione viaria e viabilità provinciale e viabilità regionale ex legge regionale n. 10 /2015 e la delega in materia di ambiente; alla consigliera Francesca Pasquino la delega per le politiche nelle materie di edilizia scolastica, controllo di fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità nel territorio provinciale, nonché la delega in materia di trasporti; alla consigliera Laura Servi la delega per le politiche nelle materie di urbanistica, PTCP, Sistema Informativo Territoriale e digitalizzazione e Stazione Unica Appaltante; al consigliere Riccardo Vescovi la delega per le politiche nelle materie di personale e Polizia provinciale.

In Provincia di Terni

A Terni la presidente Laura Pernazza, eletta in Consiglio regionale, sarà sostituita alla guida della Provincia da vice presidente nominato, Francesco Maria Ferranti.

L’incarico conferito potrà essere oggetto di revoca da parte del presidente.

Ast, incontro in Regione: anche i sindacati chiedono certezza su investimenti e Accordo di programma

Che il Governo si faccia garante del percorso che dovrà portare in tempi certi a concludere l’Accordo di programma e il piano industriale di Ast “nella sua interezza”, secondo gli impegni assunti da Arvedi ad aprile 2022. 

E’ quanto hanno chiesto le organizzazioni sindacali di categoria Fim – Fiom, Uilm – Fismic -Ugl territoriali durante l’incontro avuto in Regione con la governatrice Tesei, insieme al vicesindaco di Terni Corridore e al presidente della Provincia Pernazza, sulla situazione attuale e nel prossimo futuro della Acciai Speciali Terni, tra nodo dei costi energetici per la produzione siderurgica, le ricadute sul Piano industriale di Ast dopo la chiusura del secondo forno e i tempi dell’Accordo di programma, dopo la sollecitazione fatta da Confartigianato.

L’incontro, fanno sapere le stesse organizzazioni sindacali, è stato interlocutorio. Le istituzioni locali di fatto hanno confermato quanto affermato dal ministro Urso in sede di interrogazione parlamentare, ovvero che il Governo non può intervenire direttamente sui costi energetici. E questo al netto delle interlocuzioni della presidente Tesei con Enel, che ha confermato la possibilità solo di accordi commerciali.

Le organizzazioni sindacali hanno ribadito che “è finito il tempo dei buoni propositi” e richiesto in tempi rapidi un chiarimento con tutti gli stakeholder sul tema, fino ad arrivare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Inoltre hanno espresso “grande preoccupazione” sul futuro del sito, anche a fronte delle fermate impiantistiche che l’azienda ha dichiarato con l’apertura della cassa integrazione ordinaria per 200 persone e la contestuale lavorazione di bramme prodotte al difuori dello stabilimento ternano.

“È indispensabile in questa fase – scrivono i sindacati – chiarire gli impegni di Arvedi su Ast rappresentati il 1° aprile 2022 in termini di assetti, investimenti, produzioni di Inox, Fucinati, Tubi e i relativi livelli occupazionali diretti e dell’indotto. Per questo abbiamo raffigurato alle istituzioni le nostre perplessità sul piano di rilancio del Tubificio che per noi altro non è, invece, che un nuovo ridimensionamento”.

Tali preoccupazioni, affermano i sindacati, sono state condivise da tutto il tavolo istituzionale.

“C’è bisogno di tempi celeri e certi – concludono le segreterie territoriali di Fim – Fiom, Uilm – Fismic -Ugl e le Rsu del Gruppo Ast – per ciò che rappresenta Ast nel territorio in termini sociali ed economici. Per questo è indispensabile un’interlocuzione con il Governo che veda presenti le organizzazioni dei lavoratori che deve portare a conclusione l’accordo di programma e il piano industriale nella sua interezza”.