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Tag: Tesei

Una Cabina di regia per affrontare i problemi del Lago Trasimeno

Una Cabina di regia per affrontare i problemi del Trasimeno. E’ quanto è stato deciso nel vertice che si è tenuto a Roma, presieduto dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci e a cui hanno partecipato, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami, il sottosegretario Emanuele Prisco, i rappresentanti del ministero dell’Ambiente, del dipartimento di Protezione civile, del commissario straordinario nazionale per i Fenomeni sulla Scarsità idrica, il direttore dell’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambiente, della Regione Toscana e dell’Autorità  del Bacino.

“Trovare una rapida soluzione alle gravi criticità che sta vivendo il lago Trasimeno e lavorare affinché si possano prevenire in futuro. Queste sono le esigenze che ho rappresentato e che hanno portato ad individuare alcuni percorsi possibili da mettere in atto in breve tempo” ha commentato la governatrice Tesei. Aggiungendo:  “Ringrazio il ministro Musumeci per aver dato seguito alla mia richiesta avanzata i giorni scorsi attraverso una lettera indirizzata a lui, e per conoscenza al Ministero dell’Ambiente, al Ministero delle Infrastrutture e al Ministero delle Politiche Agricole, in cui facevo presente le problematiche nonché le ricadute igienico sanitarie e socio economiche che stanno avendo sull’area lacustre umbra”.

Nel corso dell’incontro sono state esaminate le cause che hanno determinato l’abbassamento del livello del lago Trasimeno ed è stato individuato un percorso che verrà approfondito in una apposita seduta della Cabina di regia che verrà convocata a breve presso il Ministero dell’Ambiente. In quella sede saranno definite le tappe per rendere il lago navigabile anche per i traghetti e al tempo stesso lavorare per il dragaggio ed eliminare in tempi rapidi le criticità oggi presenti.

“Ho subito raccolto il puntuale e sentito grido d’allarme della presidente Tesei – ha affermato il Ministro Musumeci – e costituito il tavolo di lavoro con le istituzioni interessate. Ho colto la buona volontà di tutti nel trovare presto una soluzione, anche con provvedimenti straordinari, celeri ed efficaci”.

Approvata (con polemiche) la Legge sulla Famiglia, dotazione da 30 milioni

Approvata dal Consiglio regionale dell’Umbria la Legge sulla Famiglia, con una dotazione di 30 milioni di euro a sostegno di bambini e genitori, giovani, disabili, anziani e in generale di nuclei che vivono situazioni di disagio, difficoltà o precarietà socio economica, secondo le azioni previste all’interno di questa legge quadro in materia sociale.

La proposta di legge “Integrazioni e modificazioni al testo unico Sanità e Servizi sociali” era stata presentata da Fioroni (Lega) e firmata anche dagli esponenti delle altre forze politiche del centrodestra e da Fora (Patto civico).

Molto lungo e articolato il dibattito, al quale hanno assistito numerose persone a vario titolo interessate a questa legge. Le opposizioni – in particolare Pd e M5s – hanno invano chiesto che venisse usata la formula “famiglie”, al plurale, per prevede in modo inclusivo le diverse tipologie di nuclei che compongono l’attuale società. Quanto alla tempistica, a poche settimane dal voto, la governatrice Tesei ha ribadito che non c’è una volontà propagandistica per un testo che non ha una finalità ideologica ma concreata, dato che a differenza di altre leggi del passato ha avuto una sua dotazione finanziaria.

Gli emendamenti proposti dalle opposizioni sono stati tutti respinti. La legge è stata approvata con i voti del centrodestra e di Donatella Porzi, che pure ne criticato tempi e metodo. Bianconi si è astenuto, gli esponenti del Pd, per protesta, non hanno partecipato al voto sul testo finale.

Comunità montane, il disavanzo sceso a 1,7 milioni

E’ sceso a 1,7 milioni, rispetto agli 8,5 milioni di tre anni fa, il disavanzo consolidato globale delle Comunità montane in liquidazione. Un risultato per il quale la governatrice umbra Donatella Tesei ha ringraziato il commissario liquidatore Fabrizio Vagnetti. Facendo una previsione: “Continuando a lavorare così, entro i prossimi cinque anni arriveremo al pareggio e alla liquidazione delle comunità montane senza gravare sui bilanci dei comuni, soprattutto quelli del Trasimeno, e di conseguenza sui cittadini”.

Ripercorrendone la storia delle Comunità montane umbre, Tesei ha sottolineato che si trattava di uno dei dossier più complessi. Con una situazione che potenzialmente poteva minare i conti pubblici regionali e dei Comuni. “Una problematica che abbiamo affrontato immediatamente, con trasparenza verso i cittadini e che al mio insediamento vedeva 5 commissari e nessuna soluzione all’orizzonte. Abbiamo provveduto a nominare un Commissario liquidatore unico, che ringrazio per l’ottimo lavoro svolto, e nel primo anno di lavoro si è riusciti a ricostruire la situazione, comunicarla in trasparenza agli umbri e produrre il piano di liquidazione unitaria, appurando il disavanzo complessivo di ben 8,5 milioni. Nello specifico va sottolineato che il solo disavanzo della comunità montana del Trasimeno ammontava a 19,2 milioni e vedeva conti e beni pignorati”.

La presidente ha poi elencato i risultati fin qui conseguiti, tra tutti la riduzione del disavanzo complessivo, appunto, da 8,5milioni a 1,7 milioni.

Vagnetti ha evidenziato inoltre come siano stati messi a reddito mediante locazioni gli immobili, sia stata ricostruita la regolarità urbanistica, siano state effettuate le ricostruzioni delle situazioni catastali di tutto il patrimonio immobiliare. Fatti i bandi di vendita per terreni e immobili; effettuati gli stralci con i fornitori del Trasimeno; ultimato il passaggio di tutti gli archivi storici ad Afor. Quanto alla Comunità montana del Trasimeno, sbloccata la tesoreria pignorata dal 2016 e approvati i bilanci fermi al 2019. Infine, ha avuto inizio la procedura per l’estinzione di tutti i mutui e finanziamenti delle 4 Comunità montane per le quali è stato possibile farlo.

“Il prossimo traguardo – è l’obiettivo posto dalla presidente Tesei – è la chiusura in pareggio della liquidazione unica delle comunità montane, e quindi salvataggio di tutti i comuni del Trasimeno, in un orizzonte temporale di altri 5 anni di questo tipo di lavoro. Il tutto sempre nello spirito di non sollevare polemiche sul passato, ma risolvere il problema affinché non gravi sui cittadini”.

Accordo di Programma Arvedi-AST al centro del dibattito politico

L’appello rivolto da Confartigianato Terni ai vari livelli istituzionali – Governo, Regione, Comune, secondo le rispettive competenze – perché si acceleri nel dare concretezza all’Accordo di Programma Arvedi-AST, a tre anni dal passaggio di proprietà del polo siderurgico, ha rimesso al centro dell’agenda politica un tema fondamentale per il territorio, al quale dovrebbe garantire investimenti per un miliardo di euro.

Ed anche l’imminenza della scadenza elettorale ha favorito gli interventi di centrodestra e centrosinistra su un tema così importante. Riportandolo, appunto, nell’agenda politica ternana e umbra, anche pubblicamente. E questo era del resto il senso del costruttivo invito di Confartigianato Terni, affinché i vari livelli istituzionali, di comune accordo e secondo le rispettive competenze, riescano ad accelerare nell’attuazione dell’Accordo di Programma. E questo, al di là del confronto dialettico che, appunto, risente ovviamente anche della campagna elettorale già avviata.

Tesei: la strada già fatta e il caro-energia sull’ultimo miglio dell’Accordo

La governatrice umbra Donatella Tesei ricorda il lavoro sin qui fatto, secondo l’aggiornamento da lei comunicato a fine giugno in aula rispondendo a un’interrogazione sul tema. Con le interlocuzioni con Governo e aziende che comunque, assicura, stanno continuando.

Tesei coglie l’occasione per fare ancora il punto “su questo tema sicuramente strategico e di cui mi sono occupata – sottolinea – personalmente e con costanza quasi quotidiana”.

“Le Acciaierie di Terni – evidenzia la governatrice – negli anni precedenti questo Governo regionale hanno attraversato complesse situazioni gestionali che più di una volta sono sfociate in lunghi e complicati momenti di difficoltà, risolti anche grazie alle azioni delle forze sindacali. Al momento del nostro insediamento, le acciaierie erano state messe in vendita dall’allora proprietà tedesca, che da tempo non le considerava strategiche e per questo risultavano assolutamente carenti di investimenti, quindi in crisi di competitività e con rischi concreti per occupazione ed intero indotto. Insieme al Governo nazionale abbiamo accompagnato il cambio di proprietà, cercando di evitare assetti che non davano garanzie di rilancio e prospettive occupazionali: anche grazie a questa azione siamo arrivati all’acquisizione dell’Ast da parte di un solido Gruppo italiano, Arvedi, che ha subito e con grande correttezza stretto contatti con le Istituzioni locali, predisponendo rapidamente un Piano industriale credibile ed ambizioso e dando luogo a primi immediati investimenti e riorganizzazione, nella salvaguardia dell’occupazione. Ricetta che ha dato immediatamente stabilità all’azienda. Insieme al Governo nazionale ed alla nuova proprietà, abbiamo individuato in un Accordo di programma lo strumento giusto per coniugare gli indispensabili ed ingentissimi investimenti privati, con le necessarie risorse pubbliche ed altre condizioni abilitanti di supporto, nell’ottica della piena realizzazione di quel Piano industriale che consentisse stabile ed ulteriore rilancio e sviluppo occupazionale. L’Accordo in questione prevede oltre un miliardo di euro di investimenti, di cui circa 300 milioni con fondi pubblici ed il resto a carico della stessa nuova proprietà”.

“L’impegno della Regione – prosegue Tesei – non si è esaurito qui. Infatti abbiamo provveduto anche a facilitare le condizioni infrastrutturali con il finanziamento della bretella Staino-Prisciano, ed i miglioramenti continui della Orte-Civitavecchia, strategica per l’AST. Io stessa poi ho chiesto ad Arvedi, in appositi tavoli di confronto, che anche le aziende locali competitive potessero recitare un ruolo importante nel Piano Industriale in corso perseguito proprio da Arvedi, Gruppo che ringrazio per il leale e continuo confronto, per il lavoro svolto e per gli investimenti già messi in essere e che avverranno in azienda ed anche per quelli di responsabilità sociale nei confronti del territorio che arriveranno con modalità già definite, così come ringrazio le forze sindacali per il lavoro ed il senso di responsabilità dimostrati in questi anni. Per ciò che concerne, infine, la discarica, abbiamo vigilato sull’accordo tra le parti interessate, che dovrà soddisfare anche quelle condizioni di sostenibilità ambientale che per me, nell’intero Piano, vengono al pari di quelle di sviluppo industriale ed occupazionale. Tutto questo lungo e complesso lavoro ha fatto sì che nonostante l’inflazione, il caro energia, e la crisi del mercato, la nuova AAST, abbia retto il mercato e, a differenza del passato, non vi siano state crisi”.

Quanto alla situazione attuale, Tesei spiega: “L’ultimo miglio dell’Accordo di Programma – che la Regione per parte propria ritiene da tempo sottoscrivibile registrando comunque gli investimenti già iniziati da parte dell’Azienda – è rappresentato dal costo dell’energia, problema strutturale, comune in Italia a tutte le aziende energivore che sono alle prese con costi superiori al resto d’Europa. Anche in questa direzione, nonostante il nostro ruolo istituzionalmente e funzionalmente limitato in materia, ci siamo attivati con Enel per far sì che le parti potessero raggiungere il miglior accordo possibile. Oltre questo, abbiamo sollecitato la soluzione di un problema strutturale e nazionale di un comparto di aziende, tra l’altro acuito a Terni decenni fa con la vicenda degli espropri, che ha visto la creazione di un tavolo nazionale tra le parti ed i vertici del Governo, che è ancora al lavoro”.

“Alla luce di tutto ciò – conclude la presidente della Regione Umbria – mi sembra fuori luogo parlare di disinteresse da parte della politica regionale, quando invece questo è uno dei dossier più complessi che ho ereditato e per questo curato personalmente come tutti possono testimoniare. Invito, pertanto, Confartigianato ad informarsi meglio sui fatti prima di esprimersi con affermazioni paradossali ed in tal senso ribadisco la mia più totale disponibilità al fine di fornire dettagliatamente tutto il percorso e i risultati in esso ottenuti, nonché le future evoluzioni, a Confartigianato e a quanti ne sentissero il bisogno”.

Paparelli: AST fuori dall’agenda politica

Il consigliere regionale Pd Fabio Paparelli rivendica invece il lavoro fatto per incalzare la Giunta regionale su questo tema, con quattro interrogazioni e sei mozioni. Lamentando però di non aver ricevuto “risposte convincenti e impegni concreti” su un argomento, quello dell’AST, che si ritiene sparito dall’agenda politica regionale.

“A conferma di ciò – afferma Paparelli – basti ricordare il completo abbandono del programma relativo all’Area di crisi complessa che ad oggi risulta completamente svuotato. In assenza di un nuovo accordo di programma non solo non vengono date risposte in termini di investimenti Ast, ma mancano i
presupposti per mettere in campo misure importanti legate alla competitività del territorio sia in termini di sostenibilità ambientale che di sviluppo del sistema imprenditoriale locale. Almeno in sei occasioni abbiamo assistito ad annunci su un imminente firma di accordi di programma di cui non c’è stata traccia”.

“Del tutto ignorate anche le ragioni delle piccole e medie imprese dell’indotto Ast – ricorda Paparelli – che hanno dovuto scontare anni difficili con restrizioni e sacrifici fin sopra le possibilità senza la men che minima attenzione della regione. Il comparto si aspettava un tavolo a tutela di questo settore che non è mai stato convocato”.

Quindi l’attacco politico da parte dell’esponente dem: “La presidente Tesei porta con sé anche la responsabilità di aver non voluto dare continuità al lavoro fatto dalla Giunta regionale precedente sui
temi della produttività e che ha sottoscritto l’accordo di programma nel 2018 per la riqualificazione dei poli siderurgici e chimico, mettendo a disposizione 30 milioni di euro di risorse ottenute tramite la legge 181 di cui ne sono state utilizzate soltanto una parte, oltre a 36 milioni di risorse regionali”.

“Perfino il polo chimico ternano – conclude Paparelli – che in passato ha rappresentato un’eccellenza e un grande motivo di speranza per lo sviluppo e per una nuova identità industriale del territorio, attende ancora oggi risposte che sono mai arrivate per incapacità manifesta di questa giunta regionale e di chi la sta guidando”.

Insomma, gli investimenti nel territorio ternano legati all’acquisizione di AST da parte di Arvedi, grazie all’appello di Confartigianato Terni, sono tornati, anche pubblicamente, al centro del dibattito politico umbro, a pochi mesi dall’appuntamento elettorale. Tradizionalmente tempo di bilancio, ma anche di programmazione e di impegni per il prossimo futuro nei confronti di cittadini, famiglie e territori.