
Tasse, multe e bollette degli ultimi 25 anni, “debito” di 14.257 euro per ogni umbro
In Sardegna, dal 2000 al 2024, ci sono 22.390 milioni di euro di tasse, contributi, imposte, bollette e multe non riscosse dal fisco italiano o da altri enti.
Si tratta di 14.257 euro a testa, secondo l’elaborazione fatta dalla Cgia di Mestre sull’indagine presentata dal direttore dell’Agenzia delle entrate/Riscossione nell’audizione tenutasi in Senato.
Il debito fiscale pro capite più elevato maturato in questi ultimi 25 anni è in capo ai residenti del Lazio con 39.673 euro. Seguono i campani con 27.264 euro e i lombardi con 25.904 euro. Le situazioni più virtuose, invece, le scorgiamo nelle regioni a statuto speciale del Nord. Se in Valle d’Aosta il debito pro capite ancora da riscuotere è di 12.533 euro, in Friuli Venezia Giulia è di 11.125 euro e
in Trentino Alto Adige di soli 6.964 euro.
Se invece si misurano i mancati pagamenti di tasse, contributi e multe in valore assoluto, la situazione più critica si verifica in Lombardia con 259,3 miliardi di euro di debiti. Seguono il Lazio con 226,7 miliardi, la Campania con 152,5 miliardi e l’Emilia Romagna con 87,9 miliardi. I dati negativi del Lazio e della Lombardia, evidenzia la Cgia di Mestre, sono condizionati dalla presenza in queste due regioni della stragrande maggioranza delle big tech, delle multinazionali e dei grandi gruppi industriali presenti nel Paese.