Venerdì lo sciopero generale Cgil e Uil, la manifestazione a Terni
Sarà a Terni in piazza Solferino, dove arriverà il corteo che muoverà da piazza della Rivoluzione francese alle 9.30, la manifestazione in Umbria dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil per venerdì 29 novembre.
Tagli a sanità e servizi pubblici, investimenti mancanti in politiche industriali e sul lavoro tra le ragioni della mobilitazione. “Manovra iniqua, ingiusta e pericolosa che il governo non ha voluto correggere, ascoltando la nostra voce” dicono i segretari generali di Cgil e Uil dell’Umbria, Maria Rita Paggio e Maurizio Molinari.
“La terza Manovra di questo Governo – spiegano i due rappresentanti sindacali – non fa altro che peggiorare le condizioni di vita delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche dei pensionati, introducendo tagli su sanità, servizi pubblici ed enti locali intollerabili e che spingono sempre più cittadini a rinunciare a curarsi. E’ una deriva intollerabile di fronte alla quale non possiamo stare a guardare”. Ad aggravare il giudizio sulla Manovra c’è una riforma fiscale iniqua, che allarga le disuguaglianze e la parte relativa al cuneo fiscale che diventa tassabile, pagato da molti lavoratori con il maggior gettito Irpef. Per non parlare delle pensioni, dove si incentiva a restare al lavoro più a lungo, nonostante le promesse del Governo.
“Una manovra – proseguono Paggio e Molinari – che non risponde ai bisogni delle persone. La politica avrebbe dovuto rispondere a queste esigenze, tassando quello che andava tassato, come gli extraprofitti delle grandi aziende e mettendo in campo una seria lotta all’evasione fiscale. Alla luce di tutto questo non possiamo non chiedere un impegno alle lavoratrici e ai lavoratori”.
Nel mirino la sanità e i servizi sociali, ma anche gli investimenti giudicati praticamente inesistenti sulla sicurezza sul lavoro e tutto l’impianto e la visione di Paese, che conferma come i lavoratori dipendenti e i pensionati vengano visti come un bancomat a cui si risponde con aumenti risibili, come i 3 euro per le pensioni.