Confronto tra Salvini e Tesei sulle infrastrutture umbre
Al centro dell’incontro tra il ministro e la governatice vari dossier, tra cui la variante della E 45
Lungo e cordiale incontro al ministero delle infrastrutture tra il vice premier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e la presidente della Regione Donatella Tesei. È stata l’occasione per fare il punto su alcuni dossier particolarmente significativi. In particolare, la variante sulla E45, nodo Perugia, la strada delle Tre Valli Umbre e la Roma-Ancona, mentre – per quel che riguarda le strade ferrate – la ricostruzione della dorsale ferroviaria regionale Ferrovia Centrale Umbra da Terni a Sansepolcro e il potenzialmento Foligno Terontola.”In questi tre anni abbiamo dedicato buona parte della nostra azione politica per cercare di risolvere uno dei problemi cardini dell’Umbria: l’isolamento.Tanti i successi e i risultati, ma vogliamo e possiamo fare di più.
Per questo oggi a Roma ho incontrato il neo Ministro delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili, Matteo Salvini-dice la presidente della Regione, Donatella Tesei-con il ministro abbiamo fatto il punto sulla nostra regione, sul lavoro fatto e sui progetti che vogliamo realizzare in futuro e che sicuramente realizzeremo”.
Il ministro Salvini ha scritto su Twitter: “Al lavoro con la governatrice Donatella Tesei, priorità il lavoro e tante opere pubbliche per migliorare la vita degli umbri”.
Dopo il commissariamento Ajello-Blandini e un anno di gestione targata Giampiero Bergami la Pop di Bari, dal 22 dicembre scorso, è nelle mani dell’amministratore delegato Cristiano Carrus (diplomato in perito del turismo già amministratore delegato e direttore generale di Veneto Banca, istituto in liquidazione coatta amministrativa). Con una perdita nel primo semestre di 101,1 milioni la stima di chiusura dell’anno si aggira sui 180 milioni. La banca ha bisogno subito di invertire la rotta: il rapporto “cost/income” nel primo semestre del 2021 era al 155% (più lavora più perde) e con il blocco degli incentivi all’esodo del personale tale rapporto scenderà a fine anno al 120-125%. C’è molta liquidità (che ha un costo), mentre gli impieghi non rendono quanto dovrebbero. E soprattutto è alquanto problematica la gestione dell’indice Npe (crediti deteriorati e sul totale di quelli erogati) e il “pericolo” di contenziosi con gli azionisti. Quindi il management ha studiato l’avvio di una sorta di bad division che dovrà monitorare il settore grazie anche all’assunzione di specialisti (ne sono stata annunciate 100 in tutto il gruppo Mcc). Saranno internalizzati i servizi di finanza agevolata e si punterà a ottimizzare il settore immobiliare attraverso vendite o fitti 8nel mirino ci sono i palazzi di piazza Massari e via Melo a Bari, ma anche unità a Potenza e Teramo). Un’altra mossa riguarda i servizi di liquidità di tesoreria che passeranno alla capogruppo. Non ci saranno licenziamenti e non saranno chiuse filiali.
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