- Aprile 26, 2022
- 9:56 am
Cibo e archeologia, alimentazione e storia, costituiscono interessanti connubi che danno vita a un settore della ricerca scientifica e storica sempre più avvincente. L’alimento può essere interpretato come uno strato archeologico che da solo può apparire poco significativo ma che diventa particolarmente affascinante se contestualizzato. L’utilizzo di metodiche sofisticate ci consente di indagare residui animali e vegetali, addirittura anche pollini, per far luce sulla gastronomia etrusca che manca di consistenti informazioni. Il cibo è a tutti gli effetti un manufatto, una materia che ha subìto una manipolazione, pertanto è al centro di un processo sociale complesso che si realizza attraverso molteplici azioni: che vanno dalla raccolta alla coltivazione, dalla trasformazione al consumo. La cucina costituisce la cultura materiale di un popolo e a differenza dell’alimentazione non si ferma al solo soddisfacimento di un bisogno primario. La gastronomia sotto intende fondamentali pratiche di socializzazione: il momento conviviale sancisce, da sempre, gli accordi economici, matrimoniali, rituali e sociali. Alla cucina di questo antico popolo e al ruolo che la donna rivestiva nella società etrusca è dedicato il libro di Sandra Ianni specialista di cultura dell’alimentazione, “A tavola con Tanaquilla, Velia, Larthia e le altre. La cultura etrusca attraverso i cibi”. Le nobildonne Tanaquilla, Velia e Larthia sono nostre ipotetiche commensali in un banchetto che è possibile allestire seguendo le indicazioni di un’ipotesi di ricettario filologicamente coerente. Le ricette, di facile realizzazione e ben calibrate sul nostro attuale gusto, possono, è proprio il caso di dirlo, condire queste pagine. La preparazione di un banchetto a tema unita alla visita di una necropoli, o di un museo, consentiranno un’esperienza multisensoriale. Sandra Ianni, sociologa, sommelier, esperta in “Cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche”. Collabora alla redazione di guide e riviste di settore. E’ membro della F.I.J.E.T. (Federazione Internazionale dei Giornalisti e Scrittori di Turismo). Si occupa di gastronomia storica e svolge attività di relatrice per Slow Food e per Epulae – Accademia Enogastronomica Internazionale. Nel 2008 ha ideato la manifestazione Laghidivini, il festival dei vini prodotti sulle sponde dei laghi italiani, che si tiene annualmente sul lago di Bracciano (RM). Nel 2018 ha pubblicato il libro sulla gastronomia e sulla cosmesi rinascimentale: Alla corte di donna Isabella de’ Medici Orsini. Racconti e ricette (YCP) e ha dato vita al suo blog www.sandraianni.it. Nel 2021 ha pubblicato Fame di Fiori. Nutrirsi di bellezza, un libro di curiosità e ricette sui fiori commestibili mentre nel gennaio 2022 è uscito il saggio: Ippocrasso. Storia di un vino speziato.

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