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Le grandi aziende umbre godono di buona salute

Il totale del fatturato nel 2019 delle prime 20 in classifica era di circa 10,6 miliardi di euro, nel 2022 è balzato a 16,5 miliardi

Godono di “ottima salute” le grandi aziende dell’Umbria secondo le anticipazioni della trentesima edizione dell’Annuario economico d’Italia di ESG89. Il totale del fatturato nel 2019 delle prime 20 in classifica era di circa 10,6 miliardi di euro, nel 2022 è balzato a 16,5 miliardi. Il valore del risultato di esercizio è invece passato dai 258 milioni del 2019 a 602 milioni nell’esercizio 2022.
“L’Umbria nel 2022 – sottolinea Giovanni Giorgetti presidente del centro studi ESG89 – ha saputo recuperare completamente la caduta del Pil registrata nel 2020 a causa della pandemia performando anche meglio di altre regioni del centro Italia. Lo scenario per il 2023 si è un po’ complicato a causa del mordere dell’inflazione, del conseguente innalzamento dei tassi di interesse e quindi del rallentamento generale degli investimenti. Anche la disoccupazione ha toccato in regione il minimo storico attestandosi al 6-6,1%. Ci sarà, di contro, da lavorare molto sulla dinamica della politica dei redditi: troppo bassa per il ‘Cuore verde d’Italia’ che si attesta fra le posizioni meno virtuose d’Italia con un reddito medio pro-capite di soli 28.530 euro. E questo contribuisce a limitare inevitabilmente l’attrattività delle nostre imprese per i giovani diplomati-laureati o addirittura ne alimenta la fuga in altre regioni o all’estero. L’Umbria – conclude Giorgetti – ha però le carte in regola per diventare nei prossimi anni la regione della ‘sostenibilità delle eccellenze'”.

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