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Tag: Perugia

Cresce il numero dei posti letto gli universitari di Perugia

Altri 122 posti letto sono ora disponibili aper gli studenti universitari

on l’inaugurazione del ristrutturato padiglione D della casa dello studente di via Innamorati, la Regione ha infatti dato il via al programma di consegna degli alloggi finora in ristrutturazione “Viene rafforzata così nell’immediato l’offerta attuale per accogliere gli studenti nel modo più corretto possibile” ha affermato in occasione del taglio del nastro la presidente Donatella Tesei. Intervenuta alla cerimonia insieme all’assessore all’Istruzione e Diritto allo Studio, Paola Agabiti, al sindaco di Perugia, Andrea Romizi, all’assessore all’urbanistica del Comune, Margherita Scoccia, al rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Maurizio Oliviero, e al commissario straordinario dell’agenzia per il diritto allo Studio, Luigi Rossetti. “Questa è la dimostrazione tangibile – ha sottolineato Tesei – che la regione sta investendo per assicurare agli studenti gli alloggi e i servizi di cui hanno bisogno, sempre con quello spirito di grande collaborazione che stiamo portando avanti con la nostra università. Parteciperemo anche economicamente ad altre strutture che si andranno a realizzare e quindi continuiamo a dare risposte importanti perché crediamo molto nel fatto che l’Università di Perugia possa essere sempre più attrattiva – ha concluso Tesei -, quindi anche agevolando gli studenti che hanno bisogno di trovare un alloggio”.

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Riqualificazione del Curi, via libero dal Comune di Perugia

La giunta Romizi ha approvato il piano da 5,3 milioni per la riqualificazione dello stadio

La giunta comunale di Perugia, su proposta dell’assessore allo sport Clara Pastorelli, ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica relativo all’adeguamento statico/sismico e alla riqualificazione dello stadio comunale Curi per un importo complessivo di 5,3 milioni. Contestualmente, su proposta dell’assessore al bilancio Cristina Bertinelli, è stata approvata una variazione al bilancio 2023-25 prevedendo di finanziare la spesa con un mutuo. In particolare, sarà presentata un’istanza di ammissione al contributo in conto interessi di cui al bando “Sport Missione Comune” dell’Istituto per il credito sportivo. L’intervento previsto – spiega l’ente – riguarda l’adeguamento statico-sismico delle tribune est e ovest e della Curva sud dello stadio Curi e la riqualificazione del campo da gioco e dei servizi igienici per il pubblico e viene inserito nel programma triennale dei lavori pubblici 2023-2025.

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Allarme usura in tutta la regione

A rivolgersi agli strozzini sono persone fra i 45 e i 50 anni, soprattutto impiegati, oppure donne separate, imprenditori o famiglie che non riescono a far fronte alle spese

È stata presentata nella sede della Provincia di Terni l’attività della Fondazione Umbria per la prevenzione dell’usura. La Fondazione ha erogato l’anno scorso 120mila euro a 75 famiglie. Di questi, 56mila a Terni, il 47 per cento del totale. Il profilo standard di chi si rivolge alla Fondazione è composto da persone fra i 45 e i 50 anni, soprattutto impiegati, oppure donne separate, imprenditori o famiglie che non riescono a far fronte alle spese. L’identikit dell’usuraio in Umbria risponde soprattutto all’amico di famiglia o al parente il che rende più difficile la denuncia da parte di chi subisce fenomeni usurai. La Fondazione – secondo quanto riferisce un comunicato della Provincia – ha presentato anche il progetto «Caro vita» che cerca di affrontare tutte le difficoltà a cui vanno incontro le famiglie per bollette, mutui, spese impreviste, pagamenti di vario genere, debiti pregressi ed altro ancora. «Ovviamente – è stato sottolineato dalla Fondazione – si tratta di denaro che la Fondazione utilizza per pagare ma che poi dovrà essere restituito dai debitori nelle forme ad essi più congeniali e in linea con le loro possibilita reali». Il prefetto di Terni Giovanni Bruno ha sottolineato che «il fenomeno usura deve emergere anche in Umbria e per questo il protocollo d’intesa firmato recentemente tra Fondazione e carabinieri è uno strumento molto importante, così come molto importante è lo sportello aperto in Provincia grazie alla disponibilità della presidente Pernazza. Un grazie quindi – ha concluso il Prefetto – alla Fondazione, alla Provincia e a tutti coloro che operano per contrastare il fenomeno dell’usura e per aiutare chi è in difficoltà». La Presidente della Provincia Laura Pernazza ha rivolto un ringraziamento alle istituzioni che stanno facendo squadra non solo per contrastare il fenomeno ma anche per fare prevenzione. «La Fondazione – ha detto Pernazza – proprio per questo ha cambiato denominazione, per aiutare cioè chi si trova nelle condizioni di insolvenza non solo per l’usura ma anzi per evitare che chi è in difficoltà si rivolga agli usurai. In questo contesto la Provincia ha messo a disposizione uno spazio per l’apertura di uno sportello di ascolto a cui chiunque può rivolgersi ed è uno strumento in collaborazione con i Comuni proprio perché la Provincia e gli enti locali devono fare squadra su questo problema. Molto importante – ha poi sottolineato la presidente – anche la diffusione della cultura della legalità fra le nuove generazioni per far crescere la consapevolezza sul problema e far maturare una coscienza civile diversa per il futuro. Grazie quindi al presidente Cardella e alla Regione Umbria questa sera rappresentata dall’assessore Enrico Melasecche che sostiene la Fondazione per la prevenzione dell’usura e grazie al prefetto per il suo indispensabile apporto, ai carabinieri per l’impegno costante e ai Sindaci per la loro forte collaborazione». Il presidente Fausto Cardella ha illustrato la mission della Fondazione, sottolineando che non è soltanto l’usura il problema di oggi ma anche la difficoltà dei cittadini a far fronte alle spese ordinarie come bollette o imprevisti. «I soggetti piu interessati – ha spiegato Cardella – sono gli impiegati, oltre agli imprenditori o i commercianti. La Fondazione assiste tutti estendendo la sua attivita a livello regionale. Sotto questo profilo ringrazio la presidente pernazza che ci dà un sostegno strategico molto importante. un grazie anche ai sindaci e all’assessore regionale Melasecche per il ruolo fondamentale della Regione, grazie anche al prefetto, ai carabinieri e alla questura che ci danno un supporto essenziale». L’assessore regionale Melasecche ha sottolineato i problemi di degrado che le situazioni di insolvenza portano con loro, soprattutto legate alla morosità incolpevole specialmente nei condomini più popolari. «Si tratta di centinaia di casi – ha detto l’assessore – e che si associano anche a coloro che poi scelgono di non pagare non per impossibilità. Dobbiamo diffondere sempre di più la cultura della legalità, la Regione è in prima fila e sta individuando i fondi per affrontare il problema della morosità incolpevole». La Fondazione ha ricordato anche il numero a cui ci si può rivolgere: 800211595

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Impegno della Regione a favore dello stabilimento Barry Callebaut di San Sisto

L’assessore regionale allo Sviluppo economico Michele Fioroni ha incontrato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali

L’assessore regionale allo Sviluppo economico Michele Fioroni ha incontrato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Fai-Cisl e Flai-Cgil in merito alle nuove strategie aziendali dello stabilimento Barry Callebaut, in particolare rispetto al futuro della torrefazione. Il sito di San Sisto – ricorda una nota della Regione – è storicamente legato al distretto perugino della produzione cioccolatiera, con un alto valore in termini di produzione e competenze. Per questo l’assessore Fioroni ha spiegato che «questa amministrazione monitorerà con massima attenzione l’evoluzione del piano industriale della Barry Callebaut, affinché venga tutelato il valore strategico ed il patrimonio industriale legato al cioccolato e alla sua filiera nonché la salvaguardia del capitale umano e dei livelli occupazionali». «Mi sono impegnato – ha concluso – a richiedere un incontro con il management dell’azienda al fine di instaurare un’interlocuzione con tutti gli stakeholder»

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Ponte San Giovanni, cantiere terminato

Si sono conclusi i lavri lungo la E 45 che tanti disagi hanno arrecato alla circolazione in quello snodo viario essenziale per la regione

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E’cominciata nel pomeriggio di domenica 3 settembre la rimozione del cantiere stradale nel tratto della carreggiata nord (direzione Cesena) della E45 tra lo svincolo di Ponte San Giovanni e l’innesto del raccordo autostradale Perugia-Bettolle: lo conferma l’Anas spiegando che entro domenica sera la strada sarà completamente riaperta. I lavori – spiega l’Anas – si sono conclusi secondo i tempi previsti. E’ stato eseguito – ha affermato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche – “un intervento che non si faceva da 19 anni, con il risanamento profondo della pavimentazione e la ricostruzione di un lungo giunto di dilatazione sul doppio ponte che sorregge l’arteria nel punto dell’asse Ponte San Giovanni-Collestrada in cui supera il Tevere. Queste lavorazioni, per la tecnica impiegata, danno solidità e garantiscono durata nel tempo, oltre venti anni per il sottofondo e di circa dieci per il tappetino di usura”.

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Sellano, procede spedito il ponte tibetano che si annuncia come un grande successo turistico

Si annuncia come uno straordinario successo turistico e commerciale il grande ponte tibetano di Sellano di cui sono stati completati i primi 120 metri, di 540 complessivi

Si annuncia come uno straordinario successo turistico e commerciale il grande ponte tibetano di Sellano di cui sono stati completati i primi 120 metri, di 540 complessivi. La struttura sarà pronto alla fine di settembre. Molti i curiosi arrivati in questi giorni nel comune della Valnerina per vedere la prima parte del ponte. Intanto crescono gli investimenti e a breve apriranno nuove attività commerciali. I lavori di realizzazione del ponte, dal costo di un milione e mezzo con finanziamenti del Pnrr, vanno avanti secondo la tabella di marcia programmata, con il montaggio di corde, tiranti e passerella. Entro ottobre è prevista la consegna dell’opera, poi il collaudo e l’inaugurazione a novembre.Il ponte sospeso è lungo 540 metri e attraversa, a 140 metri di altezza la valle del fiume Vigi.
Gli utenti pagheranno 25 euro per un solo passaggio da Sellano a Montesanto (o viceversa), oppure 35 euro andata e ritorno. L’accesso sarà consentito dal centro storico e dalla frazione con piazzole ogni 60 metri per sostare ad ammirare il panorama e scattare foto. Il ponte sarà percorribile solo con casco, imbracatura collegata alla corda di sicurezza (due e indipendenti) e guanti. La sicurezza sarà al primo posto con un sistema di monitoraggio e di controllo degli accessi, verifica costante della tensione delle funi, controllo meteo in tempo reale (vento, pioggia, etc.), webcam di controllo e altoparlanti per le comunicazioni agli utenti. Prevista una finestra temporale di apertura di 8 ore e presenza in contemporanea sulla passerella di massimo 100 persone. Si sta intervenendo anche per gestire al meglio l’accesso a Sellano, con area parcheggi e servizi navetta per il raggiungere il ponte.

 

 

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Obiettivo degli allevatori umbri: esportare la carne di maiale in Usa

La filiera suinicola umbra ha ottenuto il riconoscimento della sicurezza delle carni dall’Aphis, l’ente governativo statunitense di sorveglianza sanitaria

È un bel traguardo per la Regione e per la filiera suinicola umbra l’aver ottenuto il riconoscimento della sicurezza delle carni di suini allevati in Umbria dall’Aphis, l’ente governativo statunitense di sorveglianza sanitaria. Si aprono ora nuove prospettive di sviluppo per un settore di punta della nostra zootecnia”: lo sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Roberto Morroni, commentando l’atto con cui è stato valutato sicuro il sistema dei controlli regionale, proponendo l’inserimento delle Regioni Umbria e Toscana nell’elenco delle aree riconosciute indenni da malattia vescicolare del suino, che potrà consentire le esportazioni di carni fresche suine e carni suine a breve stagionatura ottenute dai suini provenienti da queste aree, lavorate in impianti specificamente autorizzati. Fino ad oggi potevano essere esportati dall’Umbria – ricorda la Regione in una nota – solo prodotti a base di carne suina dopo un processo di trasformazione o stagionatura superiore ai 400 giorni. “Un passo importante – afferma Morroni in una nota – che è frutto di un impegno rigoroso, che ha visto anche il coinvolgimento attivo del ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, e che conferma la validità del lavoro svolto sinergicamente dagli Assessorati e dalle strutture regionali competenti, in collaborazione con ministeri, ambasciate, associazioni che a vario titolo si sono adoperate per giungere a questo risultato. A tutti va il mio apprezzamento e ringraziamento. Questo riconoscimento è un’ulteriore attestazione della qualità delle produzioni ‘made in Umbria’ – conclude Morroni -, perseguita con grande capacità e rilevanti investimenti dai nostri allevatori, che sosteniamo e continueremo a sostenere con determinazione, per rendere sempre più competitivo un settore per noi strategico”.

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Case popolare, importanti modifiche al regolamento regionale

Tra le misure introdotte, c’è l’ampliamento del numero di famiglie con difficoltà economiche a cui si applicano i canoni di locazione più bassi

Si è conclusa con un accordo fra Regione, Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica e sindacati degli inquilini l’ultima riunione di una serie del tavolo tecnico istituito dall’assessore regionale alle Politiche della casa, Enrico Melasecche per concordare una ipotesi di modifica del Regolamento regionale numero7 del 27 maggio 2019 «Criteri, parametri e modalità per la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Sociale pubblica».

Vi hanno preso parte – riferisce un comunicato della Regione – l’assessore Melasecche, i dirigenti degli uffici regionali competenti, i rappresentanti dei sindacati Uniat Aps, Sunia, Sicet Cisl, Unione degli inquilini e CGIL Umbria, il direttore di Ater, Marco Larini. L’incontro di oggi è stato preceduto da numerose precedenti riunioni in cui sono state affrontate le problematicità per gli affittuari derivanti dall’introduzione dell’Isee per la determinazione dei canoni stabilita dalla normativa del 2019 ed è stata messa a punto la proposta di modifica approvata oggi, che sarà la base sulla quale verrà riformulata la disciplina relativa alla definizione dei canoni di locazione con una riforma strutturale «con la finalità di garantire una casa con canoni di affitto equi ai nuclei familiari più bisognosi – ha sottolineato l’assessore Melasecche – superando la fase sperimentale transitoria nella quale, per evitare le distorsioni dovute all’applicazione dell’Isee prevista dalla Giunta regionale precedente, avevamo stabilito il contenimento nella misura del 10% della variazione del canone, confermato per tutto il 2023».

Equità per le fasce più deboli e sostenibilità di bilancio dell’Ater sono i principi ai quali è ispirata la proposta di modifica su cui è stato oggi raggiunto l’accordo propedeutico alla riforma del Regolamento regionale 7/2019. Sono state prese in considerazione le richieste dei sindacati degli inquilini, approfondite poi in riunioni con l’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica, sulla base della analisi approfondita delle situazioni Isee attuali degli assegnatari.

In particolare – prosegue il comunicato – è stata innalzata la fascia Isee di «protezione sociale» a 6.500 euro (rispetto al precedente valore di 6mila euro), così da ampliare il numero dei nuclei familiari maggiormente disagiati cui viene applicato il canone di affitto più basso. Per evitare sperequazioni e penalizzazioni, attenzione particolare è riservata alle famiglie con un solo componente ed è prevista inoltre una divisione in sottofasce sia nell’area di «protezione sociale» (Isee da 6.500 a 12.000 euro) sia in quella «amministrata» (Isee fra 6.500 e 30mila euro). I rappresentanti dei sindacati degli inquilini – sempre secondo quanto riferisce la Regione – hanno espresso «un parere più che favorevole, per l’ottimo lavoro svolto e per il coinvolgimento» definendo «l’accordo come un buon calmieratore rispetto a quelli che avrebbero potuto essere gli effetti negativi se non avessimo rivisto il Regolamento regionale n. 7 del maggio 2019». Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore regionale Melasecche che ha messo in evidenza «l’armonia che ha caratterizzato i proficui incontri svolti per giungere alla condivisione del giusto algoritmo di calcolo che garantisca maggior equità e tenga allo stesso tempo conto della sostenibilità dei bilanci dell’Ater così da garantire le necessarie manutenzioni agli immobili e il loro miglioramento qualitativo anche dal punto di vista energetico, con vantaggi economici anche per gli assegnatari degli alloggi e consentire alla Regione e all’Ater di continuare a svolgere politiche per la casa strategicamente lungimiranti». L’assessore ha anche ricordato «il grande lavoro e sforzo dell’Assessorato e di Ater che ha portato già al conseguimento di molti obiettivi in materia di edilizia residenziale pubblica. Con l’accordo di oggi – ha aggiunto – siamo pronti anche per riformulare la disciplina relativa ai canoni di locazione, che intendiamo fare entro l’anno così da poter applicare già dal 2024 la nuova normativa. Un ringraziamento sincero a tutti gli intervenuti al tavolo: dai Sindacati, che hanno dimostrato grande senso di responsabilità, all’Ater, ai dirigenti e funzionari regionali che si sono impegnati a fondo nel conseguire un risultato importante». Al termine della riunione si è stabilito di continuare il lavoro già avviato per effettuare monitoraggi periodici per valutare eventuali azioni correttive, anche legate alla riduzione dell’andamento della morosità, e verificare lo stato degli interventi messi in campo da Ater sulla riqualificazione degli alloggi.

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