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La Regione vara il nuovo bando per le aziende

È stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione il nuovo bando della stessa amministrazione regionale dedicato alle fiere

“Una misura fortemente voluta dall’amministrazione a favore delle imprese del territorio, che permetterà di finanziare progetti di internazionalizzazione costituiti da più fiere, fino ad un numero massimo di cinque, realizzate sia in Europa che nei Paesi extra-Ue, includendo anche le fiere digitali” si sottolinea in un comunicato di Palazzo Donini. L’assessore regionale allo Sviluppo economico Michele Fioroni ha spiegato che “le fiere rappresentano indubbiamente uno strumento fondamentale per le imprese”. “Un primo step – ha aggiunto – per penetrare i mercati internazionali, accessibile anche alle realtà più piccole che a partire da questi eventi possono intraprendere un percorso più strutturato di attività all’estero. Oggi usciamo con un bando da 700.000 euro che permetterà di coprire le attività svolte da gennaio 2023 fino a novembre 2024, ma in realtà è solo parte di una manovra più ampia. A brevissimo, infatti, porteremo in Giunta un’ulteriore misura, da un milione di euro, destinata alle fiere che si svolgeranno da settembre 2023 fino a giugno 2024. In questo modo l’amministrazione vuole dare alle imprese gli strumenti per programmare le proprie attività con un orizzonte temporale ampio, facilitando la definizione di strategie di crescita che non debbano rincorrere questo o l’altro bando, ma che possano godere di una strumentazione flessibile”.
Rispetto alle caratteristiche del bando appena pubblicato sul Bur, la misura – viene spiegato – è rivolta a micro, piccole e medie imprese che possono partecipare sia in forma singola che come rete. L’avviso finanzierà fino a cinque fiere svolte in Italia o all’estero e realizzate dall’impresa dal primo gennaio 2023 fino a novembre 2024. Il contributo concesso è a fondo perduto e va dal 50 al 70% della spesa, a seconda della dimensione dell’azienda e della tipologia di fiera, prevedendo un contributo maggiore per quelle realizzate a livello extra-Ue. Rispetto alle precedenti edizioni del bando fiere, sono stati inoltre elevati i limiti di spesa massimi, sia per le fiere comunitarie che per quelle extra-comunitarie, per tener conto dell’aumento dei costi effettivamente a carico delle realtà che vogliono partecipare alle attività fieristiche. Sarà possibile presentare domanda a partire dal 5 luglio fino al 29 settembre 2023 e la misura sarà gestita da Sviluppumbria, il cui amministratore unico, Michela Sciurpa, ha sottolineato che “la società per lo Sviluppo economico della Regione Umbria è al fianco delle imprese che vogliono esportare, e lo fa con competenze sempre maggiori”. “Il Bando fiere – ha aggiunto – rappresenta solo una delle forme di supporto all’internazionalizzazione che Sviluppumbria gestisce ed è affiancato da un’attività costante di consulenza e promozione di misure nazionali e comunitarie che possono facilitare notevolmente la penetrazione dei mercati esteri”.

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Dopo il commissariamento Ajello-Blandini e un anno di gestione targata Giampiero Bergami la Pop di Bari, dal 22 dicembre scorso, è nelle mani dell’amministratore delegato Cristiano Carrus (diplomato in perito del turismo già amministratore delegato e direttore generale di Veneto Banca, istituto in liquidazione coatta amministrativa). Con una perdita nel primo semestre di 101,1 milioni la stima di chiusura dell’anno si aggira sui 180 milioni. La banca ha bisogno subito di invertire la rotta: il rapporto “cost/income” nel primo semestre del 2021 era al 155% (più lavora più perde) e con il blocco degli incentivi all’esodo del personale tale rapporto scenderà a fine anno al 120-125%. C’è molta liquidità (che ha un costo), mentre gli impieghi non rendono quanto dovrebbero. E soprattutto è alquanto problematica la gestione dell’indice Npe (crediti deteriorati e sul totale di quelli erogati) e il “pericolo” di contenziosi con gli azionisti. Quindi il management ha studiato l’avvio di una sorta di bad division che dovrà monitorare il settore grazie anche all’assunzione di specialisti (ne sono stata annunciate 100 in tutto il gruppo Mcc). Saranno internalizzati i servizi di finanza agevolata e si punterà a ottimizzare il settore immobiliare attraverso vendite o fitti 8nel mirino ci sono i palazzi di piazza Massari e via Melo a Bari, ma anche unità a Potenza e Teramo). Un’altra mossa riguarda i servizi di liquidità di tesoreria che passeranno alla capogruppo. Non ci saranno licenziamenti e non saranno chiuse filiali.

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